Ulcera: sintomi, cause e dieta per proteggere lo stomaco

Quali sono i sintomi di un’ulcera? E come proteggere il proprio stomaco? Vediamo insieme le cause e cosa evitare a tavola.

Con ulcera (in genere per esteso “ulcera peptica”) si intende una lesione della mucosa gastrica, che potrebbe anche arrivare a perforarsi. L’ulcera è per lo più provocata dall’azione erosiva dei succhi gastrici acidi e si può manifestare in forma semplice, ma anche essere aggravata da determinate complicazioni, come perforazioni oppure occlusioni. Quali sono i sintomi di un’ulcera? E come proteggere il proprio stomaco?

L’ulcera è rara nei giovani e diventa frequente con l’invecchiamento. Può comparire intorno ai 50/60 anni e sono molto più colpiti gli uomini, con un rapporto di 3:1 con la donna (Fonte: Inran)

Spesso, di primo acchito, si è portati a confondere l’ulcera allo stomaco con la gastrite, che però è solo un’infiammazione (che tuttavia nel corso degli anni e se non curata può divenire ulcera).

Cos’è l’ulcera

L’ulcera è un’erosione più o meno profonda del rivestimento interno dello stomaco, la cosiddetta mucosa gastrica. Si caratterizza per una ferita di forma ovale che arriva in profondità e che, in alcuni casi, può perforare la mucosa stessa.

La profondità della ferita varia e può tanto superare di poco la muscularis mucosae, quanto superarla, causando una perforazione nel peritoneo o anche ad organi limitrofi, come il fegato ed il pancreas.

Cosa provoca tecnicamente l’ulcera

L’ulcera è causata dall’azione erosiva dei succhi gastrici acidi. Questi sono prodotti dallo stomaco e svolgono un ruolo importante nella digestione dei cibi e nella “lotta” ai patogeni che entrano nel canale digerente. Questi acidi sono molto corrosivi per cui, grazie a specifiche cellule, lo stomaco produce uno strato di muco e altre sostanze utili a proteggere la mucosa. Se c’è un fattore esterno, che altera questa barriera oppure aumenta l’acidità gastrica, può svilupparsi l’ulcera.

In genere, l’ulcera si distingue in:

  • ulcera gastrica, che colpisce lo stomaco
  • ulcera duodenale, che è una forma di ulcera peptica che si sviluppa nel duodeno, la parte superiore dell’intestino tenue, e può essere associata a un aumento della secrezione di acido da parte dello stomaco favorita da diversi genetici
  • ulcera esofagea, che colpisce la parte inferiore dell’esofago e spesso si è associa al reflusso gastroesofageo cronico
ulcere tipi

La localizzazione più frequente dell’ulcera, insomma, è a livello gastrico e a livello duodenale, mentre può anche comparire nell’esofago nei casi di reflusso acido o alcalino dallo stomaco all’esofago stesso, nel digiuno, dopo un intervento chirurgico che abbia rimosso la metà inferiore dello stomaco e il duodeno, nella sindrome di Zollinger-Ellison, o per la presenza di mucosa gastrica quando invece non si dovrebbe trovare.

Ulcera, quali cause?

Cosa è allora a scatenare un’ulcera? A livello fisiologico accade che l’acido cloridrico che si trova nei succhi gastrici corroda le pareti dello stomaco. In condizioni normali, il nostro stomaco resiste bene grazie alla mucosa gastrica che forma una barriera. Possono tuttavia apparire delle lesioni, ma la ricrescita cellulare è davvero molto rapida.

Pare che l’infezione da Helicobacter pylori sia la causa più frequente delle ulcere peptiche, ma non è l’unica.

A concorrere alla formazione di un’ulcera ci sono anche:

  • stress, quando diciamo ogni tanto “mi fa venire un’ulcera” non sono parole buttate al caso. Lo stress e il nervosismo sono fattori che possono contribuire all’insorgenza del disturbo e peggiorarlo
  • uso regolare degli analgesici, in questo coso sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS) a irritare o infiammare la mucosa dello stomaco e dell’intestino tenue. Per evitare noie, è sempre bene assumerli durante o dopo i pasti
  • fumo, la nicotina aumenta il volume e la concentrazione degli acidi gastrici e, di conseguenza, il rischio di ulcera
  • abuso di alcool, che può favorire la corrosione della mucosa gastrica e aumentare la quantità di succhi gastrici che viene prodotta dallo stomaco
ulcera cause

L’ulcera allo stomaco può dipendere anche da alcune cause genetiche, come per chi soffre della sindrome di Zollinger-Ellison, mentre una maggiore incidenza della malattia si riscontra nei soggetti di gruppo sanguigno 0. Ci sono poi altri fattori di rischio come diete molto grasse o disordini alimentari in generale o consumo eccessivo di caffeina.

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Ulcera, sintomi

Alcuni pazienti con ulcera non hanno alcun sintomo ma, tuttavia, il sintomo più comune dell’ulcera peptica è il bruciore di stomaco e un dolore al di sotto dello sterno (che può arrivare fin su l’ombelico) di intensità variabile, che in genere insorge entro i primi 30 minuti dopo il pasto.

Generalmente il dolore:

  • ha durata variabile da alcuni minuti a diverse ore
  • peggiora a stomaco vuoto
  • si scatena nelle ore notturne
  • se seguito da sintomi acuti (dolore fortissimo, addome di consistenza dura, nausea, vomito, sudorazione, tachicardia, polso debole) deve far sospettare un perforazione dell’ulcera in peritoneo

Altri sintomi, benché meno frequenti sono:

In tutti questi casi, è bene non ritardare a confrontarsi con il proprio medico, anche perché le complicazioni ci possono essere, come:

  • emorragia interna
  • perforazione, che può a sua volta causare peritonite e sepsi
  • cicatrici, che potrebbero ostacolare il passaggio degli alimenti nel canale digerente

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uomo ulcera

Ulcera cura e dieta

In caso di ulcera, la terapia tradizionale prevede il ricorso ad antibiotici, farmaci antiulcera (i cosiddetti antistaminici anti-H2), antiacidi, inibitori della pompa protonica e agenti citoprotettivi.

Essendo l’H. pylori la prima causa di ulcera, spesso i medici tenderanno a risolvere questa infezione, mentre se nello stomaco non ci sono tracce dell’Helicobacter pylori, il medico probabilmente cercherà di diminuire i livelli di acidità, usando medicinali antiulcera, gli antiacidi o gli inibitori della pompa protonica.

Come per l’H.pylori, quindi, anche con l’ulcera è da prendere in considerazione una dieta regolare, programmare i pasti in modo che lo stomaco non rimanga vuoto a lungo e fare piccoli pasti nell’arco di tutta giornata. È bene, inoltre, non saltare i pasti, perché lo stomaco sarebbe portato a secernere acidi che non possono essere assorbiti in assenza di cibo, e masticare lentamente.

Gli alimenti grassi, il caffè, l’alcol e la cioccolata tendono a far refluire i succhi gastrici, mentre gli alimenti troppo caldi o troppo freddi e i cibi salati tendono a creare un eccesso di secrezione gastrica. Ricordatevi, infine, dio cucinare con metodi di cottura leggeri (vapore, in padella con cotture brevi, griglia).

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Tra gli alimenti consentiti ci sono:

  • latte parzialmente scremato
  • yogurt magro
  • carni bianche
  • pesce magro
  • verdure e frutta

Vanno evitati, invece:

Germana Carillo

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