Sei meteropatico? Ecco perché alcune persone avvertono in anticipo il cambiamento del tempo

Scopri perché alcune persone avvertono fisicamente il cambio del meteo con mal di testa o dolori? Che legame c'è tra corpo, mente e atmosfera?

La meteopatia è un fenomeno che interessa molte persone in tutto il mondo. Si manifesta attraverso una serie di sintomi fisici e psicologici legati ai cambiamenti climatici e alle variazioni atmosferiche. Ma cosa sta realmente dietro a questo fenomeno e come è possibile che alcune persone riescano a “sentire” il cambiamento del tempo sul proprio corpo?

“Non ho bisogno di vedere il meteo: quando sta per arrivare la pioggia mi sento strano, mi vengono persino i calli ai piedi” diceva Braccio di Ferro. Calli a parte, quanti di noi avvertono disturbi come mal di testa, capogiri e sensazione di “stranezza” poco prima di un repentino cambiamento del tempo (in peggio)? Ma soprattutto, perché accade?

Il termine “meteopatia” deriva dalla fusione di due parole greche: “meteo”, che significa clima, e “pathos”, che indica sofferenza o malattia. In pratica, descrive una serie di disturbi fisici o psicologici che si manifestano in relazione ai cambiamenti atmosferici.

Essere meteoropatici, però, non è una condizione patologica, nonostante l’aggettivo o l’etimologia facciano pensare, e di certo non è appannaggio di stregoni o medium. C’è una spiegazione molto razionale, che si basa su evidenze scientifiche.

Quando arriva una perturbazione ci sono dei cambiamenti nelle condizioni di pressione e temperatura in atmosfera che possono riflettersi sulla Terra, e avvertiti in particolare da soggetti molto sensibili. Non di rado infatti alterazioni di questo tipo riescono ad interferire con i nostri equilibri interni.

Analogamente, e in modo più evidente, quando andiamo in alta montagna sperimentiamo un significativo cambiamento di pressione atmosferica. Molto “banalmente” la quantità di aria sopra la nostra testa risulta minore di quella sul livello del mare. E non poche persone hanno disturbi fisici all’adattamento.

Se cambia il tempo tali modifiche sono ovviamente meno importanti, ma il corpo umano può essere molto “suscettibile” e generare dei segnali anche prima che il temporale di scateni, rendendoci a volte piuttosto irritabili.

Cosa dice la scienza?

Diversi studi hanno cercato di comprendere la correlazione tra i sintomi della meteopatia e le variazioni climatiche. Uno studio pubblicato sul Journal of Rheumatology ha dimostrato che le persone affette da artrite reumatoide, ad esempio, tendono a manifestare sintomi più intensi con l’arrivo di tempo umido e freddo.

Un altro studio, pubblicato sulla rivista International Journal of Biometeorology, ha esplorato la relazione tra i cambiamenti barometrici e l’insorgenza di emicranie, confermando che una rapida diminuzione della pressione atmosferica può scatenare mal di testa in alcune persone.

Non tutte le persone sono sensibili ai cambiamenti climatici nello stesso modo. Alcuni fattori, come l’età, la presenza di determinate patologie o la predisposizione genetica, possono rendere alcune persone più vulnerabili agli effetti del tempo. Inoltre, la percezione del dolore e dei sintomi varia da individuo a individuo, rendendo difficile stabilire una correlazione diretta e universale tra meteopatia e variazioni atmosferiche.

Insomma, la meteopatia è un fenomeno reale e molte persone ne sono affette, anche se la scienza non ha ancora compreso appieno tutti i meccanismi alla base di questo disturbo. Ciò che è certo è che il nostro corpo e la nostra mente sono strettamente collegati all’ambiente che ci circonda, e le variazioni climatiche possono influenzare il nostro benessere in modi che forse non abbiamo ancora scoperto.

Quasi sempre siamo il primo segnale dei nostri cambiamenti.

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