La Russia ha vietato Wifi e smartphone alle scuole elementari

La novità arriva dalla Russia, dove di recente il governo ha introdotto una serie di regole da adottare in aula per proteggere i piccoli dalle radiazioni

No alle connessioni Wifi e agli smartphone a scuola, e in particolare tra i bambini delle elementari. Una novità che arriva dalla Russia, dove di recente il governo ha introdotto una serie di regole da adottare in aula per proteggere i piccoli dalle radiazioni.

Il 17 luglio 2020, il Ministero della Salute russo ha pubblicato le raccomandazioni alle scuole affinché vietino l’uso del Wi-Fi e dei telefoni cellulari alle elementari. Tali indicazioni sono state prodotte dal Ministero in collaborazione col Dipartimento medico dell’Accademia delle scienze russa e col Comitato nazionale russo per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti.

Secondo il professor Oleg Grigoriev, Presidente del Comitato nazionale russo per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, i danni della tecnologia wireless sono molteplici, per questo da tempo ha guidato varie iniziative del governo russo per proteggere i bambini dai potenziali rischi.

La decisione russia si basa su una serie di analisi, tra cui quella del prof. Martin Pall 2018 “Il Wi-Fi è una minaccia importante per la salute umana” secondo cui il Wi-Fi causa stress ossidativo, danni all’apparato riproduttivo, effetti neuropsichiatrici, apoptosi (morte cellulare), danno al DNA cellulare , alterazioni endocrine e sovraccarico di calcio. Sulla base di ciò, da tempo scienziati e associazioni mediche russe chiedono al governo di vietare l’uso del Wi-Fi nelle scuole e di  utilizzare invece le reti cablate.

La decisione del Ministero russo arriva dopo un’altra recente azione delle autorità russe volta a incoraggiare la riduzione dell’esposizione dei bambini ai dispositivi wireless. Nel marzo 2020, a seguito dell’epidemia di Covid, il Ministero ha pubblicato delle raccomandazioni di sicurezza per i bambini che usano le tecnologie digitali per studiare a casa. La raccomandazione incoraggia a utilizzare Internet tramite una connessione cablata anziché tramite Wi-Fi.

Non solo la Russia

La Russia non è il primo paese del mondo ad adottare un’iniziativa simile per ridurre l’uso del Wi-Fi nelle scuole e proteggere la salute dei bambini. Nel 2013, Israele è diventato il primo paese al mondo ad adottare limitazioni sull’uso del Wi-Fi negli istituti scolastici fin dalle materne. Il Wi-Fi è consentito per tre ore a settimana in prima e seconda elementare e sei ore a settimana in terza.

Nel 2017, Cipro ha vietato il Wi-Fi nelle scuole materne e ne ha fermato la diffusione alle elementari. Inoltre, il Comitato nazionale per l’ambiente e la salute dei bambini ha avviato una campagna nazionale per sensibilizzare sulle esposizioni dei bambini alle radiazioni.

Ma c’è anche chi la pensa diversamente. Secondo la Federal Communication Commission, che regola la sicurezza della tecnologia wireless, essa non causa danni.

E in Italia?

Nel nostro paese l’uso del Wifi nelle scuole non è vietato. Tuttavia, nel 2018 a Firenze il Tribunale decise per lo spegnimento del Wifi a scuola. Il giudice di secondo collegio della seconda sezione civile del Tribunale di Firenze Susanna Zanda  ha disposto

“che l’Istituto Comprensivo Botticelli rimuova immediatamente gli impianti WiFi presenti nell’istituto”.

Fonti di riferimento: Russian Ministry of Health, Professor Oleg Grigoriev, ChildrensEealthDefense

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