Era arrivato in pronto soccorso con problemi respiratori e vomito, così è stato sottoposto a tampone il 5 dicembre, perché si sospettava avesse il morbillo.
Ora questo campione è stato analizzato dai ricercatori dell’università di Milano e trovato positivo al Sars-Cov2.
Appartiene a un bambino di 4 anni, che già dal 21 novembre aveva iniziato a stare male con tosse e rinite, almeno 3 mesi prima del paziente 1 di Codogno.
Solo che ancora non si poteva immaginare che fosse proprio il coronavirus.
Per essere completamente sicuri che si trattasse di Sars-Cov2. i ricercatori hanno anche letto anche tutte le basi di una porzione del suo Rna, che corrisponde al cento per cento con quello di Wuhan.
Né lui né la sua famiglia avevano viaggiato. Quindi il coronavirus era già presente in Nord Italia a metà novembre, confuso con i sintomi dell’influenza. In effetti, l’Istituto superiore di sanità aveva già trovato il genoma di Sars-Cov2 anche nei vecchi campioni delle acque reflue prelevate a Milano e Torino il 18 dicembre 2019 e a Bologna il 29 gennaio 2020.
Il risultato pubblicato sul sito dei Cdc americani e sulla rivista Emerging Infectious Diseasese.