Questi semplici esercizi individuati dagli scienziati aiutano i bambini a migliorare le abilità matematiche fin da piccoli

I piccoli che allenano la memoria di lavoro visiva e le attività di ragionamento migliorano le loro abilità matematiche

Allenarsi alla matematica, un gioco da…bambini. Secondo un nuovo studio, i piccoli che allenano la memoria di lavoro visiva e le attività di ragionamento migliorano le loro abilità matematiche più dei bambini che invece si concentrano su altri tipi di gioco.

I risultati dello studio, condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia e pubblicato su Nature, supportano l’idea che l’allenamento della memoria visuo-spaziale possa migliorare il rendimento scolastico e soprattutto le abilità matematiche.

In questo ampio studio randomizzato abbiamo scoperto che quando si tratta di migliorare l’apprendimento matematico nei bambini piccoli, il tipo di formazione cognitiva eseguita gioca un ruolo significativo. È una scoperta importante perché fornisce una forte evidenza che l’allenamento cognitivo si trasferisce a un’abilità diversa da quella praticata.

ha detto  l’autore Torkel Klingberg, professore del Dipartimento di Neuroscienze del Karolinska Institutet. 

Numerosi studi hanno collegato l’abilità visuo-spaziale – cioè quella di comprendere e ricordare le relazioni dimensionali tra gli oggetti – alle prestazioni in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Anche alcuni datori di lavoro utilizzano test di abilità spaziale per esaminare i candidati durante il processo di assunzione. Ciò ha anche alimentato un interesse per l’addestramento alla cognizione spaziale, che si concentra sul miglioramento della capacità di memorizzare e manipolare varie forme e oggetti e individuare schemi in sequenze ricorrenti. 

Finora, gli studi effettuato per valutavare l’effetto dell’addestramento spaziale sul rendimento scolastico hanno avuto risultati contrastanti. Alcuni hanno mostrato un miglioramento significativo e altri nessun effetto. 

Lo studio

Ma lo studio svedese ha coinvolto un elevato numero di partecipanti. In particolare, a prendere parte sono stati oltre 17mila bambini tra 6 e 8 anni. Essi hanno completato la formazione cognitiva tramite un’app per 20 o 33 minuti al giorno per 7 settimane. Durante la prima settimana, i bambini hanno ricevuto esercizi identici, dopo sono stati suddivisi in modo casuale in 5 piani di allenamento. In tutti i gruppi, i bambini trascorrevano circa la metà del loro tempo in compiti matematici basati sulla linea numerica. Il tempo rimanente è stato assegnato in modo casuale a diverse proporzioni di allenamento cognitivo sotto forma di compiti di rotazione (rotazione mentale 2D e tangram), compiti di memoria di lavoro visiva o compiti di ragionamento non verbale. Le prestazioni di matematica dei bambini sono state testate nella prima, quinta e settima settimana.

Ecco alcune delle attività proposte durante i test:

  • In un’attività sulla linea numerica, a una persona viene chiesto di identificare la giusta posizione di un numero su una linea delimitata da un punto iniziale e uno finale. La difficoltà viene generalmente moderata rimuovendo i segnali spaziali, ad esempio i segni di spunta sulla linea numerica, includendo problemi matematici come addizione, sottrazione e divisione.
  • In un’attività di memoria di lavoro visiva, a una persona viene chiesto di ricordare gli oggetti. In questo studio, i bambini hanno riprodotto una sequenza di punti su una griglia toccando lo schermo. La difficoltà è stata aumentata aggiungendo più oggetti.
  • In un’attività di ragionamento non verbale, a una persona viene chiesto di completare sequenze di modelli spaziali. In questo studio, ai bambini è stato chiesto di scegliere l’immagine corretta per riempire uno spazio vuoto in base alle sequenze precedenti. La difficoltà è stata aumentata aggiungendo nuove dimensioni come colori, forme e punti.
  • In un’attività di rotazione, a una persona viene chiesto di capire come apparirebbe un oggetto se ruotato. In questo studio, ai bambini è stato chiesto di ruotare un oggetto 2D per adattarlo a vari angoli. La difficoltà è stata moderata aumentando l’angolo di rotazione o la complessità dell’oggetto da ruotare.

I risultati

I ricercatori hanno scoperto che tutti i gruppi hanno migliorato le prestazioni matematiche, ma che l’addestramento al ragionamento aveva avuto il maggiore impatto positivo quando è stato seguito dalle attività che impegnavano la memoria di lavoro. 

Sebbene sia probabile che per ogni dato test, la formazione su quella particolare abilità sia il modo più efficace in termini di tempo per migliorare i risultati, il nostro studio offre una prova di principio che la formazione cognitiva spaziale si trasferisce alle abilità accademiche. Data l’ampia gamma di aree associate alla cognizione spaziale, è possibile che la formazione si trasferisca in più aree e riteniamo che ciò dovrebbe essere incluso in qualsiasi calcolo da parte di insegnanti e responsabili politici

sostiene Torkel Klingberg.

Anche se saranno necessari altri studi per approfondire la scoperta, allenare la memoria visuo-spaziale si rivela molto utile non solo per la matematica: è fondamentale anche per il disegno, la scrittura, per memorizzare visivamente un’informazione, riconoscere forme geometriche, mettere in colonna o allineare numeri, lettere, oggetti, orientarsi e muoversi nello spazio. Ed è anche divertente!

Fonti di riferimento: Nature Human Behaviour, Karolinska Institutet/Sciencedaily

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