Il gioco per i bambini è la migliore medicina. E i pediatri iniziano a ‘prescriverlo’

I pediatri americani sottolineano l'importanza del gioco nello sviluppo dei bambini.

L’attività ludica ha solo effetti benefici sulla salute psicofisica dei bimbi e sul loro sviluppo. Facciamoli giocare!

I bambini devono giocare e, quasi quasi, i pediatri arriveranno a prescriverlo. È la provocazione che arriva dai pediatri americani che non ci stanno con la piega che genitori e bimbi delle ultime generazioni stanno prendendo: i piccoli hanno bisogno di sviluppare una serie di competenze per ottimizzare il proprio sviluppo e gestire lo stress ed è possibile solo e soltanto con il gioco.

Nell’ultimo numero di Pediatrics, la rivista dell’American Academy of Pediatrics, i medici vogliono dimostrare che un gioco appropriato dal punto di vista dello sviluppo con genitori e coetanei è un’occasione unica per promuovere le abilità socio-emotive, cognitive, linguistiche e di autoregolazione che creano la funzione esecutiva e un cervello pro-sociale. Inoltre, il gioco supporta la formazione di relazioni sicure e stabili.

Niente smartphone né dispostivi elettronici insomma, miei cari genitori non si scappa: è il gioco, soprattutto quello svolto all’aperto, che migliora la struttura e la funzione del cervello, limita la tendenza a distrarsi e promuove il processo di apprendimento.

Quando nella vita di un bambino mancano giochi e relazioni sicure, stabili e “nutrienti”, dicono i pediatri, lo stress tossico può disturbare lo sviluppo e l’apprendimento del comportamento nella società, compromettendo così anche le interazioni con le altre persone.

Di contro, la gioia reciproca di un gioco, la comunicazione condivisa e la sintonizzazione (interazione armoniosa di servizio e ritorno) che i bambini – anche assieme ai genitori – possono sperimentare durante il gioco regolano la risposta allo stress del corpo costituiscono un rapporto clinico dai mille benefici.

I benefici del gioco

Giocare, quindi, o comunque passare del tempo libero non strutturato, è essenziale per il benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei più piccoli. Svagarsi con i genitori, poi, rafforza i legami d’amore e le connessioni tra i membri della famiglia. Di fatto, il gioco:

  • stimola lo sviluppo del cervello: giocare fa sì che il cervello crei sempre maggiori connessioni nervose, in particolare nel lobo frontale, centro della pianificazione e della presa di decisioni
  • stimola la creatività e l’immaginazione
  • alimenta le abilità mentali che permettono di gestire l’attenzione e il tempo, di pianificare e organizzare e di ricordare i dettagli
  • sviluppa l’elaborazione di una “Teoria della mente”, ossia la capacità di mettersi nei panni dell’altro
    giocare all’aperto allevia anche lo stress, allontana la depressione e stimola la produzione di vitamina D

È per questo che l’Accademia Americana di Pediatria sostiene che il gioco andrebbe prescritto alle famiglie, così come se fosse un farmaco, ma anche alle scuole, dove sempre meno è anche il tempo dedicato all’intervallo, all’educazione fisica, all’arte e alla musica.

Noi, intanto, invitiamo i nostri bimbi a giocare e, appena abbiamo un attimo di tregua, facciamolo anche noi con loro. Si attiverà un meccanismo di ricompensa che non avrà uguali e farà bene a tutta la famiglia. Qui trovate qualche piccola idea sulle attività da fare all’aperto e buon divertimento!

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Germana Carillo

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