Muffa: cos’è, come si forma e quali sono i migliori rimedi per eliminarla

La presenza di muffa è una realtà piuttosto frequente all'interno delle nostre abitazioni. Per quanto spesso venga sottovalutato, il proliferare della muffa va affrontato tempestivamente, per evitare eventuali danni alla salute legati all'inalazione delle spore.

La presenza di muffa è una realtà piuttosto frequente all’interno delle nostre abitazioni.

Per quanto spesso venga sottovalutato, il proliferare della muffa va affrontato tempestivamente, per evitare eventuali danni alla salute legati all’inalazione delle spore.

Per questo, oltre a conoscere quali sono i migliori rimedi per togliere la muffa, è importate sapere come si forma e come evitare che possa riformarsi.

Che cos’è la muffa e quali effetti ha sulla nostra salute?

Muffa è un termine generale che si riferisce a un microrganismo vivente che racchiude vari tipi di funghi microscopici. Questi miceti, che proliferano esclusivamente in un ambiente umido, in natura sono molto utili, scompongono, infatti, i vegetali e contribuiscono a formare l’humus.

Si tratta, fondamentalmente, di un agglomerato di sottili miceli che si riproducono per mezzo di spore, in grado di ricoprire le superfici umide di muri e soffitti. Sono proprio le ife che crescono dalle spore, che possono causare problemi respiratori particolarmente pericolosi in soggetti che già soffrono di insufficienza immunitaria o asma.

Le spore della muffa che si liberano in ambienti chiusi, inoltre, possono creare problemi di allergie e quelle di alcune specie particolari, come il fungo Stachybotrys, rilasciano delle tossine che possono causare infiammazioni polmonari, particolarmente pericolose per anziani e bambini. Nei bambini, infatti, circa il 13% delle asme croniche è associato a un eccessivo tasso di umidità nelle abitazioni.

Di solito sono particolarmente colpite le mucose per la loro mancanza di uno strato protettivo; la muffa, però, può anche aggredire l’epidermide, procurando eczemi e dermatiti atopiche.

Negli appartamenti umidi si riscontrano anche irritazioni non specifiche delle mucose degli occhi, del naso, della gola, come pure della pelle, che non hanno un’origine allergica. Se questi stati irritativi persistono, possono svilupparsi processi infiammatori a carico delle vie respiratorie superiori (sinusite), come anche di quelle inferiori (bronchite cronica o asma).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) conferma che l’umidità e la muffa in casa possano provocare seri danni alla salute, e sostiene che la prevenzione sia un ottimo metodo per contrastarne la formazione.

Dove si forma la muffa in casa?

Al primo e al secondo posto tra gli ambienti più colpiti, troviamo il bagno e la cucina; non meno colpite sono, però, anche le camere da letto, perché spesso sono più fresche, esposte a nord e perché durante la notte viene emessa una considerevole e prolungata umidità attraverso la respirazione e la sudorazione degli occupanti.

Per quanto riguarda l’esposizione degli ambienti, le stanze della casa che sono esposte a ovest e nord-ovest, che sono più fredde e maggiormente esposte alle piogge, tendono ad essere più colpite dalla muffa rispetto alle altre zone.

Quali sono le principali cause della muffa?

Le cause principali che contribuiscono alla formazione della muffa nelle nostre case sono sostanzialmente due:

  • Un isolamento non ottimale del locale.
    Ciò avviene soprattutto quando la casa è posta al pianterreno, sopra a cantine fredde e senza aperture.
  • Un eccessivo tasso di umidità nell’ambiente, che non dovrebbe superare il 55%.
    Già a livelli di poco superiori potrebbe infatti formarsi una condensa su soffitti, pareti e vetri, con conseguente sviluppo, in breve tempo, di muffe, batteri e chiazze grigiastre.

Cosa si può fare per evitare la formazione di nuove macchie di muffa?

Eliminare le macchie di muffa non è sufficiente per evitarne la futura formazione. È fondamentale, invece, adottare alcuni semplici accorgimenti:

  • Aeriamo la casa più volte al giorno, per almeno cinque minuti.
    L’aria esterna, di solito più fresca e secca, permette infatti di bilanciare l’umidità interna;
  • Quando tinteggiamo le pareti, utilizziamo idropitture traspiranti, soprattutto in bagno e in cucina, che, a causa della presenza di acqua corrente, sono le stanze più umide della casa. L’ideale sarebbe aggiungere alla pittura apposita anche uno specifico additivo antimuffa;

Un altro valido rimedio per evitare il riformarsi di macchie di muffa è quello di rendere più efficace l’isolamento della nostra abitazione.

Un primo passo in tal senso potrebbe essere quello di sostituire i serramenti dei nostri punti-luce; nel caso di ambienti molto umidi potrebbe, inoltre, essere utile isolare anche le pareti con un cappotto termico, in modo da evitare la formazione di umidità a livello strutturale.

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