Aids: primo paziente al mondo senza virus da un anno grazie a mix di farmaci

Un uomo di San Paolo potrebbe essere il primo al mondo a guarire dall'HIV solo grazie a un mix di farmaci, senza alcun trapianto di midollo osseo

Potrebbe essere il primo uomo guarito da HIV solo grazie a un mix di farmaci, senza alcun trapianto di midollo. Il paziente è il primo ad aver ottenuto una remissione da oltre un anno. Un periodo di tempo sufficientemente lungo da far esultare i medici e gli scienziati che ne hanno seguito il caso.

Novità promettenti arrivano dalla conferenza Aids2020 in corso proprio in questi giorni, dal 6 al 10 luglio. Ad annunciare il primo possibile caso di adulto con HIV in remissione a lungo termine senza trapianto è stato Ricardo Diaz dell’Università Federale di San Paolo.

Il caso del paziente di San Paolo

La scoperta ha acceso una nuova luce nel cammino per combattare l’infezione provocata dall’omonimo virus. Il protagonista dello studio pilota è un uomo di 34 anni a cui viene diagnosticato l’HIV nel 2012. Il paziente è stato sottoposto a una terapia antiretrovirale (ART) con nicotinamide due volte al giorno per 48 settimane.  atta di uno dei cinque soggetti sottoposti a questo tipo di trattamento, con l’obiettivo di capire se il mix di farmaci sarebbe stato in grado di curare dall’HIV.

“L’ART di base è stata intensificata con maraviroc e dolutegravir, la nicotinamide inibisce l’apoptosi linfocitaria legata all’esaurimento immunitario e ha molteplici potenziali meccanismi anti-latenza” spiega Diaz.

E i dati presentati oggi durante la conferenza sembrano confermare quanto ipotizzato. L’uomo ha mantenuto la remissione dell’HIV a lungo termine senza la necessità di trapianto di midollo osseo.

Ma non solo. Anche a distanza di 57 settimane dall’interruzione del trattamento, il DNA dell’HIV nelle sue cellule e il test anticorpale per l’HIV rimangono negativi. In altre parole, nel suo corpo non c’è traccia del virus. La terapia infatti ha avuto il merito di eliminareil virus dai ‘reservoir’ presenti nelle cellule e che ne permettono il ritorno una volta sospeso il trattamento farmacologico.

Secondo i ricercatori, i risultati sono entusiasmanti ma preliminari e sono in corso ulteriori analisi per confermare l’efficacia del trattamento.

Fonti di riferimento: Aids2020

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