Meduse: ammoniaca o ghiaccio? Tutto quello che devi sapere in caso di puntura

“Tutti al mare, tutti al mare…”, cantava Gabriella Ferri negli anni Settanta. Peccato però che spesso le tanto desiderate vacanze al mare siano rovinate dalle dolorosissime punture di meduse e pesci.

Negli ultimi anni infatti, il moltiplicarsi delle meduse nelle nostre acque rende spesso pericoloso il bagno in mare o la passeggiata in spiaggia.

E oltre alle meduse, ci sono naturalmente una serie di animali altrettanto fastidiosi che si possono incontrare al mare, in campagna e anche in montagna, come zanzare, scorfani e vipere, pronte a pungerci ed iniettare il loro veleno.

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Per questo motivo bisogna essere preparati e sapere esattamente cosa fare nel caso si venga punti da uno di questi animali.

Ad esempio, se ci troviamo in acqua e una medusa ci coglie di sorpresa pungendoci, è bene cercare di sfregare la parte colpita rimanendo nell’acqua, in modo da eliminare le vescicole urticanti. A differenza di quanto si creda, bisogna evitare di applicare l’ammoniaca o l’acqua dolce e cercare di fare subito un impacco a base di cloruro di alluminio (disponibile in pomata) oppure poggiare del ghiaccio sul punto della puntura.

Se invece a pungervi è uno scorfano, il pesce ragno o la tracina, pesci che provocano tanto dolore come la medusa, è importante disinfettare la puntura con acqua ossigenata e se le spine sono ancora presenti, cercare di toglierle delicatamente. L’ideale, per rompere il veleno iniettato e alleviare il dolore, è mettere il piede nell’acqua bollente (fino a resistenza) e lasciarlo così per alcuni minuti. Ripetendo questa operazione più volte, il piede si sgonfierà progressivamente. In alternativa, si può fare la stessa cosa mettendo il piede nella sabbia bollente.

E con questi semplici consigli, buona estate a tutti!

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