Psoriasi: per 8 persone su 10 cure inefficaci

Cure e terapie per la psoriasi: l’84% degli italiani affetti da psoriasi non riesce a trovare una terapia efficace.

Psoriasi, che delusione le cure! È questo il primo impietoso pensiero dei 3 milioni di italiani affetti da questa patologia della pelle, che già di per sé genera parecchi imbarazzi, ansie e a volte anche depressione. L’84% degli italiani affetti da psoriasi non riesce a trovare una terapia efficace.

Se durante la stagione estiva, con il sole, il disturbo si placa e dà un attimo di tregua, per il resto dell’anno quasi tutti i pazienti si danno a un vero e proprio pellegrinaggio tra medici di famiglia e dermatologi, alla ricerca di una terapia efficace. E solo in pochi arrivano nei centri di riferimento specializzati.

Il risultato è che l’84% degli affetti da psoriasi rimane deluso, rigettandosi in una serie infinita di prove inutili tanto che poi il 90% abbandona le cure e l’80% cade in depressione.

Sono questi i dati che emergono dall’analisi di 5278 schede compilate dai pazienti e 2560 dai medici specialisti condotta dall’ADIPSO, l’Associazione per la Difesa degli Psoriasici, che ha presentato i risultati della propria indagine durante un convegno svoltosi a Roma. Le schede sono state raccolte dall’associazione durante lo scorso Open Day del WPD (World Psoriasis Day), in 93 cliniche di riferimento regionali (ex Psocare) che hanno aperto le loro porte per fornire informazioni sulla malattia e svolgere visite e consulti gratuiti.

Dobbiamo fare qualcosa per questa delusione dei pazientidice la presidente dell’ADIPSO Mara Maccarone. Oggi ci sarebbero tutti i mezzi per curarsi, ma molti non ci riescono, e questo è enorme danno per il paziente e per la società. Le schede che abbiamo raccolto fotografano perfettamente la situazione generale, basti pensare che nei centri di riferimento in pochi anni siamo scesi da 12mila a 6mila pazienti, segno tangibile che qualcosa non va e non per colpa dei malati”.

Inoltre, dalla ricerca è emerso che spesso la psoriasi si accompagna anche ad altre patologie, tra cui l’obesità, la depressione e il diabete (13%), patologie che, spesso, fanno in modo che il paziente non possa usare certi farmaci.

Diventa così un cane che si morde la coda, annoverando la psoriasi tra quelle problematiche che riguardano la pelle più fastidiose e difficili da affrontare sia a livello fisico che psicologico. Nei casi in cui è molto evidente può causare l’isolamento della persona o magari portare a coprirsi il più possibile per non trovarsi a disagio.

Cosa fare? Affrontare la malattia con un centro di riferimento, comunicare e sapere e far sapere soprattutto che la psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che non infetta e non contagia!

“Il problema è di comunicazione. Dobbiamo impostare un percorso di istruzione del paziente per fare in modo che segua il più possibile le terapie che proponiamo, anche spiegandogli che magari la prima può non funzionare ma che in quel caso ci sono delle altre ‘armi’ che si possono usare”, commenta Nicola Balato, direttore della dermatologia del Policlinico Federico II di Napoli.

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Intanto, chi è affetto da psoriasi tenga duro e non molli. Terapie efficaci ce ne sono e consentono di tenere a bada il problema anche per lungo tempo. Oltre a creme e gel da utilizzare per uso topico sulle zone colpite, ci sono farmaci utili a regolare l’infiammazione, biotecnologici o anche cure termali. Confrontatevi sempre con lo stesso esperto, che imparerà a conoscere voi e la vostra patologia, e non mollate la presa.

Germana Carillo

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