L’inquinamento aumenta il rischio di malformazioni alla nascita e può influire sul quoziente intellettivo dei bambini

Inquinamento. Quali conseguenze dell’esposizione nei bambini? Un nuovo scioccante studio ha rivelato una significativa associazione tra smog, problemi alla nascita e rischio di malformazioni.

Inquinamento. Quali conseguenze dell’esposizione nei bambini? Un nuovo scioccante studio ha rivelato una significativa associazione tra smog, problemi alla nascita e rischio di malformazioni.

Lo studio, pubblicato su Journal of Pediatrics, ha evidenziato come le donne esposte all’inquinamento atmosferico durante il periodo di gestazione vedono aumentare il rischio che i loro figli nascano con difetti e malformazioni come labbro leporino o palato anormale.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno confrontato i dati sulle nascite del Dipartimento della Sanità dell’Ohio e quelli sulle particelle provenienti dalle 57 stazioni di monitoraggio dell’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti in tutto l’Ohio. Tutto questo ovviamente con lo scopo di studiare l’impatto degli inquinanti atmosferici sullo sviluppo dei bambini.

I ricercatori hanno calcolato l’esposizione media all’inquinamento collegando le coordinate geografiche della residenza della madre per ogni nascita con la stazione di monitoraggio più vicina. Si è notata così l’associazione tra le anomalie alla nascita e l’esposizione della madre a livelli troppo alti di polveri sottili durante la gravidanza. Il tempo di esposizione più sensibile è risultato essere il mese prima e quello dopo il concepimento.

Il dottor S.P. Byotra, del dipartimento di medicina interna del Sir Ganga Ram Hospital ha dichiarato:

“Nelle aree urbane c’è scarsa ventilazione, polvere, acari, pollini, che rendono la qualità dell’aria estremamente malsana per la respirazione. I bambini, le donne incinte, gli anziani e le persone con problemi respiratori ne soffrono maggiormente”.

Ma in che modo centra il QI dei piccoli? A questo proposito è intervenuta la dottoressa Praveen Gupta, Direttrice del reparto di Neurologia al Fortis Memorial Research Institute di Nuova Delhi:

“Con lo scenario attuale, la situazione sta peggiorando: l’inquinamento atmosferico ha effetti negativi sui bambini, provoca irritabilità, senso di soffocamento, diminuzione dell’attenzione e concentrazione che porta a prestazioni scadenti. Il loro sangue viaggia in diverse parti del corpo compreso il cervello il che può causare una diminuzione del livello di QI e altri problemi correlati”

Una situazione dunque assolutamente da non sottovalutare. L’inquinamento ci danneggia davvero in molti modi e sono i bambini spesso a farne le spese maggiori. Per approfondire l’argomento leggi anche:

Francesca Biagioli

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