4 funghi medicinali che hanno dimostrato proprieta’ curative

Secondo recenti ricerche scientifiche 4 funghi hanno mostrato particolari doti curative nei confronti di determinate patologie

Nelle antiche medicine di Cina, Giappone e India si conosceva bene il potere curativo di alcune specie di funghi che non a caso venivano usati per trattare una serie di malattie più o meno gravi. Negli Stati Uniti e in Europa è invece da poco che si stanno imparando a conoscere le doti curative dei funghi e anche le ricerche scientifiche sono sempre più attente a valutarne i possibili benefici per la salute.

In particolare sono 4 i funghi su cui recenti ricerche si sono concentrate (anche se ce ne sarebbero anche altri da valutare) che hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nel trattamento di determinate patologie:

TRAMETES VERSICOLOR

trametes versicolor

Questo fungo multicolore soprannominato “coda di tacchino” per la sua forma cresce un po’ in tutto il mondo e spesso nasce in maniera raggruppata nel legno in decomposizione. Il trametes versicolor è noto per le sue proprietà anticancro. Uno studio pubblicato nel 2012, ad esempio, ha notato come l’assunzione fino a 9 grammi di estratto di questo fungo riesca a migliorare lo stato immunitario delle donne malate di cancro al seno. Nel 2013, invece, una ricerca dell’International Journal of Molecular Medicine ha scoperto che il Trametes combinato con il Reishi (altro fungo medicinale) è in grado di indurre la distruzione delle cellule leucemiche.

HERICIUM ERINACEUS

hericium erinaceus

L’hericium erinaceus, chiamato criniera di leone o pon pon bianco, si identifica molto facilmente per via della sua caratteristica forma a cascata da cui emergono le spore bianche. Questo fungo viene utilizzato per molti scopi tra cui il trattamento delle più comuni malattie gastrointestinali e per le sue proprietà immunostimolanti ma le più recenti ricerche si sono concentrate in particolare sugli effetti benefici che l’hericium avrebbe nel ridurre ansia, depressione e insonnia ma anche nell’evitare l’insorgenza di malattie degenerative legate all’avanzare dell’età come Alzheimer e Parkinson. Una ricerca del 2014 ha infatti confermato l’efficacia di questo fungo con test di laboratorio a cui seguiranno a breve anche studi clinici sugli esseri umani.

INONOTUS OBLIQUUS

inonotus obliquus

L’Inonotus obliquo o Chiaga è un fungo duro e legnoso che cresce nelle zone più fredde, in particolare in Russia. Nonostante l’aspetto sia molto simile a quello di un pezzo di carbone, il Chiaga è un fungo di notevole valore medicinale ed estremamente versatile. In particolare sembra che la sua efficacia sia stata confermata nel trattamento dei disturbi metabolici come il diabete. Uno studio del febbraio 2014, ad esempio, ha scoperto che questo fungo esercita effetti metabolici ipoglicemizzanti e offre benefici nella gestione del grasso corporeo. C’è da dire però che tradizionalmente veniva usato come antibiotico e antivirale naturale, tonico e per la sua azione disintossicante e antiossidante.

GANODERMA LUCIDUM

reishi

Il Ganoderma lucidum, o Reishi, è forse il fungo orientale più conosciuto e utilizzato anche in Occidente. Molto apprezzato per le sue proprietà, il Reishi è attualmente al centro dell’interesse della scienza per via delle capacità immunostimolanti ma anche per le virtù antitumorali che sono state confermate da diverse ricerche tra cui quella effettuata dall’Università Bellarmine in Kentucky che ha scoperto che i polisaccaridi e le saponine presenti nella proliferazione cellulare di questo fungo sono in grado di favorire l’apoptosi (morte) delle cellule del cancro ai polmoni.

Leggi anche: Reishi, Ganoderma lucidum: il fungo medicinale

In effetti la potenzialità dei funghi medicinali è molto alta e c’è chi ritiene che lo studio di queste e altre specie di funghi rappresenti il futuro nel trattamento di numerose patologie, tra cui il tumore. C’è però naturalmente ancora tanto da capire sui principi attivi di cui sono composte le diverse specie e sui meccanismi con cui agiscono nel nostro corpo.

Francesca Biagioli

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