Assegno unico e universale 2022: ecco gli errori da non fare al momento della domanda

Boom di domande per ottenere l'assegno unico per i figli. Ma attenzione all'IBAN e al modello ISEE inseriti al momento della domanda

Dallo scorso 1 gennaio è entrato in vigore l’assegno unico e universale, un beneficio rivolto alle famiglie che hanno figli a carico di età minore ai 21 anni e che si traduce in un assegno mensile versato dall’INPS. L’importo del beneficio varia in dipendenza dell’età e del numero dei figli a carico, dell’eventuale presenza di figli disabili, del reddito dichiarato attraverso la presentazione del modello ISEE.

È boom di domande sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che con un comunicato stampa chiarisce alcuni punti relativi alla presentazione della richiesta per l’assegno unico, per fare in modo che le domande arrivino correttamente all’ente che provvederà a depositare sul conto bancario dei richiedenti l’importo stabilito.

Il conto corrente

Innanzitutto, il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN specificato nella domanda deve essere anche richiedente dell’assegno unico. L’INPS non potrà accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda; l’unica eccezione a questa clausola riguarda la possibilità di un conto cointestato al richiedente dell’assegno unico (non basta essere delegati alla riscossione).

A questo proposito, è necessario che il codice fiscale del richiedente sia corrispondente a quello del titolare del conto corrente bancario indicato per l’accredito. Infine, è necessario che il conto corrente su cui si chiede l’accredito dell’assegno unico sia effettivamente attivo e correttamente intestato (o cointestato) al richiedente la prestazione.

Il Modello ISEE

Altro tasto dolente riguarda la consegna del modello ISEE per ottenere l’assegno unico. Come già spiegato, non è obbligatorio presentare il modello ISEE per accedere al beneficio – ma in quel caso si otterrà il minimo dell’assegno, ovvero 50 euro per ogni figlio a carico. Presentando invece il proprio ISEE si avrà diritto ad una maggiorazione dell’assegno, in base alla fascia di reddito in cui ci si trova.

Ma qual è l’ISEE che va presentato all’atto della domanda per avere accesso all’assegno unico? È necessario fornire l’ISEE in corso di validità, quindi quello relativo all’anno 2022: il modello ISEE scade al 31 dicembre di ogni anno – ecco perché quello dell’anno scorso non è più valido per presentare questa domanda.

Il sito INPS ha messo a disposizione degli utenti una sezione in cui è possibile, in modo anonimo e gratuito, calcolare facilmente il proprio assegno unico: basta inserire alcuni dati – come il numero e l’età dei figli, il reddito ISEE, la presenza di figli disabili a carico – e il calcolatore fornirà un risultato in pochi secondi.

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Fonte: INPS

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