Non arrabbiarti, fa male al cuore (VIDEO)

Di certo non è una novità ma un’ennesima conferma: la rabbia e l’ira aumentano più del doppio il rischio di subire un attacco di cuore. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Circulation e condotto dai ricercatori del Population Institute Health Research della McMaster University di Hamilton in Ontario.

Di certo non è una novità, ma un’ennesima conferma: la rabbia e l’ira fanno male davvero al cuore.

Aumentano più del doppio il rischio di subire un attacco di cuore. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Circulation e condotto dai ricercatori del Population Institute Health Research della McMaster University di Hamilton in Ontario.

La ricerca ha visto la partecipazione volontaria di oltre 12 mila pazienti che avevano avuto un infarto e per la prima volta, si è arrivati alla conclusione scientifica di un forte legame tra attacco di cuore e l’attività che i pazienti stavano svolgendo immediatamente prima dell’evento e nelle 24 ore precedenti, compreso lo sforzo fisico eccessivo.

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Alla luce della ricerca, i volontari, provenienti da 52 paesi del mondo, prima dell’attacco di cuore avevano subito emozioni negative tra cui ira e rabbia che avevano contribuito ad aumentare la pressione sanguigna, riducendo l’apporto di sangue e ossigeno al cuore.

Diversi studi erano già andati in questa direzione, ma adesso i ricercatori hanno analizzato i dati di pazienti che sono stati esaminati e intervistati in 262 centri di salute in tutto il mondo: circa tre quarti dei quali, erano uomini intorno ai 58 anni.

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Nell’ora prima che i primi sintomi di infarto si sono presentati, il 13,6% dei soggetti analizzati sono stati impegnati in sforzi fisici pesanti e il 9,1% lo era stato il giorno precedente. Sentimenti di rabbia o l’essere emotivamente sconvolto sono stati riportati dal 14,4% dei pazienti e dal 9,9% il giorno prima. La maggior parte degli attacchi di cuore si sono verificati nella fascia oraria 6-18.

Il quadro è chiaro: la rabbia se fuori controllo fa male al cuore che batte più velocemente, aumenta la pressione, le coronarie si stringono e aumenta la probabilità che placche aterosclerotiche si distacchino, formando dei trombi.

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Meglio, quindi, affrontare la vita e lo stress quotidiano con meno ansia e collera, volendoci un po’ più bene.

COME GESTIRE LA RABBIA?

Ciò che non dovremmo mai dimenticare è che, anche di fronte a un momento difficile, siamo noi stessi a decidere il nostro atteggiamento, positivo o negativo verso una determinata situazione.

E proprio la scelta dell’atteggiamento da adottare di fronte a ciò che ci ha fatto arrabbiare a risultare determinante sull’evoluzione della situazione in cui ci troviamo.

Cerchiamo di non adottare un atteggiamento totalmente negativo e di non lasciarci travolgere dalle emozioni.

Il primo passo, fondamentale, consiste nel prendere coscienza della situazione che ci ha fatto arrabbiare, in tutti i suoi aspetti. E nell’accettarla per quella che è.

Redazione greenMe.it

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