Rosmarino: come coltivarlo in vaso o in giardino

Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto che cresce spontaneamente nell'area mediterranea e che può essere facilmente coltivato in vaso o nel proprio giardino come specie perenne.

Il rosmarino è conosciuto come una delle erbe aromatiche più ampiamente utilizzate. Il suo nome latino, che può essere tradotto come “rugiada di mare”, indica immediatamente la sua zona di origine, da identificare con i litorali di Europa, Asia e Africa.

Il rosmarino è caratterizzato da fusto legnoso e dalla presenza di foglie lunghe e strette, di colore grigio-verde, in gran quantità su tutti i suoi rami. Il loro profumo è inconfondibile e può essere avvertito ancora meglio se le foglie vengono strofinate con le dita oppure sminuzzate. La pianta di rosmarino, a crescita completata, può raggiungere un’altezza compresa tra i 50 centimetri ed i 3 metri.

Con il rosmarino possono essere realizzati cespugli e siepi nel proprio giardino, ponendo particolare attenzione alla potatura. Il rosmarino può essere considerato tra le piante ornamentali commestibili più diffuse.

Varietà di rosmarino

Esistono diverse varietà di rosmarino, ognuna con le sue caratteristiche distintive, vediamole insieme:

  • Rosmarinus officinalis ‘Arp’: questa varietà di rosmarino è caratterizzata da foglie grigio-verdi e fiori azzurri. È resistente al freddo e tollerante alle condizioni climatiche più rigide.
  • Rosmarinus officinalis ‘Tuscan Blue’: questa specie ha foglie verde scuro e fiori blu violacei. È conosciuta per la sua forte fragranza e il suo aspetto attraente.
  • Rosmarinus officinalis ‘Prostratus’: questa tipologia ha un portamento strisciante e tappezzante. Ideale per essere utilizzata come copertura del terreno o in vasi sospesi.
  • Rosmarinus officinalis ‘Madeline Hill’: questa varietà presenta foglie strette e fiori blu pallido. È apprezzata per il suo aroma gradevole e la sua tolleranza al caldo.
  • Rosmarinus officinalis ‘Gorizia’: con foglie sottili e fiori blu-violetti, molto resistente alla siccità e al caldo.
  • Rosmarinus officinalis ‘Barbecue’: una specie sviluppata per le sue foglie extra-spesse e carnose che sono perfette per la cottura sul barbecue, poiché possono sopportare temperature elevate senza bruciarsi rapidamente.
  • Rosmarinus officinalis ‘Spice Island’: dalle foglie verdi scure e fiori blu. Si distingue per il suo aroma intenso e il suo sapore speziato.

Dove posizionare il rosmarino

La sua coltivazione in vaso o in giardino non richiede attenzioni particolari, in quanto il rosmarino è un arbusto molto resistente sia alle alte che alle basse temperature.

Ama però particolarmente i climi soleggiati, mentre mal sopporta i ristagni idrici che si possono formare nei sottovasi. Questo aspetto dovrà essere tenuto sotto controllo al momento dell’annaffiatura, che dovrà avvenire preferibilmente la sera in maniera non troppo abbondante.

Come coltivare il rosmarino in vaso

Chi decide di coltivare il rosmarino in vaso, dovrà porre particolare attenzione alle dimensioni ed alla crescita della pianta. Con le giuste potature, quando necessario, sarà possibile mantenere la pianta in vaso, senza la necessità di trasferirla in giardino con un trapianto. È anche possibile curare la crescita della pianta in modo da poterla rinvasare in un contenitore più grande a seconda dello spazio a propria disposizione.

Come coltivare il rosmarino in giardino

Coltivare il rosmarino in giardino è relativamente semplice, e per iniziare scegliete un’area dove batte il sole, e assicuratevi anche che il terreno sia ben drenato, poiché il ristagno d’acqua può danneggiare le radici. Prima di procedere alla piantumazione delle piantine preparate il terreno, rimuovete le erbacce e i sassi e se volete potete aggiungere del compost o dell’humus.

Potete acquistare le piantine del rosmarino presso un vivaio o decidere di propagarle tramite talee, in questo caso assicuratevi di selezionare piante sane con radici forti e fogliame vigoroso.

