Mancano soli pochi giorni all'elezione dei dieci finalisti che questa estate si contenderanno il titolo di parco più bello d'Italia.
Mancano soli pochi giorni all’elezione dei dieci finalisti che questa estate si contenderanno il titolo di parco più bello d’Italia.
Il concorso nasce negli anni ’90 negli Stati Uniti, su iniziativa della Briggs & Stratton, azienda produttrice di motori per macchine da giardino; dal 2003 la competizione è esportata anche in Europa: qui gareggiano a livello nazionale i più bei parchi e giardini di Germania, Inghilterra, Francia, Svezia ed Italia. Dal 2006 inoltre, grazie al successo delle singole edizioni, viene organizzato anche un concorso a livello sovranazionale al quale partecipano i vincitori di ogni paese per determinare il parco più bello d’Europa.
Per quanto riguarda l’Italia, il concorso è giunto ormai all’ottava edizione: organizzato con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Fondo per l’Ambiente Italiano e dell’AIAPP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio) vuole promuovere la conoscenza dei giardini e delle aree verdi italiane, che costituiscono un patrimonio unico al mondo per biodiversità e interesse storico.
Basta scorrere la lista dei vincitori delle passate edizioni per rendersene conto: dal giardino veneto di Valsanzibio (Padova), che si è aggiudicato la prima edizione, ai giardini ischitani de La Mortella, che ospitano oltre tremila specie di piante rare ed esotiche. E ancora, i giardini di Castel Trauttmansdorff (Bolzano), Villa d’Este a Tivoli, l’Isola Bella (Verbano Cusio Ossola), Villa Pisani (Venezia) e la Reggia di Caserta, vincitrice dell’edizione dello scorso anno.
I parchi finalisti saranno scelti da una giuria composta da sette specialisti del settore, autori di pubblicazioni e membri di comitati nazionali ed internazionali. Tra i nomi, spiccano quelli di Marcello Fagiolo, professore di Storia dell’Architettura all’Università di Roma La Sapienza, di Alberta Campitelli, dirigente Beni Culturali presso la Sovrintendenza del Comune di Roma e direttore della U.O. Ville e Parchi Storici e di Luigi Zangheri, professore di Storia del giardino e del paesaggio e Restauro del verde storico all’Università degli Studi di Firenze.