Lo yoga che si insegna in Occidente alimenta ego e narcisismo?

Alcuni studi si mostrano convinti che la pratica in Occidente presenti anche qualche svantaggio come quello di alimentare ego e narcisismo

Lo yoga ha indubbiamente diversi effetti benefici di cui vi abbiamo più volte parlato. Alcuni studi, però, si mostrano convinti che la pratica in Occidente presenti anche qualche svantaggio, come quello di rafforzare un po’ troppo l’ego delle persone e il narcisismo.

Nel mondo, grazie alla pratica dello yoga, tante persone sono riuscite ad alleviare lo stress, migliorare le loro condizioni fisiche, aprendosi ad un maggiore grado di spiritualità e allontanandosi  almeno un po’ dal materialismo.

Lo yoga, però, almeno quello che si pratica in Occidente, presenterebbe anche dei lati poco positivi. Secondo uno studio dell’Università di Southampton, chi pratica regolarmente yoga in Occidente, sperimenta spesso un forte rinforzo dell’ego, autostima e persino tendenze narcisistiche.

Per arrivare ad affermare questo, la ricerca ha valutato 93 studenti durante 15 settimane di pratica, confermando che molti di loro rispondevano ai test di autostima in un modo vicino al narcisismo nelle 24 ore successive a ciascuna sessione di yoga. Praticamente, invece di raggiungere (o quantomeno tentare) l’unità con il divino e il vero sé, queste persone avevano visto aumentare in maniera eccessiva il proprio ego.

Come se ciò non bastasse, un secondo studio condotto su 162 persone che praticavano meditazione  si è concluso in modo identico:

“Né lo yoga né la meditazione calmano l’ego, invece lo aumentano” hanno dichiarato i ricercatori.

In questo caso, lo studio ritiene che il curioso effetto della pratica sia una conseguenza dei vantaggi dell’esercizio e delle tecniche dello yoga sul benessere percepito che ha portato i partecipanti ad avere una maggiore autostima e percezione di sé rispetto a coloro che li circondano e che magari non avevano scelto di prendersi cura del proprio corpo e della propria mente o che, secondo loro, non erano così efficienti come loro.

Questa apparente contraddizione che vive chi pratica yoga in Occidente è stata descritta dal Maestro Tibetano Chogyam Trungpa che l’ha battezzata “materialismo spirituale“.

Cioè, praticare queste tecniche senza la profondità etica, filosofica e religiosa che vi sono alla base non produce l’effetto desiderato (ossia dissolvere l’ego) ma, appunto, l’effetto contrario: lo rinforza, dando a chi pratica una falsa sensazione di aver migliorato questo aspetto.

Ciò però non vuol dire che dovremmo smettere di praticare yoga ma, semmai, fare in modo di interiorizzare meglio la nostra esperienza con esercizi e meditazioni. Ma poi queste tendenze saranno davvero colpa dello yoga o, più in generale, sono un effetto della società in cui viviamo?

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