Per piantare il rosmarino poi fate un buco nel terreno leggermente più grande del contenitore in cui è attualmente piantato, posizionate delicatamente la pianta nel buco e riempite poi con il terreno avanzato per garantire una stabilità adeguata.

Successivamente annaffiate abbondantemente il rosmarino e mantenete il terreno umido nelle prime settimane per favorire l’attecchimento delle radici. Tuttavia, è importante evitare il ristagno d’acqua, poiché il rosmarino preferisce un terreno leggermente asciutto. Riducete gradualmente la frequenza delle annaffiature una volta che la pianta è ben stabilita.

Come fare la talea di rosmarino

La propagazione del rosmarino per talee è un metodo efficace per ottenere nuove piante a partire da una pianta madre sana e vigorosa.

Cercate una talea di rosmarino che abbia una lunghezza di circa 10-15 cm, Preferibilmente dovreste scegliere una talea con steli giovani e leggermente legnosi. Le parti superiori della pianta sono generalmente più robuste e offrono una maggiore probabilità di successo nella radicazione. Dopo aver scelto la talea, è necessario prepararla adeguatamente. Rimuovete le foglie dalla parte inferiore, lasciandone solo alcune sulla parte superiore, questo aiuterà la talea a concentrare le sue energie sulla formazione delle radici. Se ci sono fiori o gemme presenti sulla talea, è consigliabile eliminarli per favorire lo sviluppo radicale.

Successivamente, riempite un vaso o un contenitore con la terra, create un piccolo foro e inserite la base della talea, assicurandovi di stabilizzarla delicatamente.

Posizionate il vaso o il contenitore in un’area luminosa, ma evitate l’esposizione diretta alla luce solare intensa. Annaffiate abbondantemente, ma evitate di saturarlo di acqua, poiché l’accumulo di umidità può causare la marciume delle radici. Coprite poi le talee con un sacchetto di plastica trasparente per creare un ambiente umido che favorisce la radicazione.

Durante il periodo di radicazione, controllate periodicamente l’umidità del terreno, questa è una pratica che richiede tempo e pazienza. Alcune talee possono radicare più velocemente di altre, quindi è importante monitorarle attentamente.

Quando le talee di rosmarino hanno radicato e sviluppato un sistema radicale sano, possono essere trapiantate in vasi più grandi o in giardino.

Come e quando potare il rosmarino

potare rosmarino

@gottalot/123rf.com

Per mantenere il rosmarino sano e compatto, potete eseguire una potatura periodica. La potatura può essere effettuata in primavera o in autunno, dopo la fioritura. Rimuovetei rami morti, danneggiati o deboli per favorire la crescita di nuovi rami vigorosi. Potete anche sfoltire la pianta per permettere una migliore circolazione dell’aria.

Durante l’inverno, in regioni con climi freddi, potreste considerare la protezione invernale del rosmarino, volendo potete applicare uno strato di pacciame intorno alla base della pianta per proteggere le radici dal freddo e dal gelo, o potete pensare anche coprire la pianta con un tessuto non tessuto o una copertura per proteggerla dalle basse temperature.

Il rosmarino è una pianta resistente e può richiedere poca manutenzione una volta che è ben stabilita. Oltre ad essere una pianta ornamentale, offre anche foglie aromatiche che possono essere utilizzate in cucina per insaporire una varietà di piatti. Coltivare il rosmarino in giardino vi permetterà di godere del suo aroma e delle sue proprietà benefiche durante tutto l’anno.

Quando seminare il rosmarino?

Il rosmarino può essere coltivato a partire dal seme ed in questo caso la semina potrà essere effettuata in primavera, periodo migliore per eseguire tale operazione. Se si è alle prime armi, è possibile decidere di acquistare una piantina di rosmarino, oppure affidarsi a chi già ne possiede una, per poter effettuare una moltiplicazione per talea, che prevede di prelevare uno dei rami e di lasciarli riposare in un vaso con dell’acqua per almeno due settimane, in modo da favorire la formazione delle radici. In seguito i rami potranno essere interrati.

Quale terreno usare e dove posizionare il rosmarino

Il rosmarino si adatta facilmente a terreni di qualsiasi tipo, anche scarsamente ricchi di nutrimento. Non teme attacchi da parte di alcun insetto, anzi, contribuisce ad allontanarli anche da altre piantine più vulnerabili posizionate nelle sue vicinanze. Posizionate senza problemi il vostro vaso o la vostra pianta di rosmarino in un luogo ben soleggiato. In inverno riparate il terreno circostante effettuando una pacciamatura.

