Ha detto di sé “sono un miracolo vivente” e come darle torto. La storia di Angela Primachenko che arriva da Oltreoceano commuove e dà un briciolo di speranza. Sottoposta a coma indotto a causa del Covid-19 quando era incinta di 34 settimane, ha dato alla luce la piccola Ava il 1° aprile scorso e solo in questi giorni ha potuto finalmente tenerla in braccio.
Il 26 marzo, Angela, di Vancouver, nello stato di Washington, e già mamma di una bambina 11enne, era finita in terapia intensiva nello stesso ospedale dove tra l’altro lavora.
Dopo pochi giorni, i suoi dottori hanno deciso di procedere con un taglio cesareo per timore che la bambina, occupando spazio nell’addome, potesse ulteriormente complicare il quadro della donna, attaccata a un ventilatore.
Ed è così che il 1 ° aprile è nata la piccola Ava.
Solo l’11 aprile Angela ha lasciato la terapia intensiva e il 12 vede Ava in foto grazie a un’infermiera. Solo tre giorni dopo potrà stringerla tra le braccia.
“17 giorni in ospedale. 10 giorni di intubazione. Migliaia di preghiere dopo, sono a casa e mi sento così bene!!!!!”, scrive la donna sul proprio account Instagram, dove si definisce “un miracolo vivente”.
Tra qualche giorno Ava e la sua mamma potranno tornare a casa.
Fonte: Angela Primachenko Instagram
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