I sintomi più frequenti del coronavirus comprendono febbre, tosse, perdita di udito e olfatto, nausea, diarrea e, nei casi più seri, problemi respiratori. Abbiamo parlato anche della possibilità di veder comparire congiuntivite. Ora però il Sindacato Nazionale dei Dermatologi francesi avverte della possibilità di 2 nuovi sintomi che potrebbero segnalare la presenza del virus.
Ci sono sintomi della pelle correlati al coronavirus? Secondo il Sindacato Nazionale dei Dermatologi-Venereologi (SNDV), la risposta è si! Alcune lesioni cutanee, a detta degli esperti francesi, potrebbero essere associate ad un’infezione da Sars-Cov2.
Oltre 400 dermatologi, riuniti in un gruppo Whatsapp per scambiarsi informazioni utili relative all’emergenza sanitaria in corso “hanno evidenziato lesioni cutanee, associate o meno ai segni del Covid”.
In un comunicato stampa, la SNVD specifica a cosa prestare attenzione:
“La comparsa improvvisa di arrossamenti persistenti, a volte dolorosi e lesioni orticarie transitorie” e “acrosindromi vascolari, congelamento a livello delle estremità” (in particolare geloni).
Dunque i due nuovi sintomi che sarebbero da aggiungere alle possibili spie della presenza di infezione da coronavirus sono:
- geloni
- orticaria e arrossamenti persistenti
I dermatologi francesi raccomandano, a tutti coloro che vedono comparire uno o entrambi questi sintomi, di consultare subito un dermatologo (anche per telefono o con consulto online) per assicurarsi che non siano associati a Covid-19.
Il rischio infatti è che, se questi sintomi non sono accompagnati da manifestazioni polmonari, febbre o altro, i pazienti potenzialmente contagiosi, non si accorgano della malattia e diffondano, inconsapevolmente, il virus.
Ha spiegato meglio come si è arrivati alla possibilità di associare tali sintomi dermatologici alla presenza di coronavirus la professoressa Marie Beylot-Barry, presidente della Società francese di dermatologia che ha dichiarato a Le quotidien du medicine:
“Abbiamo lanciato lunedì 30 marzo un invito a presentare casi su manifestazioni cutanee associate all’infezione da Covid-19. Fondamentalmente sono state quattro osservazioni di eritema comparso sui volti dei pazienti, osservate all’ospedale Henri-Mondor di Créteil, che ci hanno allertato. Poi ci sono state segnalate anche osservazioni di acrosindromi vascolari. È importante documentare correttamente i casi testandoli per i sintomi respiratori associati, in modo da poter tornare a loro quando la sierologia Covid-19 diventa disponibile. Infatti, se alcuni geloni potrebbero essere associati a Covid-19, altri potrebbero anche non avere alcun collegamento” avverte l’esperta.
Ad oggi, la letteratura medica internazionale non cita i geloni come sintomo di Covid-19. Tuttavia:
“due articoli cinesi e taiwanesi riportano l’orticaria e fenomeni acroischemici. E in Italia, un altro documento parla di eruzioni generalizzate e orticaria”, ha riferito allo stesso quotidiano francese il professor Beylot-Barry.
Non sempre, come ricordano gli esperti, la presenza di eruzioni cutanee, orticaria o geloni significa essere affetti da Covid-19. Anche in questo caso la diagnosi non è scontata e la situazione va valutata nel complesso da un medico.
Fonti di riferimento: SNDV / Le quotidien du medicine
Leggi anche:
- Coronavirus: quasi la metà dei pazienti manifesta nausea, vomito o diarrea prima della febbre. Lo studio
- Perché uno dei sintomi del Covid-19 è la perdita dell’olfatto? La risposta dagli scienziati di Harvard
- Coronavirus: l’improvvisa perdita di gusto e olfatto tra i sintomi dei pazienti “sani”. L’analisi inglese