Tumore al seno: un nuovo strumento può diagnosticarlo fino a 5 anni prima

Prevedere il cancro al seno con 5 anni di anticipo potrebbe diventare realtà grazie ad uno strumento ideato dal MIT.

Prevedere il cancro al seno con 5 anni di anticipo potrebbe diventare realtà grazie ad un nuovo modello di intelligenza artificiale ideato dal MIT.

Purtroppo sappiamo che il cancro al seno è una delle maggiori cause di morte per le donne nel mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, grazie alla diagnosi precoce, ci sono però maggiori possibilità di sopravvivere a questa terribile malattia.

I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), a questo proposito, sono riusciti a creare un modello di apprendimento profondo basato sull’intelligenza artificiale in grado di analizzare le mammografie e rilevare lo sviluppo del cancro al seno con cinque anni di anticipo. Questo sistema si è rivelato migliore nell’elaborare i rischi rispetto ad altri metodi.

In sostanza, il modello è in grado di prevedere da una mammografia la probabilità che un paziente sviluppi il cancro al seno, riconoscendo nel tessuto mammario i primi segnali del tumore.

Mentre altri metodi consolidati possono collocare solo il 18% dei pazienti oncologici nella categoria a più alto rischio, questo modello, è riuscito a posizionarli con una precisione del 31%. Altri modelli di rischio si basano su fattori quali età, famigliarità con il cancro, densità del seno e fattori genetici.

Lo studio ha utilizzato dati provenienti da oltre 90.000 mammografie effettuate dal Massachusetts General Hospital su 60.000 pazienti, scoprendo che esistono modelli di tessuto mammario che sono presenti prima che venga effettivamente rilevata la presenza di un tumore maligno.

Anche se è stato dimostrato che la mammografia riduce la mortalità per cancro al seno, è in corso un dibattito internazionale su quanto spesso vada fatto lo screening e a che età è meglio iniziare. Il team spera che utilizzando il modello da loro ideato, i medici siano in grado di personalizzare i programmi di prevenzione del cancro. Secondo quanto dichiarato da Regina Barzilay, professoressa del MIT, autrice senior dello studio ed essa stessa sopravvissuta al cancro al seno.

“… piuttosto che adottare un approccio valido per tutti, possiamo personalizzare lo screening sul rischio di sviluppare un cancro per una donna. Ad esempio, un medico potrebbe raccomandare che un gruppo di donne si sottoponga ad una mammografia ogni due anni, mentre un altro gruppo ad alto rischio potrebbe aver bisogno di uno screening supplementare”.

Il team ha dichiarato che l’obiettivo del progetto è quello di valutare i rischi per la salute nel modo più preciso possibile e, grazie al fatto di rilevare in anticipo il cancro, il modello del MIT potrebbe ridurre i trattamenti invasivi e minimizzare il costo delle spese mediche.

In futuro, il team spera che la propria scoperta possa essere utilizzata anche per verificare se i pazienti sono ad alto rischio relativamente ad altri problemi di salute come malattie cardiovascolari o diversi tipi di cancro che attualmente hanno modelli di rischio meno efficaci.

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Francesca Biagioli

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