Freddo e umidità aumentano davvero i dolori alle articolazioni: la conferma in uno studio

Non sono solo dicerie, il clima freddo e umido aumenta davvero i dolori alle articolazioni, lo ha dimostrato un nuovo studio.

Molte persone accusano dolori alle articolazioni quando il tempo è freddo e umido ma se è a livello popolare è cosa risaputa, poche ricerche lo hanno dimostrato scientificamente.

Per sopperire a questa lacuna, i ricercatori dell’Università di Manchester hanno esaminato oltre 13.000 persone del Regno Unito registrandone i sintomi di dolore ogni giorno grazie a un’app per smartphone appositamente sviluppata. I loro telefoni nel frattempo registravano le condizioni meteorologiche.

2.658 persone tra quelle esaminate, con vari problemi di salute tra cui l’artrite, hanno fornito dati giornalieri per circa 6 mesi e questo ha permesso ai ricercatori di scoprire che i giorni umidi aumentano le probabilità di provare dolore del 20%, e il dolore aumenta anche nei giorni con bassa pressione e maggiore velocità del vento. La pioggia invece non è risultata associata al problema.

Quindi secondo questa ricerca, intitolata “Cloudy with a Chance of Pain“, sarebbe la combinazione di giorni freddi e umidi a peggiorare le cose anche se l’umidità relativa elevata è il fattore più importante.

L’autore dello studio, Will Dixon, professore di Epidemiologia digitale, ha dichiarato in merito alla ricerca:

“Ciò significherebbe che, se le possibilità di una giornata dolorosa in una giornata meteorologica media fossero 5 su 100, aumenterebbero a 6 su 100 in una giornata umida e ventosa”.

Aver dimostrato che una correlazione fra le due cose esiste, potrebbe aiutare chi ne soffre a pianificare meglio le proprie attività, evitando per esempio compiti più complessi nei giorni più freddi e umidi, come dichiarato da Dixon:

“Dato che possiamo prevedere il tempo, potrebbe essere possibile sviluppare una previsione del dolore conoscendo la relazione tra tempo e dolore. Ciò consentirebbe alle persone che soffrono di dolore cronico di pianificare le proprie attività, completando compiti più difficili nei giorni previsti per avere livelli più bassi di dolore. Il set di dati fornirà anche informazioni agli scienziati interessati a comprendere i meccanismi del dolore, che alla fine potrebbero aprire la porta a nuovi trattamenti.”

Insomma, se accusavate il maltempo dei vostri dolori, ora anche la scienza approva!

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