Artemisia: proprietà e tutta la verità sull’erba “magica” anticancro

L'artemisia (Artemisia annua) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È originaria della Cina ed è da tempo diffusa in Italia e in Europa. L'artemisia negli ultimi anni ha attirato l'interesse della scienza per le sue proprietà medicinali.

Il nome artemisia viene fatto risalire ad Artemide, dea greca della caccia, o alla regina Artemisia, che secondo la tradizione per prima ne scoprì le proprietà terapeutiche e le divulgò. Fu Linneo, padre della classificazione moderna degli organismi viventi, a sceglierlo. In Italia molte piante della specie artemisia crescono spontanee e talvolta sono considerate infestanti.

Quanti tipi di artemisia esistono

Esistono diversi tipi di Artemisia, una vasta famiglia di piante che comprende oltre 400 specie diverse, le più comuni sono:

  • Artemisia absinthium: comunemente conosciuta come assenzio, è una pianta erbacea perenne amara, utilizzata per produrre la bevanda alcolica. È anche conosciuta per le sue proprietà medicinali e viene utilizzata in alcune tradizioni erboristiche.
  • Artemisia vulgaris: conosciuta come assenzio comune o artemisia selvatica, è una pianta erbacea perenne diffusa in molte regioni del mondo. Ha foglie grigio-verdi e viene utilizzata in erboristeria tradizionale per scopi medicinali.
  • Artemisia annua: conosciuta come “sweet wormwood” o “qing hao” in cinese, è una pianta originaria dell’Asia. È nota per essere una fonte di un composto chimico chiamato artemisinina, utilizzato nella produzione di farmaci antimalarici.
  • Artemisia princeps: è una pianta utilizzata nella cucina coreana e in alcune tradizioni mediche. Viene spesso utilizzata per avvolgere il riso o come ingrediente in zuppe e piatti a base di carne.
  • Artemisia tridentata: chiamata “sagebrush” in inglese, è una pianta che si trova principalmente in America del Nord. È importante per alcune culture indigene nordamericane e viene utilizzata per scopi tradizionali, come la realizzazione di tappeti, cesti e medicinali.

Come coltivare la pianta di artemisia

L’Artemisia è una specie robusta che presenta radici forti e legnose che aiutano a sostenere la sua altezza impressionante: l’artemisia può crescere fino a due metri di altezza. Il suo fogliame sviluppa interessanti tonalità grigio-verdi e gli steli eretti verde scuro hanno una distinta tonalità viola. Durante l’estate, l’artemisia mostra piccoli fiori rossi, rosa, arancioni e gialli. Anche se non sono così appariscenti come molte piante da giardino più pregiate.

La maggior parte delle specie di Artemisia preferisce un’esposizione piena al sole, quindi cercate un luogo ben illuminato in giardino, anche se alcune varietà possono tollerare anche l’ombra parziale. Scegliete un terreno ben drenato e sabbioso, questa pianta è molto resistente alla siccità e preferisce terreni asciutti.

Fate attenzione al periodo invernale, pensate a coprirla o ad aggiungere uno strato di pacciame intorno alla base della pianta per proteggerla dal gelo.

Dove posizionare la pianta di Artemisia

Molte specie di Artemisia amano essere esposte al pieno sole, sono piante che prosperano in zone ben illuminate, quindi cercate un luogo che riceva almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno. Un altro aspetto importante da considerare è la protezione dalle correnti d’aria e dal vento, cercate quindi un luogo riparato, magari vicino a una recinzione o a degli alberi che possano fornire una certa protezione dal vento.

Inoltre, considerate le dimensioni della pianta di Artemisia quando crescerà completamente. Assicuratevi di lasciare spazio sufficiente per l’espansione delle radici e lo sviluppo delle foglie. Evitate di piantare le Artemisia troppo vicine ad altre piante o strutture, in modo da garantire un adeguato flusso d’aria intorno alla pianta e prevenire la competizione per i nutrienti.

Come moltiplicare l’artemisia

Se desiderate ottenere nuove piantine di artemisia per arricchire il giardino o per regalarle a qualcun altro, potete farlo utilizzando i semi della pianta stessa. La moltiplicazione di questa pianta avviene principalmente tramite i semi. Di solito, il momento della semina avviene in un semenzaio specifico. Successivamente, la giovane piantina sarà pronta per essere trapiantata o spostata in un’altra area del terreno non appena svilupperà quattro foglie e raggiungerà un’altezza di circa 10 centimetri.

