Passiflora: mille proprietà, usi per valorizzarne i benefici

La passiflora, un fiore dalle mille varietà e proprietà che non ti aspetti. Da sempre utilizzata in fitoterapia, quali sono i suoi benefici, come assumerla e per quali problemi è più efficace come rimedio naturale?

La passiflora (con particolare riferimento alla Passiflora caerulea ed alla Passiflora incarnata) è una pianta dai fiori color bianco, azzurro e porpora coltivata per lo più a scopo decorativo ma che nasconde interessanti proprietà benefiche dal punto di vista erboristico.

I fiori della passiflora appaiono in estate ed i suoi frutti sono commestibili. Per la preparazione di rimedi erboristici e medicinali vengono impiegate le parti aeree della passiflora che sono costituite da steli, fiori, foglie e frutti. È comunemente utilizzata soprattutto per la cura e la prevenzione di ansia, angoscia ed insonnia dovuta ad agitazione.

La passiflora si raccoglie in piena estate. A scopo erboristico si adoperano le foglie ed i rami più giovani, ma non devono essere sottovalutate le proprietà dei suoi frutti. I frutti della passiflora sono infatti ricchi di vitamina C e presentano un elevato potere rinfrescante. Vengono di norma indicati con il nome di maracuya.

Alcune ricerche hanno studiato le proprietà della pianta e dei frutti di passiflora per valutarne l’efficacia in diverse situazioni. Scopriamo allora tutti benefici che offre alla nostra salute questo splendido fiore…

Passiflora, proprietà e benefici

Questo fiore straordinariamente bello è originario delle Americhe dove è stato usato per secoli per guarire lividi e tagli.

Gli attuali rimedi erboristici a base di passiflora risultano molto efficaci. Uno dei loro punti a favore è sicuramente costituito dal fatto di ottenere un’azione rapida. La principale caratteristica di questa pianta è quella di avere un effetto rilassante e sedativo nei confronti del sistema nervoso centrale ma non è la sola proprietà racchiusa nel fiore.

Potremmo sintetizzare così le caratteristiche di questo rimedio naturale:

  • Combatte ansia e stati di agitazione: la passiflora viene considerata come una vera e propria erba del relax, insieme a melissa, tiglio e valeriana. Secondo alcuni studi sarebbe capace di ridurre l’ansia in soli 30 minuti anche nei pazienti che stanno per subire un intervento chirurgico. Il vantaggio rispetto ai farmaci ansiolitici, tra l’altro, è che assumere questa pianta non presenta nessuno degli effetti collaterali dei medicinali (sonnolenza, sensazione di stordimento o ridotta funzione muscolare).
  • Combatte l’insonnia: la sua azione calmante sul sistema nervoso garantisce un sonno notturno tranquillo e privo di risvegli.
  • Antidolorifico naturale (in alcune situazioni): la sua azione antispasmodica ne permette l’impiego in caso di problemi dovuti a contratture muscolari, come i crampi mestruali.
  • Allevia i fastidi tipici della menopausa: l’assunzione di preparati erboristici a base di passiflora può essere indicata per alleviare eventuali disturbi presenti durante la menopausa.
  • E’ antiossidante: la passiflora è ricca di principi attivi antiossidanti tra cui la quercetina, la rutina e l’apigenina. In particolare il primo si è mostrato (in diverse ricerche) particolarmente efficace nel liberare il corpo dalle dannose molecole dei radicali liberi e nell’inibire i vari enzimi che causano l’infiammazione.
  • Abbassa la pressione: alcuni studi dimostrano che un estratto di passiflora può aiutare a ridurre la pressione alta (ipertensione). Assumere un infuso a base di questo fiore ogni giorno è in grado di regolare i livelli di pressione sanguigna nelle persone con ipertensione lieve. È importante però sottolineare che coloro che assumono farmaci per la pressione arteriosa non dovrebbero assumere questo rimedio perché può abbassare la pressione sanguigna a livelli pericolosi.

Passiflora, come utilizzarla

passiflora ansia

@alisali/passiflora

Grazie al fatto di agire sia sul piano fisico che sul piano psicologico, la passiflora si presta a diversi utilizzi ed è uno dei rimedi naturali più consigliati in caso di disturbi legati al sistema nervoso. Possiamo sperimentarne l’efficacia in caso di problemi come:

  • irritabilità
  • stress e nervosismo
  • nevrosi ossessive e fobie
  • tachicardia
  • depressione
  • intestino irritabile
  • crampi mestruali
  • disturbi tipici della menopausa
  • malattie su base nervosa

In erboristeria è possibile acquistare gli estratti secchi di passiflora necessari alla preparazione delle tisane. Può essere inoltre reperita sotto forma di tintura o di compresse. Ecco due ricette che potete sperimentare:

  • Infuso di passiflora sedativo e antispasmodico: può essere preparato utilizzando 2 grammi di foglie di passiflora per 100 grammi di acqua. Tre cucchiai del liquido ottenuto per infusione possono essere assunti nei momenti di maggiore tensione. Più in generale, l’infuso di passiflora bevuto prima di andare a dormire agisce da sonnifero naturale. Si consiglia in ogni caso di non abusarne.
  • Rimedio contro l’ansia a base di passiflora: è necessario mettere a bagno per una settimana 3 grammi di foglie e fiori di passiflora ogni 100 grammi di vino bianco secco. Ne devono essere bevuti due bicchierini al giorno. Non di più. Si consiglia di conservare il vino curativo a base di passiflora in frigorifero.
passiflora secca

La passiflora si può utilizzare anche sotto forma di estratto liquido o integratore in capsule (sempre su consiglio di un esperto):

  • Estratto liquido: si assumono dalle 10 alle 30 gocce di passiflora una o più volte al giorno
  • Integratore: 1 o più opercoli al dì secondo le indicazioni di chi ha consigliato il rimedio

Passiflora, controindicazioni

Come tutte le piante e i rimedi naturali, anche la passiflora presenta alcuni possibili controindicazioni. È assolutamente sconsigliata alle donne in dolce attesa in quanto gli alcaloidi contenuti nella pianta potrebbero provocare precoci contrazioni uterine. Meglio evitare l’assunzione anche in allattamento o prima dei 12 anni di età dato che non ci sono molti studi che ne garantiscono la sicurezza.

Associata ad alcuni farmaci, infine, potrebbe aumentarne o diminuirne l’efficacia (valutate sempre insieme al vostro medico se assumerla o meno) ad esempio gli ansiolitici, gli anticoagulanti e sedativi.

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