Cani e gatti riducono il rischio di contrarre allergie nei bambini

Secondo uno studio del Department of Public Health Sciences dell’Henry Ford Hospital di Detroit, negli Stati Uniti, avere in casa un animale domestico non è affatto un pericolo e sembra addirittura che il rischio di contrarre allergie sia addirittura inferiore se si entra in contatto con un animale.

Negli ultimi tempi, sempre più bambini diventano vittime di fastidiose allergie e spesso i genitori – per prevenire questi disagi – decidono di eliminare la presenza di animali domestici, convinti che a provocare e a contribuire alle reazioni allergiche siano proprio i peli di cani e gatti.

Ma non è così! Secondo uno studio del Department of Public Health Sciences dell’Henry Ford Hospital di Detroit, negli Stati Uniti, avere in casa un animale domestico non è affatto un pericolo e sembra addirittura che il rischio di contrarre allergie sia addirittura inferiore se si entra in contatto con un animale.

Gli studiosi, che hanno analizzato il comportamento e le reazioni di oltre 500 bambini, seguiti dal momento della nascita fino al diciottesimo mese di vita, hanno evidenziato che – nei primi mesi di vita del bambino – non esiste una stretta connessione tra la possibilità di sviluppare un’allergia e la presenza di animali in casa, o in giardino.

Attraverso delle analisi, che hanno incluso anche dei prelievi del sangue per misurare gli anticorpi agli allergeni, responsabili delle crisi allergiche, i medici sono arrivati alla conclusione che i piccoli cresciuti a contatto con cani e gatti corrono un rischio inferiore di diventare allergici.

Finalmente arriva il riscatto di fido e micio troppo spesso diventati i capri espiatori di malattie respiratorie. Tuttavia, rimangono sempre alcune accortezze: durante la gravidanza, ad esempio, è bene non rimanere troppo a contatto con il gatto, per evitare il rischio di contrarre la toxoplasmosi, dannosa per il feto.

Verdiana Amorosi

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