Febbre da topo: cos’è, sintomi e tutto quello che sappiamo sull’hantavirus e i 200 casi in Slovenia

Più di 200 persone hanno contratto l’infezione da hantavirus: ma cos'è la cosiddetta febbre da topo? E quali sono i sintomi?

L’hantavirus, noto come “febbre del topo”, si è manifestato ai confini dell’Italia, ma c’è davvero da avere paura? In Slovenia nella zona di Tarnova e Aidussina, a due passi dal Friuli Venezia Giulia, stanno facendo notizia le più di 200 persone che hanno contratto l’infezione da hantavirus, mentre un caso è stato registrato anche in Italia: si tratta di un cittadino sloveno che vive e lavora vicino al confine italiano. Ma cos’è la febbre da topo? E come si trasmette? Ci dobbiamo preoccupare?

Secondo quanto riportato dal quotidiano sloveno Primorski Dnevnik, l’infezione da hantavirus avrebbe colpito in questi primi 6 mesi del 2021 già 213 persone, tra cui 64 nella Goriška.

Generalmente, la febbre da topo si manifesta con febbre alta, mal di testa, brividi, dolore all’addome, congiuntivite, rossore al viso, disturbi respiratori. Ha una durata che va dalle due alle quattro settimane. Se viene trascurata può portare a gravi complicanze come la nefropatia epidemica, emorragie, sindromi polmonari. Non esiste un trattamento specifico o un vaccino, ma i farmaci antivirali possono ridurre la malattia ed evitare la morte.

Cos’è la febbre da topo

Si tratta di un’infezione che può avvenire per diretto contatto con feci, saliva, urine di roditori infetti o per la inalazione dei virus attraverso escrementi di roditori.

Le malattie da hantavirus possono portare a nefrite o ad emorragie o ancora a sindrome polmonare. Sono tutte malattie acute in cui l’endotelio vascolare viene danneggiato con conseguente aumento della permeabilità vascolare, ipotensione, manifestazioni emorragiche e shock.

Esempi importanti sono:

  • la febbre emorragica con sindrome renale (HFRS)
  • la nefropatia epidemica, una forma lieve di HFRS
  • la sindrome polmonare da hantavirus

Come si trasmettono gli hantavirus

Sono trasmessi da diverse specie di roditori: ogni hantavirus è associato a una singola specie di roditore o a un gruppo di specie correlate. I roditori eliminano gli hantavirus nelle urine, nelle feci e nella saliva e l’uomo si può infettare per contatto diretto.

I sintomi

Come si legge sul sito del Ministero, gli hantavirus possono causare tre sindromi:

  • febbre emorragica con sindrome renale (HFRS), principalmente in Europa ed in Asia
  • nefropatia epidemica (NE), una forma lieve di HFRS, causata dall’hantavirus Puumala, che si verifica in Europa
  • sindrome cardiopolmonare da hantavirus (HCPS), nelle Americhe

Il periodo di incubazione è relativamente lungo, generalmente 2-3 settimane, ma può raggiungere anche 6 settimane. Nelle aree endemiche l’infezione da hantavirus deve essere sospettata se una forma febbrile acuta è accompagnata da:

La guarigione completa può necessitare di diverse settimane.

Fonte: Ministero della Salute

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