Metodo Montessori: 10 principi per educare bambini felici

Il metodo Montessori per educare bambini felici, avete mai pensato di sperimentarlo? I principi alla base del metodo Montessori sono applicabili da tutti

Il metodo Montessori per educare bambini felici, avete mai pensato di sperimentarlo? I principi alla base del metodo Montessori sono applicabili da tutti, anche in casa e in famiglia, pur non avendo a disposizione i materiali tipici di questo stile di apprendimento.

Secondo Maria Montessori, al centro dell’apprendimento troviamo il bambino stesso con la sua esigenza di apprendere e di imparare all’interno di un ambiente ricco, vario e stimolante. I bambini stessi possono essere lasciati liberi di scegliere i materiali, i giocatoli e gli strumenti che preferiscono utilizzare in un determinato momento, perché ogni esperienza rappresenta un’occasione di apprendimento.

Ecco alcune riflessioni sul metodo Montessori che potranno ispirarvi come genitori, educatori e insegnanti.

Metodo Montessori: ambiente e ordine

Maria Montessori credeva che i bambini imparassero meglio in un ambiente ordinato. Il consiglio è di creare sezioni diverse in uno scaffale dove riporre libri, puzzle e giocattoli. È utile scegliere come contenitori ceste e cestini da posizionare ad altezze facilmente raggiungibili dai bambini. L’abitudine all’ordine aiuta i bambini a comprendere quanto sia importante riporre giocattoli e oggetti al proprio posto alla fine della giornata. Mettete a disposizione dei bambini giochi, mobili e oggetti realizzati in materiali adatti e delle dimensioni giuste per la loro età e statura.

Movimento e apprendimento

Secondo Maria Montessori, i bambini hanno bisogno di concentrarsi in alcune attività che richiedano l’utilizzo e il movimento delle mani. Pensiamo alla classica scena in cui un bambino impara ad impilare dei cubetti di legno uno sull’altro. In questa attività, che sembra un gioco, il bambino non si sta semplicemente divertendo ma sta apprendendo l’importanza della concentrazione e della coordinazione.

La libera scelta nel Metodo Montessori

Maria Montessori credeva che la libera scelta fosse il più importante dei processi mentali dell’essere umano. I bambini imparano molto di più e assorbono più informazioni quando vengono lasciati liberi di compiere le proprie scelte. Libertà di scelta non significa però libertà di fare ciò che si vuole senza regole. Si tratta infatti di una libertà che porta alla capacità di scegliere la cosa giusta da fare. E per il bambino la cosa giusta è decidere di soddisfare i propri bisogni per compiere un nuovo gradino del proprio percorso di crescita.

Stimolare interesse

Il bambino impara e apprende meglio se vive in un ambiente stimolante e ricco di oggetti interessanti che attirino la sua attenzione. I bambini dovrebbero avere a disposizione tanti libri diversi, materiali con cui realizzare nuovi piccoli oggetti fatti a mano, strumenti per disegnare e colorare e tutto ciò che possa stimolare la loro creatività. Anche un sottofondo di musica classica o rilassante può essere utile durante il gioco e l’apprendimento.

Metodo Montessori: le ricompense

Maria Montessori non amava i sistemi di insegnamento basati sui premi e sulle punizioni perché riteneva che la vera ricompensa per il bambino doveva essere rappresentata dall’apprendimento stesso e dalla sua capacità di aver imparato qualcosa di nuovo grazie alla propria curiosità e alle proprie forze. Secondo il metodo Montessori, il vero premio è riuscire a raggiungere l’obiettivo: completare un puzzle, versare l’acqua nel bicchiere o travasare una piantina.

Attività pratiche

L’apprendimento dei bambini secondo il metodo Montessori avviene soprattutto attraverso attività pratiche durante l’età prescolare. Le attività pratiche aiutano il bambino a stimolare il senso del tatto, della vista e dell’udito, ad imparare l’ordine, la concentrazione e l’indipendenza. Le attività utili ad affinare i sensi contribuiranno ad un migliore apprendimento durante i successivi anni di scuola.

Gruppi con bambini di età diverse, la ricetta del Metodo Montessori

A scuola i bambini vengono distribuiti nelle diverse classi in base all’età, ma Maria Montessori credeva molto nella formazione di gruppi misti con bambini di età diverse perché riteneva che ciò fosse uno stimolo all’apprendimento. Ad esempio i bambini più piccoli saranno incuriositi da ciò che fanno i più grandi e chiederanno loro delle spiegazioni. A propria volta i grandi saranno felici di insegnare ai piccoli ciò che sanno fare e che hanno già imparato. Questo consiglio è molto importante per i genitori che hanno bambini di età diverse. Le attività da svolgere insieme durante i lavori di gruppo possono includere: disegno, giardinaggio, lavoro a maglia e sport. Uno dei principi alla base del metodo Montessori è proprio quello di lasciare interagire bambini di età diverse in modo che imparino gli uni dagli altri.

Importanza del contesto

È importante, secondo il metodo Montessori, che gli argomenti e i concetti da apprendere siano inseriti nel giusto contesto. In questo modo i bambini li comprenderanno e li ricorderanno meglio. Esempi concreti sono più facili da capire rispetto a concetti astratti. Questo principio comprende anche quanto sia fondamentale capire che i bambini imparano meglio facendo qualcosa piuttosto che rimanendo semplicemente ad ascoltare.

Il ruolo dell’insegnante secondo il Metodo Montessori

Nel metodo Montessori l’insegnante ha il ruolo di dirigere e di agevolare le attività dei bambini. Non è soltanto una persona che tiene una lezione parlando degli argomenti che vorrebbe insegnare. I genitori che svolgono il ruolo di insegnanti per i loro bambini nelle esperienze di educazione parentale sanno bene quanto sia importante un coinvolgimento diretto e concreto nelle attività dei bambini, che in questo modo diventano più divertenti e meno aride.

Indipendenza e autodisciplina

Il metodo Montessori incoraggia i bambini a sviluppare indipendenza e autodisciplina. Con il tempo i bambini impareranno a riconoscere quali sono le proprie passioni e inclinazioni e vi faranno comprendere lo stile di apprendimento che preferiscono. Alcuni bambini amano la lettura, mentre altri sono più portati per le attività pratiche. Maria Montessori ha cercato di unire in modo bilanciato tutti gli aspetti dell’apprendimento tanto che i principi base del suo metodo possono essere applicati ancora oggi sia dagli insegnanti che dai genitori.

PER CONCLUDERE, LE FACCENDE NEL METODO MONTESSORI

Ricordiamo che i bambini sono naturalmente attratti dalle attività che hanno degli obiettivi finali chiaramente definiti. Amano sentirsi utili agli occhi dei genitori ed è per questo che il loro contributo ai lavori domestici può essere importante. Per questo, secondo il Metodo Montessori, è importante che i bambini fin da piccoli imparino i lavoretti di casa.

Dai 2 ai 3 anni, ad esempio, sono perfettamente in grado di mettere a posto i loro giochi e di impilare libri e riviste, ma riescono anche a riempire la ciotola di cane e gatto.

Dai 4 ai 5 invece potrebbero già cimentarsi in piccole faccende domestiche, come rifare il letto e tirar via le erbacce del giardino.

A 10 anni invece, è possibile chiedere il loro aiuto con i fratellini più piccoli, a scaricare la lavastoviglie e a lavare l’auto. Possono anche cimentarsi in cucina, chiaramente sotto stretta supervisione di un adulto. E sono perfettamente in grado di cambiare le lenzuola del loro letto.

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