Con la cannabis legale in Italia, 6 miliardi di gettito fiscale (tolti alla criminalità). Lo studio inedito dell’Università di Messina

Secondo uno studio dell'Università di Messina, legalizzare la cannabis in Italia garantirebbe allo stato un gettito fiscale di 6 miliardi

Si parla sempre più spesso di cannabis, non solo riguardo ai benefici di alcuni suoi principi attivi, pensiamo al CBD, ma anche perché recentemente l’Onu l’ha eliminata dall’elenco delle sostanze stupefacenti e ne ha riconosciuto le proprietà terapeutiche. Ora una recente ricerca dell’Università di Messina sottolinea come la legalizzazione di questa sostanza in Italia sarebbe estremamente vantaggiosa per lo Stato.

La discussione sulla legalizzazione della cannabis in Italia non si ferma e adesso a rafforzare la posizione di chi propende a favore è arrivato un nuovo studio dell’Università di Messina, secondo cui legalizzare questa sostanza garantirebbe allo Stato 6 miliardi di gettito fiscale.

L’università siciliana ha approfondito il tema in una diretta Facebook, “Cannabis? Meglio parlarneProspettive economiche e risvolti giuridici”, organizzata dal Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali in collaborazione con la campagna Meglio Legale.

Lo scopo era di indagare le potenzialità e gli effetti di questo eventuale cambiamento. Si è discusso quindi delle tante sfaccettature del tema: dalle interessanti prospettive economiche ai risvolti giuridici, dalle questioni legate alla filosofia alla comunicazione, non sempre facile su questi temi.

I vantaggi economici della legalizzazione

Nel corso dell’incontro è stato presentato uno studio inedito in cui sono stati comparati costi e benefici della legalizzazione delle droghe leggere nel nostro paese. Una ricerca che ha fatto una stima concreta del fatturato annuo dell’eventuale mercato legale, in funzione delle diverse aliquote fiscali applicate.

Effettivamente, dai risultati emerge che i vantaggi per le casse dello Stato sarebbero molti. Come ha dichiarato il professore di Politica Economica Fernando Ofria:

“Attraverso un processo di legalizzazione questo mercato può aumentare il gettito fiscale, come per le sigarette ci sarà un elevato ingresso di denaro attraverso le imposte. Il nostro studio evidenzia fino a 6 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo per lo Stato sottratto alle criminalità organizzate”

Ma non è l’unico vantaggio, infatti grazie alla legalizzazione vi sarebbe anche un miglioramento qualitativo del prodotto. Il professor Ofria ha sottolineato che i prodotti, oggi in mano alla criminalità, possono contenere ad esempio sostanze dannose come il piombo, aggiunte per aumentare il peso.

Il vantaggio economico della legalizzazione per le casse dello Stato, inoltre, sarebbe anche maggiore se consideriamo che, secondo lo studio, vi sarebbe un notevole risparmio delle spese per le forze dell’ordine, la magistratura e il sistema carcerario. Risparmio stimato in 600 milioni di euro.

Il proibizionismo non è efficace

Gli esperti si sono soffermati anche su un’altra questione di cui spesso si discute quando si parla di cannabis, ossia quella degli eventuali vantaggi del proibizionismo e dei “pericoli” della legalizzazione. In realtà, secondo quanto affermato dai professori, il proibizionismo non è affatto servito a ridurre i consumi mentre la legalizzazione sarebbe utile a togliere dalle mani della criminalità la vendita di cannabis.

Come ha dichiarato il ricercatore Piero David:

 “Se si analizza il consumo di Cannabis nel nostro paese si evidenzia subito come questa sia la sostanza più diffusa sul mercato illegale. Ciò risulta evidente, oltre che dalle inchieste condotte sui consumatori, anche dal posto che la sostanza ricopre nelle azioni di contrasto: il 58% delle operazioni antidroga sono per la cannabis che ricopre il 96% dei quantitativi sequestrati.”

E ha poi continuato sottolineando che:

“Si potrebbe pensare a un’aliquota simile a quella adoperata per i tabacchi che si attesta sul 75% del prezzo di vendita, o simile a quella per l’alcol (35%) a seconda dell’effetto di spiazzamento che si vuole ottenere sul mercato illegale della cannabis. Con aliquota simile al tabacco, ci sarebbe un maggiore gettito fiscale ma sarebbe ancora alto il livello di criminalità, perché il prezzo della sostanza legale sarebbe più alto del prezzo del mercato nero. Prendendo ad esempio l’esperienza del Colorado e proiettando i dati sulla popolazione italiana (Colorado 5,6 milioni di abitanti/Italia, 60,4 milioni) con un peso fiscale totale del 32% (accise, tasse statali e locali), il gettito per una popolazione di 60,4 milioni di abitanti sarebbe 3,26 miliardi di euro e un fatturato superiore ai 10 miliardi di euro, un valore in linea con quello stimato sulla base dei sequestri” 

Per saperne di più, potete rivedere la diretta:

Fonte: Università di Messina / Facebook

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