Ftalati: l’esposizione durante la gravidanza può causare gravi problemi ai bebè

Secondo uno studio condotto dalla Columbia University Mailman School of Public Health, gli ftalati sono potenzialmente dannosi per la salute fisica e mentale del bambino in fase pre-natale

Gli ftalati, prodotti chimici che agiscono sul sistema endocrino presenti in molti prodotti in commercio, dai giocattoli di plastica ai materiali da costruzione, fino agli shampoo, potrebbero rappresentare un grave rischio per i bambini che vi sono stati esposti in periodo prenatale. La conseguenza sembra essere l’insorgere di problemi comportamentali e nello sviluppo del cervello.

Gli ftalati, sostanze talmente dannose da essere bandite dall’U.e dalla produzione dei giocattoli per i bambini, dimostrano ancora una volta tutta la loro pericolosità.

Dopo la ricerca che dimostrava un collegamento tra ftalati e aumento del peso corporeo, un nuovo studio della Columbia University Mailman School of Public Health, pubblicato su Environmental Health Perspectives, accresce ancora di più le preoccupazioni per gli effetti sulla salute di queste sostanze.

Dopo aver effettuato degli studi su bambini in età scolare nati tra il 1999 e il 2006, gli scienziati hanno scoperto il legame tra l’esposizione agli ftalati durante la gravidanza, misurando i metaboliti di 4 ftalati nelle urine materne come marcatori di esposizione prenatale, e alcuni disturbi di tipo mentale, motorio e comportamentale (reattività, ansia, depressione).

I nostri risultati suggeriscono che l’esposizione prenatale a questi ftalati influisce negativamente sullo sviluppo mentale infantile e sullo sviluppo motorio e comportamentale durante l’età prescolare, – ha dichiarato il direttore dello studio, il dottor Whyattquesti risultati si aggiungono ad una crescente preoccupazione per la salute pubblica circa l’uso diffuso di ftalati nei prodotti di consumo.”

Sono ancora necessari molti studi per comprendere a fondo gli effetti biologici di queste sostanze comuni”, ha spiegato il dottor Whyatt. Ma attualmente gli scienziati sono comunque abbastanza sicuri che esse interferiscano con il sistema endocrino e che possano avere un forte impatto sul delicato equilibrio ormonale del nostro corpo.

Nel frattempo, meglio correre ai ripari, scegliendo prodotti naturali e ricordandosi di leggere la composizione dei prodotti riportata sull’etichetta.

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