Varicella nei bambini: come riconoscerla e rimedi per alleviare il prurito (foto)

Quali sono i sintomi della varicella nei bambini? E quali sono i migliori rimedi per alleviare il prurito?

Varicella, come riconoscerla nei bambini e come alleviare il fastidioso prurito?

La varicella è una malattia infettiva causata dal virus Varicella zoster (Vzv), della famiglia degli Herpes virus. Fa parte delle cosiddette “malattie esantematiche”, che si manifestano con un’eruzione cutanea, può associarsi a febbre non alta o ad altri sintomi sistemici. Come morbillo, rosolia, pertosse e parotite, è una malattia più comune nell’età infantile e si trasmette soltanto nell’uomo. Ma quali sono i sintomi della varicella nei bambini? E quali sono i migliori rimedi per alleviare il prurito?

Nella maggioranza dei casi colpiscono i bambini tra i 5 e i 10 anni. Di solito, l’infezione risulta benigna per i bambini e guarisce nel giro di poco più di una settimana, ma può essere più aggressiva in età adulta. Una volta contratta la varicella, si diventa immuni, ma dopo la guarigione, lo stesso virus può portare lo sviluppo, anche molti anni dopo, l’herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio.

Cos’è la varicella?

La varicella è una malattia infettiva contagiosa appartenente alle malattie esantematiche causate da un virus a DNA, il virus Varicella zoster (VZV). Con un periodo di incubazione di circa 2 o 3 settimane prima della manifestazione dei sintomi, si caratterizza per la comparsa di un esantema maculo-papuloso (il cosiddetto rash), febbricola e malessere generale.

Soprattutto nei primi stadi dell’eruzione, la varicella si trasmette da un individuo infetto attraverso le goccioline che possono essere emesse attraverso colpi di tosse o starnuti oppure anche tramite il contatto diretto con una lesione da varicella o zoster. Le persone infette possono trasmettere la varicella già uno o due giorni prima della comparsa dell’eruzione e la contagiosità potrebbe perdurare anche fino alla comparsa delle croste.

Una volta apparse le prime chiazze rosse (le macule), queste, dapprima piatte, diventano in rilievo (le papule), poi si trasformano quasi subito in vescicole, ossia prendono l’aspetto di piccolissime bolle ripiene di liquido distribuite su tutto il corpo, ma soprattutto in volto, sul cuoio capelluto e sul dorso. Nei peggiori dei casi, le vescicole si presentano anche all’interno degli occhi, della mucosa orale e della vagina.

Non appena fanno la loro comparsa, le vescicole hanno un colore chiaro e il loro contenuto è limpido, ma nel giro di un giorno, il liquido si intorbidisce e le vescicole prendono un aspetto più biancastro. Le lesioni, inoltre, compaiono in momenti differenti, anche a distanza di qualche giorno l’una dall’altra: il cosiddetto “cielo stellato” che indica poi le diverse fasi di evoluzione della malattia.

La fase finale è quella in cui le vescicole mutano e diventano croste, che, dopo 7-20 giorni, si staccheranno spontaneamente senza lasciare cicatrici. È ovvio, dunque, che in questa fase dobbiate stare molto attenti affinché i vostri bimbi non+ comincino a rimuovere le crosticine prima del tempo, provocandosi poi piccole cicatrici permanenti.

varicella dorso
varicella mano

Nei bambini, la varicella non ha complicazioni, mentre negli adolescenti e negli adulti, possono verificarsi complicanze. Le più frequenti sono:

  • superinfezioni batteriche, le vesciche si trasformano in pustole purulente e c’è un maggior rischio che dopo rimangano cicatrici
  • trombocitopenia
  • artriti
  • epatiti
  • meningoencefaliti

Varicella sintomi e come riconoscerla?

Non vi sarà complicato capire che vostro figlio avrà contratto la varicella. Soprattutto, poi, se nella scuola che frequenta ci sono – specie nel cambio di stagione dall’inverno alla primavera – casi di questa malattia, è bene che ve l’aspettiate anche in casa vostra. Fate in ogni caso riferimento sempre al vostro pediatra.

I primi segnali che compariranno saranno allora le classiche bolle, che spunteranno per lo più sulla testa, sul viso e sul tronco. Potrebbe anche esserci febbre, mal di testa e comunque una sensazione generale di malessere.

In seguito, come abbiamo detto, le bolle rosse e pruriginose si trasformeranno in vescicole e pustole acquose e poi in croste. In questa fase finale, sarebbe utile ricordare ai vostri bambini di non giocherellare con le croste e di non farle cadere prima del dovuto, pena cicatrici a vita.

varicella viso
varicella schiena
varicella volto1+

Ricapitolando, i più comuni sintomi di varicella sono:

  • rash cutaneo che si trasforma in bolle e pustole acquose
  • vescicole che tendono a seccarsi
  • forte prurito
  • febbricola e sensazione di malessere generale
  • mal di testa

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Varicella terapia e rimedi per alleviare il prurito

In genere, la terapia è solo sintomatica. Per lenire il prurito si può ricorrere a una serie di espedienti come cospargere la cute con il talco mentolato all’1%, mentre molti pediatri prevedono anche la somministrazione di antistaminici. Se la febbre è alta, in genere si sconsigliano farmaci antipiretici a base di acido acetisalicilico (ad esempio il paracetamolo), perché aumenterebbero il rischio di sindrome di Reye.

Per non essere attanagliati dal prurito, fate indossare biancheria di cotone, tenete le unghiette delle mani pulite e corte e usate detergenti neutri e delicati con buon INCI.

varicella bianco

Altri rimedi naturali per alleviare il prurito:

  • bicarbonato di sodio, da utilizzare diluito con acqua per il bagnetto oppure da utilizzare per spugnature sulle zone più colpite
  • amido di riso, per bagnetti lenitivi con acqua tiepida oppure da usare per preparare una sorta di “impasto” da mettere sulle bolle che prudono di più
  • bagno d’avena
  • calendula, oleolito di calendula, talco alla calendula, pomata alla calendula o tintura madre diluita al 50% con acqua, dalle doti antinfiammatorie e lenitive
  • olio di mandorle dolci spremute a freddo, dall’azione emolliente
  • vitamina C, che sostiene il sistema immunitario e agevola la guarigione. Ecco gli alimenti che ne contengono di più.

Germana Carillo

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