Congedi parentali e bonus babysitter, spettano a chi lavora in smart working?

Mario Draghi ha annunciato nuovi congedi parentali e bonus babysitter per chi lavora in zona rossa ma non spettano a chi sta in smart working

Arrivano congedi parentali straordinari e bonus baby sitter in seguito alla notizia delle nuove zone rosse attive da lunedì. Ad annunciarlo lo stesso Mario Draghi che ha fatto sapere che 290 milioni saranno stanziati per le nuove forme di sostegno alle famiglie in questi tempi difficili. Ma solo alcuni lavoratori potranno beneficiarne.

Come sappiamo, il 31 dicembre scorso sono scaduti i precedenti congedi parentali per il Covid, ora però sono pronti altri fondi, precisamente 290 milioni, per far fronte alla nuova stretta che prevede l’aumento delle zone rosse che da lunedì diventeranno 10.

Ad annunciare i nuovi congedi parentali e bonus baby sitter, ma anche il diritto allo smart working per le attività che lo consentono, è stato Mario Draghi parlando dall’hub vaccinale di Fiumicino:

“Per venire incontro alle esigenze delle famiglie abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting”

Sullo smart working ha precisato poi la ministra della Famiglia Elena Bonetti in un post su Facebook:

“Abbiamo reintrodotto il diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni

mentre sui congedi straordinari ha specificato:

 

“i congedi parentali saranno retribuiti al 50% sotto i 14 anni e dai 14 ai 16 anni saranno usufruibili senza retribuzione”

Chi può accedere ai congedi parentali e bonus babysitter

Mario Draghi è stato molto chiaro: i congedi parentali straordinari (retroattivi dal 1 gennaio 2021) e il contributo baby-sitting sono riservati alle categorie di lavoratori che svolgono attività che non si possono fare da casa.

Dunque la risposta alla domanda che in tanti in questo momento si stanno facendo: “congedi parentali e bonus babysitter, spettano a chi lavora in smart working?”  purtroppo, è no! 

Per quanto riguarda il bonus baby-sitter, poi, la possibilità di richiederlo è più restrittiva. Come scrive la ministra Bonetti:

“Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari e le forze dell’ordine abbiamo previsto il bonus baby sitter fino a 100 euro alla settimana”.

Dunque, il bonus baby sitter è riservato esclusivamente ad autonomi, forze dell’ordine e operatori sanitari.

Riassumendo, in una nota il Consiglio dei Ministri ha fatto sapere che:

“Si prevede, nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli, per i genitori lavoratori dipendenti la possibilità di usufruire di congedi parzialmente retribuiti e, per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell’ordine e gli operatori sanitari la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting, fino al 30 giugno 2021”.

Come sempre dei congedi parentali e del bonus baby sitter si occuperà l’INPS. Le domande si potranno presentare tramite il portale dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Tenete presente poi che alcuni comuni o regioni già hanno attivato altri bonus babysitter.

Leggi anche: Bonus babysitter 2021: i comuni e le regioni in cui è già attivo (e tutto quello che c’è da sapere)

Fonti: Presidenza del Consiglio dei Ministri / Elena Bonetti Facebook

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