Vogliamo i fasciatoi anche nei bagni maschili! La battaglia dei papà #squatforchange #iocambio

In America si scrive #squatforchange, in italia si risponde con #iocambio. Hashtag diverso ma un’unica corale battaglia: avere i fasciatoi nei bagni maschili. Mentre al Senato è stato già presentato un disegno di legge, la campagna fa il giro del mondo.

In America si scrive #squatforchange, in italia si risponde con #iocambio. Hashtag diverso ma un’unica corale battaglia: avere i fasciatoi nei bagni maschili. Mentre al Senato è stato già presentato un disegno di legge, la campagna fa il giro del mondo.

La foto di Donte Palmer, 31enne insegnante di St. Augustine, in Florida rilancia il dibattito sui fasciatoi. L’uomo a cena con la moglie e i tre figli, va in bagno a cambiare il più piccolo ma si accorge che non c’è un posto dove poterlo fare. Palmer si è ritrovato in ginocchio con il bimbo in bilico per non fargli toccare un pavimento non proprio pulitissimo.

Nel post scrive:

“Perché non ci sono fasciatoi nei bagni degli uomini, come se noi padri non esistessimo? È evidente che è una cosa che facciamo spesso: basta guardare quanto è tranquillo mio figlio. È routine per lui! Risolviamo questo problema”.

E in Italia?

Un problema sentito anche in Italia dove è in corso la campagna social #iocambio lancia da Isabella Musacchia con il suo blog e associazione culturale Onalim. Anche qui l’idea è la medesima: arrivare ad avere dei fasciatoi in entrambi i bagni perché non c’è scritto da nessuna parte che debba essere solo la mamma a cambiare il proprio figlio, né tanto meno è pensabile che i papà debbano andare in quello femminile.

Come dicevamo, c’è già un disegno di legge depositato dalla senatrice del Partito democratico Laura Garavini che dice: “Gli edifici ad accesso pubblico dei comuni, delle regioni e dello Stato devono essere dotati di un idoneo locale fasciatoio accessibile a persone di entrambi i sessi”.

“Costretti a cambiare il proprio figlio nel passeggino, nel frastuono generale, davanti a sconosciuti, sul sedile posteriore dell’auto o addirittura su un tavolo messo a disposizione dal ristoratore, questi genitori vivono la nostra società come poco family-friendly”.

Quindi:

“L’obbligo esplicito di prevedere i fasciatoi anche nei servizi igienici destinati agli uomini, inoltre, contribuisce significativamente al miglioramento delle relazioni di genere, alla promozione dell’uguaglianza di genere e all’evidenziazione di modelli positivi di ruoli maschili”.

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Dominella Trunfio

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