Matite e pastelli colorati di… ftalati e idrocarburi. Le MARCHE promosse e bocciate

Le matite colorate possono contenere sostanze chimiche come ftalati e idrocarburi. E’ quello che dimostra un test che arriva dalla Svizzera e mette in allerta sui rischi per i bambini piccoli di disegnare con questi strumenti o peggio ancora di metterseli in bocca.

Le matite colorate possono contenere sostanze chimiche come ftalati e idrocarburi. È quello che dimostra un test che arriva dalla Svizzera e mette in allerta sui rischi per i bambini piccoli di disegnare con questi strumenti o peggio ancora di metterseli in bocca.

I bambini adorano disegnare e genitori ed educatori sono abbastanza tranquilli a lasciare nelle loro mani le matite colorate, considerate più sicure dei pennarelli. Ma è proprio così? La rivista svizzera K-Tipp, che ha analizzato dieci confezioni di matite colorate di differenti marchi, tutti comunemente venduti e utilizzati dai bambini, sostiene di no.

Questi strumenti non sono sempre “puliti” e metterli in mano ai più piccoli può esporli ad alcuni rischi tra cui alterazione del Dna, pericoli per la riproduzione e maggiore possibilità di sviluppare un cancro.

Nei laboratori che hanno effettuato i test, gli esperti sono andati alla ricerca, all’interno di matite gialle, rosse e nere, dell’eventuale presenza di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), ftalati e ammine aromatiche. Perché proprio questi colori? Secondo gli esperti sarebbero quelli in cui vi è maggior rischio di trovare sostanze problematiche, come aveva già evidenziato un test dello scorso anno opera della fondazione tedesca per i consumatori Stiftung Warentest.

I set di matite analizzati sono i seguenti:

  • Pelikan pastelli morbidi
  • Faber-Castell 12 pastelli
  • Stabilo Trio Thick
  • Stabilo Green trio
  • Bic Kids Evolution Triangle
  • Caran d’Ache
  • Crayola Coloured Pencil
  • Prix Garantie Matite colorate
  • Bellecolor Matite colorate

I risultati del test

Purtroppo i risultati hanno evidenziato ciò che si temeva: ben nove set di matite colorate contenevano almeno una sostanza tossica. Solo le matite Crayons Soft della Pelikan sono risultate completamente pulite dalla presenza di contaminanti nocivi.

Nonostante ciò, 3 set sono stati comunque promossi dal test in quanto risultavano contaminati solo da piccole quantità delle sostanze incriminate. Si tratta dei set di Faber-Castell, Stabilo Trio Thick e Stabilo Green trio.

tabella pastelli1

La metà degli astucci di matite era invece fortemente contaminata, in particolareda ammine aromatiche(O-toluidina e anilina). La regolamentazione europea sui giocattoli prevede una loro possibile presenza per un massimo di 5 milligrammi al chilo, ma alcuni set superavano i limiti di legge.

Contaminati da anilina erano anche il set di matite di Crayola e quello a marchio Bellecolor. La matita di colore rosso di Bellcolor conteneva fino a 18 milligrammi di anilina al chilo. Il risultato peggiore di tutto il test.

tabella pastelli3

Anche la matita nera Bellcolor ha superato il limite per quanto riguarda gli idrocarburi policiclici aromatici (PAH) con un contenuto totale di 5 milligrammi per kg. La matita rossa del Caran d’Ache, invece, conteneva troppo benzoantracene, idrocarburo inquinante che si è rivelato cancerogeno in alcuni esperimenti su animali.

Il Bic Kids Evolution Triangle è risultato invece contaminato in maniera media da idrocarburi aromatici mentre il Prix Garantie Matite colorate era fortemente contaminato sia da ftalati che da amine.

Già in passato i pastelli erano stati oggetto di analisi da parte di riviste di consumatori. In particolare, la rivista tedesca OKO test aveva esaminato 15 tra i marchi più noti (inclusi matitoni) riscontrando anche lì tracce di ammine aromatiche.

Riceviamo e pubblichiamo, come previsto dalla legge la replica della società FILA:

“Il Gruppo FILA, a seguito delle notizie erronee e volutamente diffamatorie scritte dalla rivista svizzera KTIPP e da voi riprese, afferma che tutti i suoi pastelli (a marchio Stilnovo) sono sicuri e certificati secondo le norme CE EN71 da Istituti ufficiali e che rispondono a tutte le più stringenti normative europee in vigore.

FILA segnala che KTIPP è una rivista – non è un ente riconosciuto – e i test da loro pubblicati non sono quelli previsti dal legislatore europeo, a tutela della sicurezza dei prodotti classificati giocattoli per l’utilizzo da parte dei bambini”

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Francesca Biagioli

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