Insegniamo ai bambini la Regola del Quinonsitocca! Una guida per spiegare ai bimbi come reagire alle molestie

Stando ai dati dell’ultimo Report (ottobre 2021) del Ministero dell’Interno nel primo semestre del 2021 nonostante ci sia stata una riduzione generale del numero dei reati commessi nei confronti dei minori si è registrato un aumento, rispetto al 2020, dei reati di violenza sessuale, violenza sessuale aggravata, pornografia minorile, atti sessuali con minorenne e adescamento di minorenni.

Ma come possiamo insegnare ai nostri bambini a fare attenzione e, nel caso, a chiedere aiuto?

Il Consiglio d’Europa ha stilato una guida che aiuta i genitori a spiegare ai bambini dove non devono lasciarsi toccare, come reagire e in che modo cercare aiuto.

Cos’è la Regola del Quinonsitocca

La Regola è molto semplice: i bambini non devono permettere a nessuno di toccare le loro parti intime né devono toccare quelle degli altri. Si tratta di un modo di insegnare ai piccoli che il loro corpo appartiene solo a loro e che esistono modi di toccare buoni e modi invece cattivi.

È un sistema che possono utilizzare sia i genitori sia gli operatori per l’infanzia per approcciare ad un argomento tanto delicato con i bambini così da prevenire il più possibile gli abusi sessuali.

La Regola del Quinonsitocca si compone di 5 parti:

Il tuo corpo ti appartiene

Il corpo di ciascuno di noi è proprietà privata e nessuno deve poterlo toccare senza il nostro consenso. È questo il messaggio importante che deve passare ai bambini attraverso un dialogo che va aperto già a partire dalla giovanissima età. Si dovrebbe fare utilizzando i nomi corretti dei genitali e delle altre parti del corpo. Inoltre, ai bambini va insegnato che si possono rifiutare anche di essere toccati e persino baciati da qualcuno di famiglia se non ne hanno voglia. I piccoli devono imparare a dire NO in maniera ferma e decisa, subito alle prime manifestazioni di contatti fisici inappropriati e parlarne immediatamente con qualcuno di cui si fidano, insistendo nel caso non vengano presi sul serio.

Modo di toccare buono – modo di toccare cattivo

Per un bambino potrebbe non essere semplice capire se qualcuno lo sta toccando con buone o cattive intenzioni. Ecco perché bisogna spiegargli che non devono permettere a nessuno di guardare o toccare le loro parti intime e neppure devono farlo loro su richiesta di qualcun altro. Per permettergli di capire meglio il limite e fissarlo nella mente si può far riferimento alla biancheria intima come luogo “off limits” che nessuno, se non autorizzato, può superare. I genitori dovranno ovviamente spiegare che chi si occupa dei bambini potrebbe aver bisogno di toccarli per esigenze gestionali, mediche o altro ma che comunque, se una situazione li mette a disagio, possono sempre dire di No.

I segreti buoni – i segreti cattivi

Purtroppo chi abusa dei bambini sa che una tattica che funziona molto bene è quella della segretezza. Ecco allora che è bene insegnare la differenza tra segreti buoni e segreti cattivi. Se un segreto li mette a disagio, gli fa paura, li rende ansiosi o tristi sicuramente si tratta di un segreto cattivo e quindi non va mantenuto ma confidato ad un adulto di riferimento e fiducia.

La responsabilità della prevenzione e della protezione spetta a un adulto

Prevenire gli abusi è prima di tutto una responsabilità degli adulti e sarebbe bene evitare che a sopportarne il peso siano invece i più piccoli. È facile infatti che, nel caso di violenze di tipo sessuale, i bambini provino non solo paura e vergogna ma anche senso di colpa. Il difficile compito degli adulti è quello di riuscire a comprendere e interpretare i loro sentimenti, non creando un tabù riguardo alla sessualità ma allo stesso tempo accertandosi che i piccoli crescano in un ambiente in cui c’è fiducia di confidare qualcosa di importante ai propri genitori.

Altri suggerimenti utili

Bisogna indicare e rendere chiaro ai bambini chi sono gli adulti di cui si possono fidare e che possono loro stessi sceglierli nella cerchia dei famigliari creando così una rete che li può supportare in caso di bisogno. La guida consiglia di scegliere un persona che vive con il bambino e una al di fuori.

È necessario però fare anche attenzione al fatto che spesso l’autore degli abusi è una persona conosciuta dal piccolo non dimenticando la possibilità di un adescamento in rete o da parte di uno sconosciuto. In quest’ultimo caso, ovviamente il bambino deve aver chiaro che non bisogna accettare regali, inviti o peggio ancora salire in auto con una persona che non si conosce.

Infine i bambini devono sapere che ci sono figure professionali in grado di fornirgli aiuto in caso di bisogno: insegnanti, assistenti sociali, psicologi, polizia, ecc.

Materiali utili ad insegnare la Regola del Quinonsitocca

Il Consiglio d’Europa, per facilitare il compito a genitori ed educatori, mette a disposizione una serie di materiali che si possono utilizzare per insegnare la Regola del Quinonsitocca ai bambini.

  • Uno spot televisivo a cartone animato
  • Un libro illustrato adatto a bambini tra i 3 e i 7 anni il cui protagonista è Kiko un pupazzetto alle prese con una grande mano
  • Poster e cartoline

Potete trovare la breve guida in pdf QUI e il libro QUI.

Fonte: Ministero dell’Interno

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