Come riconoscere l’artemisia

Pertenente alla famiglia delle Asteraceae, si tratta di una pianta erbacea che può essere coltivata come perenne, anche se è più comune trovarla come annuale. Le sue origini risalgono a tempi antichi e sono geograficamente distanti: antiche civiltà come gli egizi e i greci ne erano a conoscenza, anche se sappiamo che proviene principalmente dalle regioni orientali.

Le dimensioni della pianta possono variare notevolmente: quelle che si mantengono all’interno di un ambiente domestico di solito non superano i 150 cm, ma esistono specie che possono raggiungere anche i 3 metri, soprattutto in zone remote. I fiori dell’artemisia sono estremamente piccoli e si distinguono per il loro delicato colore bianco o rosa, mentre i suoi frutti sono altrettanto minuscoli e, ovviamente, contengono i semi dai quali possono poi svilupparsi nuove piante.

Quando raccogliere l’artemisia

Dopo aver compreso le modalità di coltivazione dell’artemisia, è importante conoscere il momento opportuno per la sua raccolta, scegliendo il periodo in cui la pianta raggiunge il massimo delle sue proprietà.

Di solito, questo momento coincide con l’inizio della fioritura, quando l’artemisia contiene una quantità significativa di artemisina. Per raccoglierla, sarà sufficiente falciare la pianta, facendo attenzione a tagliare gli steli fino alla parte legnosa. In questo modo si formeranno dei mazzetti che potranno essere utilizzati in diversi modi a tua discrezione.

Quali sono le malattie e i parassiti dell’artemisia

Come qualsiasi altra pianta, nonostante la sua robustezza e la bassa richiesta di irrigazione, l’artemisia può essere soggetta all’attacco di alcuni piccoli parassiti.

In particolare, l’artemisia è suscettibile all’oidio, che può causare problemi persino mortali. Questo si verifica quando l’ambiente circostante la pianta presenta ristagni d’acqua, diventando eccessivamente umido. In secondo luogo, l’artemisia è anche molto sensibile agli afidi neri, che rappresentano spesso un problema per molte altre piante.

Qual è il significato simbolico dell’artemisia

Sebbene la storia dell’artemisia sia connessa a pratiche magiche e misteriche, il fiore di artemisia ha un significato in realtà molto positivo ed è legato soprattutto alla volontà di ringraziare la persona a cui lo si dona.

Detto ciò la sua storia e soprattutto il nome della pianta, sembrerebbero legarlo alla Dea greca Artemide, anche se non è confermato. Durante il periodo medioevale l’artemisia era reputata la più importante tra le erbe e veniva utilizzata in primo luogo nel mondo femminile in occasione di un aborto, per ripulire l’utero e rendere ancora una volta le mestruazioni regolari, anche se non si sa per certo se questa sia soltanto leggenda o la vera realtà.

Quali sono le proprietà e i benefici dell’artemisia

L’interesse della scienza per l’artemisia è legato soprattutto al suo contenuto di artemisinina. Nella medicina tradizionale cinese l’artemisia viene utilizzata come rimedio utile in caso di febbre e di problematiche gastrointestinali, può avere infatti proprietà antinfiammatorie, che possono essere utili per ridurre l’infiammazione nel corpo. Alcuni studi preliminari hanno suggerito che i composti presenti nell’artemisia potrebbero inibire l’attività di alcuni mediatori infiammatori.

Alcune specie di Artemisia contengono composti con attività antiossidante, che possono aiutare a combattere lo stress ossidativo nel corpo. Gli antiossidanti aiutano a neutralizzare i radicali liberi dannosi e possono avere effetti benefici sulla salute generale.

L’artemisia ha proprietà aperitive e digestive. A partire dall’artemisia sono stati realizzati dei farmaci per combattere la malaria, l’artemisinina, un composto estratto dalle foglie di Artemisia annua, è un potente antimalarico ed è stato ampiamente utilizzato nella terapia antimalarica combinata (ACT) raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Il tema di maggior interesse riguarda l’artemisia e il suo contenuto di artemisinina come potenziale principio attivo anticancro, alcuni studi preliminari suggeriscono che l’artemisia potrebbe avere potenziali proprietà antitumorali. Tuttavia, è importante notare che la ricerca è ancora in corso e non ci sono conclusioni definitive al riguardo.

Esistono diverse varietà di artemisia. Con l’Artemisia vulgaris, ad esempio, si prepara una tintura madre (estratto idroalcolico) che ha delle proprietà utili per intervenire con un rimedio naturale in caso di amenorrea, irregolarità mestruali, verminosi intestinale e inappetenza.

