I capelli grigi possono tornare al loro colore originale, lo dice la scienza

I capelli grigi possono retrocedere e tornare al loro colore originale, ma tutto dipende dal livello di stress: lo spiega la scienza.

I capelli grigi possono retrocedere e tornare al loro colore originale, ma tutto dipende dal livello di stress: lo spiega la scienza.

I capelli grigi sono una delle principali caratteristiche del fatto che si sta invecchiando. Sebbene questo possa sembrare un cambiamento permanente, una nuova ricerca rivela che il processo di ingrigimento può essere annullato, almeno temporaneamente.

Secondo alcuni studi, i capelli grigi potrebbero riacquistare spontaneamente il colore originale; infatti, casi simili sono esistiti all’interno della letteratura scientifica. In un articolo del 1972, il dermatologo Stanley Comaish riferì di un incontro con un uomo di 38 anni che aveva quella che descrisse come una “caratteristica più insolita”. Sebbene la stragrande maggioranza dei capelli dell’individuo fosse tutta nera o tutta bianca, tre ciocche erano chiare vicino alle estremità ma scure vicino alle radici. Questo ha segnalato un’inversione nel normale processo di ingrigimento, che solitamente inizia proprio dalla radice.

In un altro studio, un gruppo di ricercatori ha sottilineato come questo fenomeno può verificarsi nei capelli di persone di varie età, etnie e sesso. Inoltre, è stato dimostrato come l’ingrigimento sia connesso a periodi di stress, il che implica che il processo legato all’invecchiamento è strettamente associato al benessere psicologico del singolo individuo. (Leggi anche: Invece di coprire i capelli grigi, questo parrucchiere aiuta le donne ad accettarli con potenti trasformazioni)

Alcuni ricercatori della Columbia University, hanno verificato come le nostre cellule iniziano a mostrare segni di invecchiamento in modo e in tempi differenti; questo processo, era visibile anche sui capelli che non diventano tutti grigi allo stesso tempo. Probabilmente, i capelli che diventano bianchi per primi sono i più vulnerabili o i meno resistenti.

In questo modo, secondo i ricercatori è possibile individuare il periodo in cui i capelli hanno iniziato a invecchiare e, quindi, porsi la domanda su cosa è successo nella vita della persona  che ha innescato il cambiamento. 

I ricercatori hanno sviluppato una tecnica per digitalizzare e quantificare i sottili cambiamenti di colore dei capelli, lungo ogni ciocca. Questi modelli hanno rivelato qualcosa di sorprendente: in 10 di questi partecipanti, di età compresa tra i 9 e i 39 anni, alcuni capelli brizzolati hanno ripreso colore. 

Il team ha anche scoperto che ciò si verificava non solo sulla testa ma anche in altre regioni corporee, e ha aggiunto che poiché la reversibilità è apparsa solo in alcuni follicoli piliferi è probabilmente limitata a periodi specifici in cui i cambiamenti possono ancora verificarsi.

La maggior parte delle persone inizia a notare i primi capelli grigi verso i 30 anni, anche se alcuni potrebbero trovarli verso la fine dei 20 anni. Questo periodo, quando l’ingrigimento è appena iniziato, è probabilmente il momento in cui il processo è più reversibile. In quelli con una testa piena di capelli grigi, la maggior parte dei fili ha presumibilmente raggiunto un “punto di non ritorno”, ma rimane la possibilità che alcuni follicoli piliferi possano ancora essere malleabili per cambiare.

Il team ha anche studiato l’associazione tra l’ingrigimento dei capelli e lo stress psicologico, perché ricerche precedenti hanno suggerito che tali fattori possono accelerare il processo di invecchiamento dei capelli. Aneddoti di tale connessione sono visibili anche nel corso della storia: secondo la leggenda, i capelli di Maria Antonietta, regina di Francia del XVIII secolo, diventarono bianchi durante la notte poco prima della sua esecuzione alla ghigliottina.

In un piccolo sottogruppo di partecipanti, i ricercatori hanno individuato i segmenti nei singoli capelli in cui si sono verificati cambiamenti di colore nei modelli di pigmentazione. Quindi, hanno calcolato i tempi in cui è avvenuto il cambiamento utilizzando il tasso di crescita medio noto dei capelli umani: circa un centimetro al mese. Questi partecipanti hanno anche fornito una storia degli eventi più stressanti che avevano vissuto nel corso di un anno. (Leggi anche: La velocità con cui invecchiamo può dipendere da questo piccolo minerale)

Questa analisi ha rivelato che i momenti in cui si è verificato l’ingrigimento o l’inversione corrispondevano a periodi di significativo stress o rilassamento. In un individuo, un uomo di 35 anni con i capelli ramati, cinque ciocche di capelli hanno subito un’inversione di tendenza all’ingrigimento durante lo stesso lasso di tempo, che ha coinciso con una vacanza di due settimane. Un altro soggetto, una donna di 30 anni con i capelli neri, aveva una ciocca che conteneva un segmento bianco che corrispondeva a due mesi durante i quali ha subito la separazione coniugale e il trasferimento, il periodo di maggior stress dell’anno.

Il passo successivo è esaminare più attentamente il legame tra stress e ingrigimento, il che significa monitorare i partecipanti per un determinato periodo di tempo piuttosto che chiedere loro di ricordare eventi della vita del passato.

Alla fine, si potrebbero immaginare i capelli come un potente strumento per valutare gli effetti degli eventi della vita sull’invecchiamento, perché, proprio come gli anelli di un albero, i capelli forniscono una sorta di registrazione fisica degli eventi trascorsi; è abbastanza chiaro che i capelli codificano parte della storia biologica dell’individuo. 

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