Ogni quanto annaffiare il rosmarino

L’annaffiatura del rosmarino dipende da diversi fattori, come il clima, il terreno e le condizioni ambientali. Tuttavia, in generale, il rosmarino è una pianta che tollera bene la siccità e preferisce terreni leggermente asciutti. Pertanto, è meglio evitare di innaffiarlo eccessivamente, poiché l’eccesso di acqua può causare marciume delle radici.

Un buon approccio per l’annaffiatura del rosmarino è quello di aspettare che il terreno si asciughi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra.

In estate o in periodi caldi, potrebbe essere necessario innaffiare il rosmarino più frequentemente, specialmente se il terreno si secca rapidamente. In inverno o in periodi più freschi, invece, le annaffiature possono essere meno frequenti.

Tenete bene a mente che conviene annaffiare il rosmarino in modo profondo, in modo che l’acqua raggiunga le radici, piuttosto che annaffiare solo superficialmente. Inoltre, evitate di bagnare eccessivamente le foglie del rosmarino, poiché l’umidità persistente sulle foglie può favorire lo sviluppo di malattie fungine.

Osservando attentamente la pianta e monitorando l’umidità del terreno, sarete in grado di determinare il momento giusto per annaffiare il rosmarino. Ricordate che è meglio essere cauti con l’acqua e lasciare che il rosmarino si adatti a un po’ di siccità, piuttosto che rischiare di annegarlo con troppe annaffiature.

Quando fiorisce il rosmarino

rosmarino

©Fermate/123rf

I fiori di rosmarino possono presentare sfumature variabili dal rosa, al lilla, all’azzurro. Il rosmarino è una pianta sempreverde, perenne, e le sue foglie possono essere raccolte lungo tutto l’anno, preferendo quelle posizionate sul fondo della pianta, al fine di non causarle eccessivi traumi. La stagione migliore per la sua raccolta resta però la primavera. Le sue foglie possono essere consumate fresche oppure essiccate al sole e conservate all’interno di sacchetti di carta o barattoli di vetro.

Quali sono le malattie e i parassiti del rosmarino

Il rosmarino è una pianta generalmente resistente e robusta, ma può essere soggetto a alcune malattie e attacchi di parassiti, come ad esempio la muffa grigia (Botrytis cinerea), che può colpire il rosmarino in condizioni di elevata umidità o scarsa circolazione dell’aria. Si manifesta come una patina grigiastra sulle foglie e sui fusti. Per prevenire la muffa grigia, assicurati di fornire una buona ventilazione e di evitare l’accumulo di umidità intorno alla pianta.

Se invece notate una patina biancastra sulle foglie allora la vostra pianta potrebbe essere stata attaccata dall’oidio. L’odio Si sviluppa in condizioni di umidità elevata e temperature moderate. Per prevenire l’oidio, evitate di bagnare le foglie durante l’irrigazione e assicurati di fornire una buona circolazione dell’aria intorno alla pianta.

Per finire fate attenzione ai parassiti che possono attaccare le vostre piante, come gli afidi, i tripidi e la cocciniglia.

Come usare il rosmarino

Oltre ai ben noti utilizzi culinari, il rosmarino viene impiegato per la cura della salute e della bellezza della persona, sotto forma di infuso, decotto, olio essenziale, pomate (contro artrite e reumatismi) ed estratto fitoterapico.

Il rosmarino presenta proprietà diuretiche, antireumatiche e antiossidanti. Il suo infuso viene consigliato per favorire la digestione e per combattere la tosse e lo stress. Esso potrà essere preparato versando un cucchiaino di foglie fresche o secche sminuzzate in ogni tazza contenente 250 ml d’acqua. A questo punto occorrerà lasciare riposare l’infuso per una quindicina di minuti e filtrare il liquido con l’aiuto di un colino. Può essere consumato dopo i pasti per aiutare la digestione, oppure la sera per favorire un buon sonno e placare la tosse notturna. Di seguito altre proprietà e usi del rosmarino

Come conservare il rosmarino

Se avete una piantina di rosmarino a disposizione, potete raccoglierne le foglie fresche al momento dell’utilizzo in cucina. Il rosmarino è una pianta robusta che può essere coltivata e utilizzata fresca tutto l’anno.