Riassumiamo le principali proprietà dell’artemisia.

  • Rimedio utile per la febbre
  • Rimedio per i problemi gastrointestinali
  • Proprietà aperitive
  • Proprietà digestive
  • Farmaci contro la malaria
  • Potenziali proprietà anticancro
  • Riduce i gonfiori addominali
  • Aiuta a prevenire il mal d’auto
  • Fluidifica il catarro
  • Calma la tosse
  • Previene le infiammazioni
  • Protegge il fegato
  • Depura il fegato
  • Calma i dolori mestruali
  • Regola il ciclo mestruale
  • Proprietà antidepressive
  • Previene i parassiti intestinali
  • Regola la pressione sanguigna
  • Abbassa la febbre
  • Favorisce la diuresi
  • Previene il diabete

Artemisia e cancro

Ve ne avevamo già parlato qualche tempo fa e a febbraio del 2015, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha espresso il proprio parere sull’artemisia come cura anticancro, con riferimento all’Artemisia Annua e al suo contenuto di artemisinina.

L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ha confermato che l’artemisinina e i suoi derivati in esperimenti in vitro hanno dimostrato un effetto tossico sulle cellule tumorali e che i farmaci che contengono tali principi attivi sono utilizzati come trattamento per la malaria. Lo stesso istituto sta valutando gli effetti di un altro principio attivo contenuto nell’artemisia – la diidroartemisinina – proprio per quanto riguarda le sue potenziali proprietà anticancro.

I risultati sono promettenti ma si tratta al momento soltanto di studi preliminari che dovranno essere approfonditi con ulteriori ricerche. In particolare l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano considera l’artemisinina una molecola promettente per alcune patologie ma evidenzia che al momento

non esistono studi clinici che possano darci informazioni di quello che l’Artemisia Annua e i suoi derivati producono nell’uomo, sia come tossicità sia come efficacia antineoplastica.

L’istituto milanese aggiunge che

non sappiamo quale sia la vera percentuale del principio attivo presente nelle differenti formulazioni di Artemisia Annua disponibili online o nelle erboristerie” e che “non esistono studi clinici validi che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di questi preparati nell’essere umano.

Come usare l’artemisia in cucina

L’Artemisia può essere utilizzata in cucina in diversi modi, ma è importante tenere presente che alcune varietà di Artemisia hanno un sapore amaro e intenso, quindi è consigliabile utilizzarle con moderazione per evitare di sovrastimare il sapore dei piatti. L’Artemisia può essere utilizzata per preparare tisane e infusi aromatici.  Potete aggiungere foglie di Artemisia in acqua calda e lasciare in infusione per alcuni minuti. Questo può fornire una bevanda aromatica e leggermente amara.

Questa pianta, nella varietà dell’Artemisia absinthium è tradizionalmente utilizzata per produrre il liquore di assenzio.

Alcune varietà di Artemisia, come l’Artemisia dracunculus (estragon), sono utilizzate come piante aromatiche in cucina. Le foglie di estragon possono essere aggiunte a insalate, salse, sottaceti o salse per dare un tocco di sapore distintivo.

Prima di utilizzare l’Artemisia in cucina, assicuratevi di identificare correttamente la varietà che avete a disposizione e di conoscere le sue caratteristiche di sapore. Iniziate utilizzandola con moderazione e sperimentate per trovare le giuste combinazioni di ingredienti e proporzioni che si adattino ai vostri gusti personali.

Artemisia, erba “magica”

L’artemisia nei secoli passati era considerata un’erba magica capace di scacciare la negatività e di promuovere lo sviluppo dei poteri psichici e gli stati medianici. Secondo il libro ‘Le erbe magiche’ di Roberto La Paglia l’artemisia veniva utilizzata sotto forma di infuso per la pulizia delle sfere e degli specchi magici.

La pianta di artemisia è sotto l’influenza della dea Diana-Artemide, di Marte e della Luna. L’autore sottolinea che l’artemisia deve essere usata con precauzione perché dosi elevate possono rivelarsi tossiche.

Dove trovare l’artemisia e in quali forme

olio di artemisia

@123rf

I rimedi naturali a base di artemisia si trovano in erboristeria e nei negozi online di prodotti naturali. Consultate il vostro erborista di fiducia per capire se l’artemisia è il rimedio adatto a voi sulla base dei vostri problemi di salute.

