I provvedimenti per arginare la diffusione del Coronavirus sono severi, più di quanto si possa immaginare. Forse non è chiaro per tutti, ma per chi esce di casa con un’evidente sintomatologia è prevista l’accusa di tentativo di lesioni, che si può trasformare addirittura in omicidio volontario se, contagiando qualcuno, se ne causa la morte.
Dobbiamo stare tutti il più possibile a casa ma, chi ha sintomi, deve stare assolutamente in quarantena e, sembrerebbe quasi inutile dirlo, se si è positivi al Coronavirus, ancora di più. Il rischio di contagiare gli altri è infatti molto alto, questo nuovo virus che si è diffuso tanto rapidamente ce l’ha fatto capire in maniera chiara.
Sono previste pene molto severe per chi non rispetta la quarantena. A seconda dei casi, si rischia un’imputazione per violazione dei provvedimenti dell’autorità, tentate lesioni, lesioni fino ad arrivare ad una vera e propria accusa per omicidio se, malauguratamente, qualcuno da noi contagiato perde la vita.
Uguali provvedimenti penali rischiano le persone che hanno avuto contatti con pazienti risultati poi positivi al Coronavirus e che continuano a fare la consueta vita, andando a lavoro o frequentando persone, senza precauzioni e senza avvisare del pericolo. Il loro comportamento, infatti, rischia di far aumentare il contagio.
Il reato di lesioni che superano i quaranta giorni di malattia è punito con la reclusione fino a 7 anni.
Ci potrebbe poi addirittura essere chi è positivo e non lo dice, visto che magari è pressoché asintomatico, e esce di casa come se nulla fosse. Questa condotta è ovviamente pericolosissima e in tal caso i provvedimenti sono aspri: si va dal tentativo di lesioni fino all’accusa di omicidio volontario se si provoca con la propria condotta il contagio e successiva morte di una o più persone. La pena minima in questo caso sarebbe di ben 21 anni di reclusione.

Foto © Polizia di Stato
Pene severe sono previste anche per chi falsifica l’autocertificazione, ossia dichiara di essere fuori casa per motivi di lavoro, salute o altre necessità essenziali, e invece non è così. In questo caso si rischia fino a 6 anni di carcere, si tratta infatti di reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale.
A questo si aggiunge poi anche la sanzione per chi viola la norma di evitare spostamenti senza giustificati motivi che prevede una multa fino a 206 euro. Questa è prevista in via generale dall’articolo 650 del codice penale rispetto all’“inosservanza di un provvedimento di un’autorità”.

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Tutti possono segnalare alle autorità i casi sospetti, ma devono farlo obbligatoriamente tutti i pubblici ufficiali, in questa categoria rientrano anche notai e medici.
Ora più che mai dobbiamo rispettare le regole e farlo per il benessere di tutti (non solo dunque perché altrimenti rischiamo pene severe!).
Fonti: Governo/ Codice Penale
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