Tecniche tibetane anti-stress per recuperare energia e calore interiore

Due semplici tecniche che praticano i monaci del Tibet possono aiutarci a superare lo stress e a recuperare energia. Vediamo come eseguirle.

Due semplici tecniche che praticano i monaci del Tibet possono aiutarci a superare lo stress e a recuperare energia. Vediamo come eseguirle al meglio.

Si tratta di due esercizi di base che i monaci principianti solitamente eseguono durante le loro pratiche di preparazione spirituale. Si basano su visualizzazioni, respiri e movimenti molto semplici in grado di rilassare il corpo, calmare le emozioni e combattere la tensione psichica. Noi possiamo dunque sperimentarle per eliminare lo stress.

Camminata contro lo stress

I tibetani chiamano “lung-gom” una pratica interessante che include certe posture, respiri energetici e lunghe passeggiate accompagnate da profonda meditazione. I professionisti di questa tecnica sono veri e propri atleti in grado di percorrere velocemente enormi distanze, senza nutrirsi o riposare.

Noi possiamo sfruttare queste conoscenze praticando gli esercizi di respirazione e la camminata per superare stati di esaurimento acuto o cronico.

I momenti migliori per eseguire questa tecnica sono l’alba e il tramonto e andrebbe praticata per circa 40 minuti. Occorre avere a disposizione un’ampia area per camminare, meglio se boscosa o comunque immersa nella natura. Il terreno dovrebbe essere il più possibile pianeggiante.

Prima di iniziare bisogna sdraiarsi a terra a faccia in su ed eseguire tre serie di dieci respiri profondi portando aria nell’addome. Si continua poi con un’altra serie di 3 respiri portando l’aria al petto, ovvero contraendo l’addome. Dopo questa serie di respirazioni si continua inspirando ed espirando normalmente per 5 minuti.

Subito dopo bisogna rimanere per 10 minuti nella posizione del bambino: ovvero seduti sui talloni con la fronte a terra e le braccia distese su entrambi i lati del corpo continuando a respirare. A questo punto ci si alza dolcemente iniziando a passeggiare.

Durante la camminata bisogna concentrarsi su una bella immagine, un colore o il suono del mantra OM evitando di distrarsi o parlare.

Questo esercizio può essere ripetuto una o due volte alla settimana, per tre mesi.

Ravvivare il fuoco interno

Questa tecnica, nota come tummo, genera molto calore interno e si utilizza in Tibet soprattutto per difendersi dalle basse temperature. Consiste nel generare, attraverso la visualizzazione, una sfera luminosa e calda all’interno del corpo per distribuire poi quel calore in altre zone.

Per praticare il seguente esercizio è necessario essere a digiuno.

Bisogna sedersi comodamente a terra in postura meditativa con le gambe incrociate o in alternativa su una sedia con la pianta dei piedi appoggiata sul pavimento e la schiena dritta. Le mani sono sulle ginocchia con i palmi verso il basso.

Respira per 5 minuti in modo che l’aria penetri liberamente attraverso il naso. Visualizza il corpo e immagina che si tratti di un pallone che si gonfia e si svuota e che alla base della colonna vertebrale vi sia una fiamma a forma di mandorla. Mentre il torace accoglie l’aria che entra ed esce alimenterà il fuoco e l’interno apparirà più luminoso occupando tutto lo spazio all’interno del corpo.

Se l’esercizio viene eseguito correttamente si sperimenta un grande calore interno sprigionato in realtà grazie al potere della psiche.

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