Polmoni: 7 campanelli d’allarme per i fumatori

Nella saggezza orientale il respiro viene considerato come l'unità misura della durata della nostra vita, che non dovrebbe essere calcolata in giorni ed anni, ma in inspirazioni ed espirazioni. Sotto tale luce, appare ancora più importante imparare ad ascoltare i segnali del proprio corpo per individuare quei sintomi che potrebbero indicare come i polmoni si trovino nei pressi di una zona a rischio.

Il cancro ai polmoni è una delle patologie a livello dell’apparato respiratorio di cui si tende a discutere maggiormente e che incute maggior timore. Si tratta infatti di una delle maggiori cause di morte a livello mondiale, accanto ad ictus ed infarto. Esiste però un’altra malattia, meno nota a livello mediatico, in grado di danneggiare gravemente i polmoni e di causare un’elevatissima percentuale di decessi, tanto da essere ormai considerata la quarta causa di morte sia in Europa che negli Stati Uniti. Essa è denominata broncopneunopatia cronica ostruttiva (BPCO).

LA BPCO è causata dalla combinazione di due fattori: enfisema e bronchite cronica ostruttiva. Ne sono colpiti prevalentemente i fumatori, ma l’abuso di sigarette, pur essendo considerato attualmente tra i maggiori fattori scatenanti della malattia, è affiancato da altri elementi, come l’esposizione ad agenti irritanti per i polmoni, tra cui il silicio o le fibre d’amianto. L’inquinamento dell’aria che ogni giorno respiriamo non è poi certamente un buon alleato per la nostra salute. sia nel caso si tratti di aria esterna, carica di smog e polveri sottili, sia si tratti di ambienti interni, dove esso può essere provocato dalla presenza di apparecchiature elettriche, stufe o condizionatori.

Nella saggezza orientale il respiro viene considerato come l’unità misura della durata della nostra vita, che non dovrebbe essere calcolata in giorni ed anni, ma in inspirazioni ed espirazioni. Sotto tale luce, appare ancora più importante imparare ad ascoltare i segnali del proprio corpo per individuare quei sintomi che potrebbero indicare come i polmoni si trovino nei pressi di una zona a rischio.

Ecco alcuni suggerimenti per riconoscerli e decidere, almeno per precauzione, di consultare il proprio medico in base a quanto consigliato dal dottor Byron Thomashow, professore presso la Columbia University e direttore della COPD Foundation, specializzata nello studio delle broncopneumopatie, e dal dottor Norman Edelman della American Lung Association.

Respiro corto

Si tratta del sintomo più facilmente sottovalutato, poiché viene frequentemente attribuito all’avanzare dell’età. Dovrebbe essere invece tenuto strettamente in considerazione soprattutto nel caso la sensazione di non riuscire a respirare bene si presenti non soltanto dopo un particolare sforzo, ma nel normale svolgimento delle proprie attività quotidiane. Se ci si rende conto di non essere in più in grado di inspirare profondamente, si rende necessario sottoporsi ad un controllo apposito per verificare le cause della situazione.

Tosse cronica

Se vi ritrovate a lottare costantemente con una tosse che non sembra avere intenzione di cessare e che non è accompagnata dai tipici sintomi da raffreddamento, è arrivato il momento di parlare con il vostro medico. La comparsa apparentemente immotivata di una tosse fastidiosa e continua non deve essere sottovalutata, ancora di più nel caso siate dei fumatori o lo siate stati a lungo in passato. La BPCO causa un’infiammazione degli alveoli polmonari. Essa provocherà una maggiore formazione di muco, che l’organismo tenterà di espellere tossendo.

Mal di testa mattutino

Svegliarsi al mattino con un fastidioso mal di testa potrebbe indicare che nel corso della notte, mentre dormite, i vostri polmoni non sono in grado di inspirare ed espirare l’aria abbastanza profondamente, tanto da causare un accumulo di anidride carbonica nell’organismo, in grado di provocare la dilatazione dei vasi sanguigni celebrali, causando dolore.

Caviglie gonfie

Caviglie e piedi gonfi potrebbero indicare che il vostro apparato circolatorio non sta ricevendo il corretto apporto di ossigeno necessario per il funzionamento degli organi verso cui il sangue viene condotto. Parliamo in particolare di fegato e reni, responsabili dell’espulsione di tossine e di liquidi in eccesso, che altrimenti si accumulano nell’organismo provocando gonfiori.

Sonno disturbato

Il cattivo funzionamento dei vostri polmoni potrebbe tormentare il vostro sonno o rendervi insonni. Vi potreste accorgere di avere bisogno di utilizzare più cuscini per poter respirare meglio o di preferire di addormentarvi in poltrona. Durante il sonno potreste essere colpiti da episodi di apnea nel caso vi addormentiate in una posizione scomoda. Se vi accade, rimanete allerta ed avvisate il vostro medico.

Torace a botte

Tra i sintomi secondari della BPCO vi è un mutamento nella forma e nella postura del torace. A causa di un processo infiammatorio cronico, i polmoni si allargano e spingono il diaframma verso il basso, rendendone difficoltoso il funzionamento ed il corretto movimento nell’atto respiratorio. Coloro che ne sono colpiti, quando si trovano seduti, tentano inconsciamente di migliorare le proprie condizioni respiratorie, ad esempio inclinando il busto in avanti ed appoggiando le mani sulle ginocchia.

Unghie e labbra bluastre

Unghie e labbra possono essere interessate dal fenomeno della cianosi nel caso il livello di ossigeno trasportato dal sangue verso le estremità del nostro corpo sia sceso al di sotto della norma,. Ciò potrebbe essere un segnale di difficoltà da parte dei polmoni ad incamerare la quantità di ossigeno necessaria, uno dei sintomi della BPCO. Il livello di ossigeno nel sangue può essere misurato rapidamente attraverso la strumentazione a disposizione del vostro medico.

Marta Albè

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