Birdwatching e passeggiate nella natura, i medici scozzesi le prescrivono come medicine

I benefici dell'attività fisica all'aria aperta sono ben noti: i medici scozzesi decidono allora di introdurre la "natura" nei trattamenti dedicati ai pazienti.

Da questa settimana, i medici scozzesi potranno prescrivere la “natura” come parte del trattamento di un paziente

Madre Natura offre incredibili benefici. Una passeggiata all’aria aperta è un toccasana per corpo e cervello, rilassa e fa sentire meglio. Perché non prescrivere una simile attività nelle ricette mediche? Un rimedio naturale, gratuito e facilmente accessibile come quello di farsi coccolare dall’ambiente circostante può essere la panacea di tutti i mali?

Certo che sì, o almeno fa la sua grandissima parte. E lo sanno bene i medici delle Shetland, un arcipelago scozzese, che inizieranno a prescrivere il birdwatching, ma anche camminate e raccolta di conchiglie e legnetti provenienti dalla spiaggia per sollevare salute e benessere dei pazienti.

Un programma che è alla base di un progetto di partnership pioneristico tra NHS Shetland (National Health Service, il sistema sanitario nazionale in vigore nel Regno Unito) e RSPB Scotland (un ente di beneficenza per la conservazione della natura), che si ritiene sia il primo del suo genere in Gran Bretagna e che si è esteso dopo una fase pilota di successo. Da questa settimana, tutti i medici di Shetland saranno in grado di prescrivere la natura come parte del trattamento del loro paziente.

La fase pilota, che ha avuto luogo alla chirurgia di Scalloway lo scorso anno, ha portato poi al lancio di “Nature Prescriptions” in tutti e dieci gli ambulatori della contea di Shetland.

Il programma parte dal presupposto che la natura ha benefici da offrirci come la riduzione della pressione sanguigna, dell’ansia e un aumento del benessere e della felicità. Si tratta di un progetto, quindi, con cui i medici generici e gli infermieri spiegheranno e promuoveranno i numerosi vantaggi che trovarsi all’aria aperta può avere sul benessere fisico e mentale.

È per questo che RSPB Scotland ha prodotto un opuscolo e un vero e proprio calendario di attività stagionali (a seconda del periodo dell’anno, i suggerimenti potrebbero includere passeggiare sulla spiaggia per cercare conchiglie, andare a osservare gli uccelli, camminare sulle colline o semplicemente fermarsi in piedi per alcuni minuti per un po’ all’apertao), descrivendo tutti i modi per realizzare i benefici per la salute che la natura può fornire indipendentemente dalle condizioni di salute. Il volantino verrà consegnato a discrezione di ciascun medico.

Chloe Evans, medico dello Scalloway Health Center, ha dichiarato: “Voglio partecipare perché il progetto fornisce ai pazienti un modo strutturato per accedere alla natura come parte di un approccio non farmacologico ai problemi di salute. I benefici per i pazienti sono gratuiti, facilmente accessibili e consentono una maggiore connessione con l’ambiente circostante che, auspicabilmente, porta a migliorare la salute fisica e mentale delle persone“.

Perché tutto ciò? Semplice: un’attività regolare all’aria aperta riduce il rischio di malattie cardiache e ictus, diabete, tumori, depressione, ansia e problemi del sonno. Vi è poi un insieme di prove secondo cui le persone con una connessione più forte con la natura sperimentano più soddisfazione nella vita, affetti positivi e maggiore vitalità.

Insomma, dalla natura un metodo del tutto green da affiancare alla medicina tradizionale per vedere il mondo con maggiore positività e guarire prima. Che ne dite se anche i nostri medici ci prescrivessero almeno una passeggiata nel parco al giorno?

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Germana Carillo

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