Per coloro che preferiscono utilizzare il rosmarino essiccato, è possibile raccogliere dei rametti e lasciarli essiccare per alcuni giorni in un ambiente fresco e asciutto. Una volta essiccati, i rametti possono essere sminuzzati o ridotti in polvere utilizzando un robot da cucina o un pestello. Successivamente, è consigliabile conservare il rosmarino essiccato in barattoli di vetro ben chiusi, pronti per l’utilizzo quando necessario.

Un’alternativa è congelare il rosmarino fresco, magari combinandolo con altre erbe aromatiche come basilico e prezzemolo, per avere sempre a portata di mano un condimento saporito. È anche possibile aggiungere il rosmarino essiccato ad altre erbe aromatiche.

Infine, non dimenticate di preparare in casa dell’olio aromatizzato al rosmarino e del sale aromatizzato al rosmarino. Questi due condimenti sono conservanti naturali e prepararli in casa vi permette di risparmiare rispetto ai prodotti acquistati, ottenendo freschezza e gusto.

Come preparare l’acqua aromatizzata al rosmarino

Vediamo insieme ecome preparare l’acqua aromatizzata al rosmarino, un prodotto poco conosciuto, ottenuta attraverso l’infusione delle foglie nella calda acqua. Quest’acqua può essere utilizzata per il benessere del nostro corpo e la bellezza dei capelli e della pelle, grazie alle sue proprietà disinfettanti, astringenti e purificanti.

Per preparare l’acqua di rosmarino in casa, il processo è semplice. Iniziamo riscaldando una tazza d’acqua senza farla bollire e aggiungiamo un cucchiaio di foglie di rosmarino. È importante evitare di portare l’acqua ad una temperatura troppo alta, poiché ciò potrebbe compromettere i benefici della pianta.

Lasciamo le foglie di rosmarino in infusione nell’acqua per circa cinque o sei minuti, quindi filtriamo il liquido utilizzando un colino. Ora abbiamo a disposizione la nostra meravigliosa acqua di rosmarino, pronta per essere utilizzata.

Come usare l’acqua al rosmarino

L’acqua aromatizzata al rosmarino, come detto precedentemente, può essere utilizzata per il benessere e la bellezza del viso e del corpo, vediamo insieme tutti gli usi che ne potete fare.

  • Tonico viso: una volta intiepidita, possiamo conservare l’acqua di rosmarino all’interno di una bottiglia di vetro e utilizzarla come tonico per la pulizia del viso. Dopo aver usato il latte detergente o lo struccante, imbeviamo una spugnetta riutilizzabile con l’idrolato di rosmarino e picchiettiamola sulla pelle umida. Oltre a lasciare un gradevole profumo, il rosmarino contribuirà a purificare i pori della pelle e a rimuovere il sebo in eccesso.
  • Maschera purificante: possiamo usare l’idrolato di rosmarino anche come componente liquida nella preparazione di maschere per il viso depuranti e purificanti a base di argilla; procuriamoci dell’argilla verde (si trova in negozi bio o erboristerie) e prepariamo la maschera unendo una parte di argilla ogni due parti di acqua. Applichiamo il composto ottenuto sul viso con l’aiuto di un pennello o di una piccola spatola e lasciamo in posa per un quarto d’ora, poi risciacquiamo con acqua tiepida e applichiamo una crema idratante. Possiamo ripetere il trattamento due o tre volte alla settimana, al bisogno.
  • Lozione per capelli: grazie alla sua azione purificante, il rosmarino è utile per contrastare l’eccesso di sebo sui capelli: basterà spruzzare un po’ di idrolato sul cuoio capelluto durante il lavaggio con il nostro shampoo per apprezzarne i benefici. Inoltre, l’acqua al rosmarino restituisce lucentezza ai capelli, quindi possiamo spruzzarlo sulle lunghezze dopo il normale lavaggio.
  • Decotti: possiamo infine bere l’idrolato di rosmarino per migliorare la digestione, diminuire il gonfiore addominale (anche in fase premestruale) e la ritenzione idrica. Tutto quello che dobbiamo fare è aggiungere qualche cucchiaio di acqua al rosmarino ad un litro di acqua che berremo durante prima dei pasti principali.

Altre cose sul rosmarino che dovresti sapere

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