Vita da Social ed emoticon inquietanti: due campagne per salvare i bambini sul web

Cyberbullismo, adescamento via internet e uso distorto dei social network sono le principali insidie che mettono a repentaglio la sicurezza dei nostri ragazzi quando navigano nel web. Per questo sono state lanciate due campagne, una della nostra Polizia di Stato, e una di un'associazione francese con terrificanti emoticon

Cyberbullismo, adescamento via internet e uso distorto dei social network sono le principali insidie che mettono a repentaglio la sicurezza dei nostri ragazzi quando navigano nel web. Per questo la Polizia di Stato, con la collaborazione del ministero dell’Istruzione, ha lanciato la campagna di educazione alla legalità a carattere ‘itinerante’ su tutto il territorio nazionale “Una Vita da Social”.

Il progetto per l’uso in sicurezza della Rete è rivolto, in particolare, agli studenti delle scuole medie secondarie di primo e secondo grado. Lungo lo stivale, all’interno di un autocarro, gli specialisti della Polizia postale illustreranno a studenti e famiglie le principali insidie della Rete, fornendo consigli per una navigazione sicura.

Al suo interno figurano anche dei ‘moduli’ formativi di 60 minuti nei quali si parla dell’importanza del dialogo con i figli e con gli studenti, anche attraverso iniziative didattiche mirate. Il tour proseguirà fino al 25 maggio attraversando l’Italia in lungo e in largo con 33 tappe nelle maggiori città di ogni regione. Si potrà seguire l’evento nella pagina facebook Una vita da social.

Intanto, in Francia, a proteggere i giovanissimi sul web ci pensano occhi sporgenti, grandi sorrisi e lacrime a forma di cuore. Sono i terrificanti emoticon creati dall’agenzia Rosapark per il gruppo no-profit Innocence en danger, “innocenza in pericolo”, destinati a spaventare i più piccoli, che potrebbero incappare in pericolose relazioni online.

pericolo web

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“I predatori del web a volte si relazionano a loro proprio come farebbe un coetaneo, al fine di costruire un rapporto di fiducia per raggiungere i loro obiettivi – dice Jamie Standen, direttore creativo Rosapark-. Dialogare on un ragazzo richiede l’adozione del loro linguaggio, di cui gli emoticon sono un elemento importante. Vogliamo che genitori e figli si fermino a riflettere. Ci sono alcuni divertenti e amichevoli emoticon nella mia chat, e se nascondessero una realtà inquietante?”.

Roberta Ragni

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