Scuole chiuse in tutta Italia per Coronavirus. Si, no, forse. Mentre il Consiglio dei ministri esprime la volontà di chiudere le scuole, dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina arriva un freno:“Nessuna decisione ufficiale”, chiosa. E così, mentre la notizia è ormai trapelata su tutte le agenzie stampa e quotidiani italiani, alunni, insegnanti e soprattutto genitori non sanno ancora come comportarsi e brancolano nel buio.
Da ieri sera, il consiglio ragiona sul da farsi. Oggi alle 14, le agenzie battono la notizia della chiusura delle scuole citando Palazzo Chigi. Ma pochi minuti dopo, è proprio la ministra Azzolina a fare dietrofront precisando che “nessuna decisione è stata presa al momento” e si attendono sviluppi “nelle prossime ore”. Spiegando poi di aver chiesto una valutazione al comitato scientifico, promettendo risposta cerca a breve.
Ma ancora, paradossalmente l’Italia è in attesa di una decisione molto importante perché, se è vero che nessuno mette in dubbio la necessità di prevenzione, è anche vero che le famiglie devono avere il tempo di organizzarsi nella gestione dei figli, soprattutto quelli che non hanno zii e nonni vicini o disponibili. La scuola certo non è un parcheggio, ma mamme e papà che lavorano non possono avere un preavviso di poche ore e anzi dalla politica ci si aspetterebbe più sostegno. Da un’ora a questa parte, le chat sono impazzite, tutti si chiedono quando arriverà la comunicazione ufficiale, anche se il Cdm ha deciso per la chiusura e quindi probabilmente, il comitato avallerà la proposta.
Nel frattempo, arrivano anche i pareri degli esperti.
“Speriamo che il principio di precauzione sia rispettato. La chiusura delle attività di aula in scuole e università può fermare la corsa del Covid-19 e non bisogna perdere tempo. Non esistono zone rosse o gialle, il virus non conosce i confini delle regioni”, scrive su Twitter l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene dell’università di Pisa.
Speriamo che il principio di precauzione sia rispettato. La chiusura delle attività di aula in scuole ed università può fermare la corsa del #COVID_2019 e non bisogna perdere tempo. Non esistono zone rosse o gialle, il virus non conosce i confini delle regioni #COVID19italia
— Pierluigi Lopalco (@ProfLopalco) March 4, 2020
Per chi in queste ore, si stia chiedendo il perché della chiusura delle scuole, pur non essendoci nessun bambino con il Coronavirus, postiamo direttamente una riflessione del pediatra Antonio Di Mauro:
“Il coronavirus sui vostri figli farà meno male dell’influenza (quella per la quale non vi vaccinate pur potendo!!!) Per antonomasia i bambini sono dei zozzoni: sbavano, hanno il moccio al naso, si puliscono le secrezioni con le mani, toccano tutto, starnutiscono e tossiscono in faccia alle persone, danno dolcissimi baci ricchi di saliva!! Bene, questo è il grande vero pericolo”.
E continua:
“I vostri figli, porteranno il virus nei nostri ambulatori, negli asili e nelle scuole…e da lì…lo porteranno poi nelle vostre case. Loro, i bambini, nella stragrande maggioranza dei casi saranno asintomatici! Voi, mamme e papà, nella stragrande maggioranza dei casi sarete raffreddati! I nonni, le maestre e i pediatri di una certa età…beh, 20 su 100 finiranno in terapia intensiva. 2-3 moriranno!Le vittime del virus sono loro! I vostri figli sono un mezzo!”
CORONAVIRUS Mamme, papà…BASTA! Placate le vostre ansie! Ogni misura che stiamo attuando è una misura di…
Pubblicato da Immunità solidale – Antonio Di Mauro, Pediatra SIP su Martedì 25 febbraio 2020
Per questo la prevenzione è un atto di responsabilità.
E quindi, cara ministro rimetta i pezzi del cuore apposto e prenda al più presto una decisione.
Fonti:Ansa/ Repubblica/Immunità Solidale Facebook/Pierluigi Lo Palco Twitter
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