Come e perché misurare la febbre al polso dai battiti

Come e perché misurare la febbre al polso dai battiti, ecco uno dei metodi alternativi al classico termometro.

La febbre si può misurare soltanto con il classico termometro? La risposta è no, sebbene rimanga il metodo più affidabile. Ma esistono altre modalità a cui ricorrere in assenza di termometro.

Oltre alla mano sulla fronte, che però non è molto precisa, è possibile contare il numero di battiti al minuto posizionando le dita sulle vene dei polsi o del collo. Difatti il battito del cuore accelera in presenza di febbre.

Considerando, negli adulti, una media di battiti al minuto compresa tra 60 e 80 (che però è una media indicativa, non valida per tutti), ogni 10 battiti in più al minuto bisogna considerare una linea di febbre. Secondo questo metodo, quindi, se i battiti sono più di 90 c’è quasi sicuramente febbre. In particolare, si può riassumere la relazione stabile fra l’attività del cuore e la temperatura interna del corpo:

  • Adulto a riposo con 70 pulsazioni al minuto = 37 gradi centigradi di febbre all’interno del ventre.
  • Adulto a riposo con 80 pulsazioni al minuto = 37/38 gradi centigradi di febbre all’interno del ventre
  • Adulto a riposo con 90 pulsazioni al minuto = 38 gradi centigradi di febbre all’interno del ventre.
  • Adulto a riposo con 100 pulsazioni al minuto = 39 gradi centigradi di febbre all’interno ventre.
  • Adulto a riposo con 110 pulsazioni al minuto = 39/40 gradi centigradi all’interno del ventre.
  • Adulto a riposo con 120 pulsazioni al minuto = 40 gradi centigradi all’interno del ventre.

Il metodo non funziona però se la persona è agitata o in caso di ipertensione.

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