Il glifosato fa male alle donne in gravidanza e va eliminato, parola dei ginecologi

L'Organizzazione globale di ostetrici e ginecologi, Figo, rincara la dose: il glifosato fa male alle donne incinte e va gradualmente eliminato in tutto il mondo.

Il glifosato è sotto accusa da tempo ormai e se ne era già parlato anche in riferimento alla gravidanza, sottolineandone la pericolosità per mamma e bambino. E ora un’ulteriore conferma arriva dall’International Federation of Gynecology and Obstetrics (Figo), organizzazione globale di ostetrici e ginecologi, che ha chiesto che il glifosato venga man mano eliminato ovunque nel mondo, dato che è ancora l’erbicida più utilizzato a livello globale nonostante la sua elevata tossicità.

Stando all’organizzazione, il glifosato è pericoloso anche per le donne incinte dato che può attraversare la placenta accumulandosi nel feto con conseguenze di lunga durata. Lo avrebbero dimostrato le prove accumulate nel corso degli ultimi 15 anni, riguardanti gli effetti delle esposizioni chimiche sulla salute, che non sono affatto superflui.

Ma in che modo le donne incinte vengono a contatto con questo erbicida? Sia direttamente a causa dell’applicazione in luoghi frequentati dalla gestante, che indirettamente a causa della presenza di tracce negli alimenti, dato che viene utilizzato in agricoltura.

Sul fatto che sia o meno cancerogeno si dibatte da anni, basti pensare che nel 1985, come riporta Figo, era stato classificato come cancerogeno di classe C da parte dell’Agenzia per la protezione ambientale, poi l’EPA cambiò classificazione affermando che non era cancerogeno e nel 2015 IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, lo classificò nuovamente come potenzialmente cancerogeno.

Nel frattempo diversi paesi, come la Francia, stanno adottando misure per sostituirlo con sostanze meno tossiche e Figo mette in allerta tutti, sottolineando che la priorità è stabilire la sicurezza di prodotti simili per evitare terribili conseguenze sulla salute, invocando un principio di precauzione:

“Quando un’attività solleva minacce di danni alla salute umana o all’ambiente, dovrebbero essere prese misure precauzionali anche se alcune relazioni di causa ed effetto non sono completamente stabilite scientificamente.”

E raccomanda infine di ridurre gradualmente l’esposizione al glifosato a livello globale, fino a eliminarlo completamente.

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Laura De Rosa

Fonte: Figo

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