Respiriamo PFAS ogni giorno: contaminano anche l’aria di casa, uffici e aule scolastiche. Lo studio

L'aria di case, uffici e università è inquinata da Pfas secondo un nuovo studio che sottolinea come l'inquinamento indoor sia sottovalutato

Spesso erroneamente riteniamo che, almeno a casa nostra, l’aria che respiriamo sia pulita. In realtà non è proprio così. Un nuovo studio (ma non è il primo) ha scoperto che in casa, nelle aule scolastiche e nei luoghi di lavoro, l’aria è spesso inquinata da Pfas, sostanze chimiche onnipresenti e purtroppo dannose.

Lo studio, condotto da un team dell’University of Rhode Island e del Green Science Policy Institute e pubblicato su Environmental Science & Technology Letters, ha utilizzato una nuova tecnica di misurazione sviluppata dal team di ricerca stesso per individuare la presenza di  Pfas nell’aria di aule scolastiche, case, uffici e laboratori universitari.

L’esperimento è stato condotto fissando campionatori di fogli di polietilene ai soffitti. Gli scienziati hanno misurato la presenza di Pfas nell’aria di nove aule ricoperte di moquette, una casa e il ripostiglio di un negozio di abbigliamento all’aperto in California; oltre a due laboratori, cinque uffici, un’aula, un ripostiglio e un ascensore presso l’Università del Rhode Island; e due negozi di tappeti, sempre nel Rhode Island. 

La presenza di Pfas nell’aria è stata riscontrata quasi ovunque. Si ritiene che i composti presenti nell’aria si stacchino dai prodotti trattati con Pfas, ad esempio moquette, tappeti e vestiti, e si attacchino alla polvere o si muovano liberamente nell’ambiente interno.

E anche le concentrazioni erano rilevanti. Diverse aule e stanze dell’università avevano livelli di Pfas nell’aria interna più elevati rispetto al negozio di abbigliamento che era pieno di giacche e attrezzi trattati con Pfas. Le concentrazioni più alte sono state individuate nei due negozi di tappeti. 

Mentre le famiglie, le scuole e i luoghi di lavoro possono ridurre i livelli di Pfas nell’aria interna eliminando ad esempio i tappeti, ci sono purtroppo diversi altri prodotti che possono rilasciare Pfas volatili nell’aria, ad esempio vestiti, scarpe, prodotti per l’edilizia e arredi.

In base ai risultati ottenuti, concludono gli scienziati, l’aria indoor è una fonte di esposizione sottovalutata e potenzialmente importante ai Pfas, in particolare per i bambini.

Come ha dichiarato Rainer Lohmann, autore senior dello studio e professore di Chimica Marina e Atmosferica presso l’Università del Rhode Island:

Il cibo e l’acqua sono noti per essere le principali fonti di esposizione ai Pfas. Il nostro studio mostra che l’aria interna, inclusa la polvere, è un’altra fonte di esposizione a sostanze chimiche potenzialmente dannose per sempre (i Pfas vengono chiamati “forever chemicals” in inglese n.d.r) . In effetti, per i bambini nelle case o nelle scuole con vecchi tappeti trattati con Pfas, l’inalazione può essere ancora più importante della polvere come via di esposizione a Pfas volatili che alla fine potrebbero biotrasformarsi in Pfas più persistenti e dannosi.

E non è la prima volta che si evidenzia questo problema. Vi abbiamo già parlato di una ricerca di qualche mese fa che analizzando la polvere indoor aveva rilevato la presenza al suo interno di Pfas e altre sostanze tossiche che possono portare a gravi conseguenze per la salute. (Leggi anche: La polvere delle case contiene Pfas e altre sostanze tossiche).

L’esposizione ai Pfas è stata associata a diversi problemi salute, dal cancro all’infertilità fino a squilibri del sistema immunitario. Si tratta di sostanze estremamente persistenti nell’ambiente e, come ha ricordato Tom Bruton, coautore e scienziato senior presso il Green Science Policy Institute:

Finché continueranno a essere utilizzati nei prodotti, mangeremo, berremo e respireremo Pfas. Dobbiamo chiudere il rubinetto e interrompere tutti gli usi non necessari di Pfas il prima possibile.

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Fonte: Università del Rhode Island / Environmental Science & Technology Letters  

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