Tra i rimedi erboristici a base di Artemisia annua troviamo le tisane da preparare come infusi o decotti. Le tisane all’Artemisia annua vengono consigliate per favorire la digestione e per ridurre i gonfiori intestinali. Con l’Artemisia vulgaris invece si prepara un estratto idroalcolico utile per regolare il ciclo mestruale. Infine, esistono in vendita degli integratori naturali a base di artemisinina che vengono utilizzati in caso di malaria e di infezioni causate da parassiti.

Ecco in quali forme possiamo trovare in vendita l’artemisia.

  • Tisana di artemisia
  • Infuso di artemisia
  • Decotto di artemisia
  • Estratto idroalcolico di artemisia
  • Integratori naturali a base di artemisia
  • Tintura di artemisia
  • Artemisia in capsule

Come preparare la tisana di artemisia

tisana di artemisia

@123rf

Per ottenere la tisana di artemisia si prepara un infuso con le sommità fiorite della pianta.

  • 10 gr di artemisia o 1 bustina di tisana
  • 250 ml d’acqua (1 tazza)

Per preparare la tisana di artemisia portate ad ebollizione l’acqua in un pentolino e poi versatela in una tazza insieme alla bustina di artemisia o all’artemisia sfusa. Coprite la tazza con un piattino e lasciate riposare per 10 minuti. A questo punto filtrate il liquido o semplicemente togliete la bustina e bevete la vostra tisana. Si possono bere 2 o 3 tazze di tisana di artemisia al giorno a seconda del disturbo di cui desiderate prendervi cura ma per evitare sovradosaggi vi consigliamo di chiedere al vostro erborista la dose precisa da assumere in base al vostro stato di salute.

Quali sono i benefici della tisana di artemisia

La tisana di artemisia vulgaris è utile soprattutto per chi soffre di problemi digestivi, di dolori mestruali e di disturbi legati alla sindrome premestruale. Bere una tisana di artemisia sotto forma di infuso può essere utile per:

  • Alleviare i dolori mestruali
  • Alleviare i disturbi della sindrome pre-mestruale
  • Favorire la digestione
  • Contro il mal di stomaco legato al ciclo mestruale

Estratto idroalcolico di artemisia (tintura madre)

Possiamo trovare in erboristeria l’artemisia sotto forma di estratto idroalcolico. L’estratto idroalcolico di artemisia vulgaris è chiamato anche tintura madre di artemisia.

L’estratto idroalcolico di artemisia è utile per:

  • Amenorrea
  • Irregolarità mestruali
  • Verminosi intestinale
  • Inappetenza
  • Parassiti intestinali

L’utilizzo dell’estratto idroalcolico di artemisia è consigliato nei disturbi acuti, dove si ottengono buoni risultati in poco tempo.

Ricordiamo che l’estratto idroalcolico di artemisia è composto da:

  • Alcol etilico puro
  • Acqua vitalizzata
  • Artemisia vulgaris parte aerea (25%)

Per conoscere dosi e modalità di assunzione dell’estratto idroalcolico di artemisia consultate il vostro erborista di fiducia.

Quali sono le controindicazioni dell’artemisia

Prima di decidere di assumere qualsiasi preparato o rimedio naturale a base di artemisia vi consigliamo di rivolgervi al vostro erborista di fiducia dato che è necessario conoscere in quali dosi assumere l’artemisia rispetto alle proprie condizioni di salute e per evitare effetti collaterali. Dosi eccessive infatti potrebbero causare neurotossicità. Deve fare attenzione all’artemisia chi è allergico a questa pianta o ai suoi pollini.

Controindicazioni e effetti collaterali dell’artemisia:

  • Neuro-tossicità
  • Sovradosaggio
  • Allergia ai pollini
  • Allergia all’artemisia
  • Controindicata durante l’allattamento
  • Sconsigliata in caso di ulcere
  • Sconsigliata a chi assume alcolici
  • Sconsigliata in concomitanza con terapie ormonali

Cosa succede in caso di sovradosaggio

Un sovradosaggio di artemisia può provocare:

  • Nausea
  • Vomito
  • Dissenteria
  • Danni al sistema nervoso
  • Reazioni allergiche
  • Orticaria

Proprio per via dei possibili effetti collaterali dell’artemisia ribadiamo il consiglio di rivolgervi ad un esperto di fiducia per conoscere bene le dosi di assunzione dei rimedi naturali in base al vostro stato di salute e alla problematica di cui vorreste prendervi cura ricorrendo all’artemisia.

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