Italia prima in Europa per morti da polveri sottili. A rischio soprattutto i bambini

L’Italia ha un nuovo triste primato, quello di essere il paese in Europa dove si muore di più a causa delle polveri sottili. A dirlo uno studio pubblicato su Lancet.

L’Italia ha un nuovo triste primato, quello di essere il paese in Europa dove si muore di più a causa delle polveri sottili. A dirlo uno studio pubblicato su The Lancet.

L’allarme è stato lanciato dal report “Countdown on Health and Climate Change” che ha analizzato il rapporto tra cambiamenti climatici, presenza di inquinamento e morti premature.

Secondo quanto riportato dall’indagine, condotta da 35 università e organizzazioni tra cui l’OMS, l’Italia ha la maglia nera in Europa (ed è all’11esimo posto nel mondo) per le morti dovute all’esposizione a polveri sottili (PM2.5).

Nel 2016 le vittime sono state 45.600 e il danno in termini economici di 20 milioni di euro mentre il dato complessivo dell’Europa conta 281 mila morti premature per esposizione al particolato.

Le polveri sottili sono particelle solide e liquide disperse nell’atmosfera a causa dell’inquinamento. La loro pericolosità è dovuta al fatto che sono molto piccole e per questo riescono a penetrare negli alveoli polmonari e, in alcuni casi, ad arrivare nel sangue. Un recente studio, tra l’altro, ha associato per la prima volta l’esposizione alle nanoparticelle ad un maggior rischio di cancro al cervello.

Pericolose per tutti, queste polveri, lo sono ancor di più per bambini e neonati che hanno sistema respiratorio e immunitario in formazione.

Se a questo scenario si aggiungono poi le conseguenze che portano i cambiamenti climatici a cui tutti stiamo assistendo anche nel nostro paese (vedi Venezia): inondazioni, ondate di calore, incendi, ecc., possiamo comprendere meglio come la salute delle future generazioni (ma anche di quelle presenti) oltre che la vita stessa delle persone sia seriamente a rischio!

Come ricordano gli esperti nel report, i cambiamenti climatici ci espongono potenzialmente al rischio di veder arrivare, anche in paesi dove sono pressoché sconosciute, malattie infettive come la Dengue e persino il Colera.

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Il calore eccessivo, invece, ha già causato molte vittime a causa del maggior rischio di incorrere in ictus, problemi renali gravi e altre patologie. È inoltre una seria minaccia per le coltivazioni e ci espone al rischio malnutrizione.

E’ quindi assolutamente essenziale rispettare l’accordo di Parigi sul clima. Come hanno dichiarato gli autori del Report:

“La salute futura di un’intera generazione è minacciata dai cambiamenti climatici, se non saranno raggiunti gli obiettivi dell’accordo di Parigi, in primis limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali”.

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Francesca Biagioli

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