Sochi 2014:in Russia le olimpiadi più insostenibili del mondo

Le Olimpiadi di Soci sono al centro di una vera e propria bufera. Negli ultimi giorni non sono mancate accuse e minacce. Pare che l’organizzazione dei Giochi Olimpici che avranno inizio in Russia il prossimo 7 febbraio risulti piuttosto dispendiosa e ben poco rispettosa dell’ambiente. La Russia aveva promesso delle Olimpiadi invernali Zero Waste, incentrate sull’edilizia sostenibile, ma nel concreto le iniziative messe in campo sarebbero ben diverse.

Sochi 2014. Le Olimpiadi invernali in Russia sono al centro di una vera e propria bufera. Negli ultimi giorni non sono mancate accuse e minacce. Pare che l’organizzazione dei Giochi Olimpici che avranno inizio il prossimo 7 febbraio risulti piuttosto dispendiosa e ben poco rispettosa dell’ambiente. La Russia aveva promesso delle Olimpiadi invernali Zero Waste, incentrate sull’edilizia sostenibile, ma nel concreto le iniziative messe in campo sarebbero ben diverse.

La Russia probabilmente non si aggiudicherà una medaglia per l’organizzazione di un evento sportivo davvero rispettoso dell’ambiente, tra discariche illegali e scarso rispetto per gli ecosistemi. Le Olimpiadi di Sochi saranno le più costose della storia, per via di un investimento di ben 51 miliardi di dollari in sviluppo e edilizia.

La realizzazione delle strutture per lo svolgimento delle Olimpiadi hanno portato alla distruzione di 5 mila acri di foreste e alla scomparsa delle aree umide che servivano ai volatili come punti di sosta durante le migrazioni. L’accumulo di rifiuti minaccia i laghi e i corsi d’acqua che sfociano nel Mar Nero.

Fino a poco tempo fa, la Russia limitava la costruzione di nuovi edifici all’interno dei Parchi Nazionali, ma i regolamenti sarebbero stati sospesi per fare spazio alla costruzione di hotel e strade che faciliteranno lo svolgimento dei Giochi Olimpici. La speranza dei progettisti è che i nuovi poli d’accoglienza possano trasformare la regione in una interessante destinazione turistica per il futuro.

Non mancherebbero i disagi per le popolazioni locali. Alcune abitazioni non avrebbero a disposizione l’acqua corrente e sarebbero maggiormente esposte all’inquinamento, mentre il territorio viene deturpato dalla costruzione di un’autostrada. A Sochi aprono nuovi negozi di lusso per attirare i turisti, mentre gli abitanti si trovano ancora, dopo anni, ad affrontare l’assenza di servizi di base, come la rete fognaria.

Gli abitanti di Sochi e dei villaggi vicini stanno affrontando un vero e proprio declino della qualità della vita, a causa dei lavori in corso legati alle Olimpiadi. Le maggiori lamentele riguardano la comparsa di una discarica illegale nel villaggio di Akhshtyr e l’inquinamento dell’aria e di un corso d’acqua la cui presenza è vitale per la popolazione. Una seconda discarica illegale, realizzata nella località di Loo, ha provocato l’inquinamento di un corso d’acqua che scorre verso il Mar Nero.

Scarso rispetto anche per gli animali, con la cattura di due orche marine che verranno messe in mostra in un acquario, come attrazione turistica, durante le Olimpiadi di Soci. Di fronte ai danni provocati dall’inquinamento e dalle discariche illegali, le promesse di ripristinare l’ambiente naturale sono davvero scarse. Le autorità russe avrebbero reso noto che per ogni albero abbattuto ne verranno piantati altri cinque, ma nessuno sa dire se ciò avverrà realmente. Probabilmente non basterà per ripristinare l’ecosistema della regione, con particolare riferimento alla valle del fiume Mzymta.

E per chi esagera nel criticare le Olimpiadi, sono previste gravi conseguenze. Evgeny Vitishko, geologo e membro dell’Osservatorio Ambientale del Caucaso del Nord, è stato condananto a 3 anni di colonia penale, per via della propria opposizione ai progetti di massiccio sviluppo edilizio in vista delle Olimpiadi di Sochi. La repressione del Cremisino continua, dopo la clemenza strategica riservata alle Pussy Riot e agli attivisti di Greenpeace. Gli attivisti per la protezione dell’ambiente purtroppo hanno ottenuto soltanto piccole vittorie, rispetto ai danni su larga scala all’ecosistema che si espandono dalle montagne alle coste.

L’immagine green delle Olimpiadi di Sochi non regge. A due settimane dall’inizio delle Olimpiadi non sono mancate, infine, le minacce terroristiche – probabilmente infondate – rivolte al Coni, e le minacce anonime inviate a diversi atleti ungheresi. Alle preoccupazioni per l’ambiente si uniscono dunque i dubbi per la sicurezza. Vladimir Putin accusa i media di gettare fango contro i Giochi, ma i passi falsi della Russia sono purtroppo evidenti. Niente Olimpiadi green, dunque. Gli interessi economici hanno superato ancora una volta la necessità di salvaguardare il Pianeta.

Marta Albè

Fonte foto: dailytech.com

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