Meningite, tutto quello che dovete sapere

Meningite. Una malattia che ciclicamente torna a far paura. Si tratta di un’infiammazione a carico delle meningi, ovvero delle membrane che rivestono cervello e midollo spinale. Importante sapere di cosa si tratta, come si trasmette e i sintomi da non sottovalutare.

Meningite. Una malattia che ciclicamente torna a far paura. Si tratta di un’infiammazione a carico delle meningi, ovvero delle membrane che rivestono cervello e midollo spinale. Importante sapere di cosa si tratta, come si trasmette e i sintomi da non sottovalutare.

Esistono varie forme di meningite, alcune più lievi altre decisamente gravi che possono portare anche alla morte. La meningite di origine virale o meningite asettica è una forma lieve di malattia e di solito non viene neanche diagnosticata in quanto si scambia facilmente con l’influenza. Molto diverso il discorso invece per la meningite di origine batterica (fortunatamente molto rara), che va riconosciuta e trattata per tempo per evitare gravi conseguenze.

Leggi anche: MENINGITE COS’È, CAUSE E COME RICONOSCERLA

CAUSE DELLA MENINGITE

Come avrete capito, le cause della meningite possono essere diverse, la malattia può infatti comparire in seguito alla presenza di virus, batteri e funghi o miceti. I virus sono generalmente l’herpesvirus o l’enterovirus, ma ne esistono molti altri che possono scatenare la cosiddetta meningite asettica. Questo tipo di malattia però, come già detto, non è preoccupante, guarisce in poco tempo e spesso non ci si accorge neppure di averla contratta.

La meningite batterica può insorgere a causa del Neisseria meningitidis (meningococco), in particolare i suoi sierogruppi A, B, C, W 135 e Y, e il pneumococco. C’è poi la meningite da emofilo di tipo B (Hib) che fino agli anni ’90 era molto diffusa nei bimbi al di sotto dei 5 anni. Ma ormai quasi tutta la popolazione ha sviluppato difese immunitarie contro questo tipo di batterio.

meningite meningococcoFoto: Neisseria meningitidis (meningococco)

Tra i fattori di rischio della meningite batterica ci sono l’età (più a rischio i bambini sotto i 5 anni, i giovani tra i 18 e i 24 anni e le persone anziane), la vita in comunità, fumo o esposizione a fumo passivo e altre infezioni alle prime vie respiratorie. Anche la gravidanza rientra tra le situazioni a rischio, dal momento che la donna incinta è più soggetta di altri alla listeriosi, che a sua volta può degenerare in meningite.

Esiste anche una meningite da funghi o miceti che si manifesta soprattutto in persone che hanno basse difese immunitarie.

Pochi sanno che molti agenti patogeni (tra cui meningococco e penumocco) sono spesso presenti nella faringe di individui sani, non danno alcun sintomo e non aumentano il rischio di meningite.

COME SI TRASMETTE LA MENINGITE

La meningite si trasmette tramite contatto aereo ovvero una persona contagiata può passare i batteri responsabili della malattia attraverso la respirazione, le secrezioni di naso e gola, baci ma anche utilizzando oggetti usati poco prima da chi ha già una meningite in corso: asciugamani, fazzoletti, cibo, bicchieri e posate, spazzolino da denti, ecc.

Per essere contagiati è necessario trovarsi a contatto stretto e prolungato con la persona infetta oppure in ambienti molto affollati.

Fortunatamente il meningococco non è in grado di vivere che pochi minuti al di fuori del corpo umano, è per questo che la malattia non si trasmette poi così facilmente come avviene invece per altri tipi di batteri o virus come ad esempio quelli che provocano l’influenza.

La meningite è contagiosa solo nella fase acuta dei sintomi e nei giorni che precedono la sua comparsa.

Ricapitolando la meningite si trasmette:

• Per via aerea attraverso secrezioni di naso e gola

• Baci

• Utilizzando oggetti di una persona già colpita

MENINGITE INCUBAZIONE

Il tempo di incubazione può variare a seconda della causa dell’infezione: la meningite virale varia dai tre ai sei giorni, quella batterica dai 2 ai 10 giorni.

SINTOMI MENINGITE

Inizialmente la meningite porta alla comparsa di sintomi molto generici che possono facilmente essere confusi con quelli di altre problematiche di gravità decisamente minore. Possono comparire ad esempio mal di testa, stanchezza, irritabilità e nausea.

meningite infografica

Sicuramente i sintomi da non sottovalutare mai nel caso compaiano sono febbre molto alta (che supera i 40°) e rigidità in alcune parti del corpo, in particolare della nuca e all’estensione della gamba. Ciò concretamente significa che è talmente tanta la tensione in quella zona che non ci si riesce a muovere come di consueto. Questo è un campanello d’allarme molto importante da riferire subito al proprio medico.

Altra cosa da non sottovalutare mai è la comparsa di convulsioni che, anche in caso non si tratti di meningite, possono comunque portare gravi conseguenze. In molti casi poi la meningite provoca un vero e proprio stato di confusione mentale in cui oltre a stanchezza e sonnolenza, non si riesce più a stare bene concentrati, svolgere le consuete attività o addirittura a parlare del tutto correttamente.

Altro sintomo da non trascurare è un’improvvisa ipersensibilità alla luce.

Leggi anche: MENINGITE: I SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE

SINTOMI MENINGITE FULMINANTE

Quando si parla di meningite fulminante si intendono quei casi di meningite batterica (generalmente da meningoccco) in cui il decorso della malattia è rapido e acuto, appunto fulminante (si tratta del 10-20% dei casi) e che può portare alla morte in poche ore anche se si segue una terapia adatta.

I sintomi di meningite fulminante più frequenti sono gli stessi delle meningiti con decorsi più moderati:

• mal di testa

• febbre

• letargia

• irritabilità

• nausea

• eruzioni cutanee

Quelli da tenere più in considerazione sono però:

convulsioni

rigidità alla nuca e all’estensione della gamba

sensibilità degli occhi alla luce

MENINGITE PROFILASSI

In caso di meningite batterica il trattamento deve essere tempestivo e a base di antibiotici. Sarebbe importante individuare il ceppo responsabile in modo da utilizzare farmaci specifici. Se invece la meningite è di origine virale, la situazione è decisamente meno grave, non occorre fare terapia antibiotica ma solo collaterale per tenere a bada i sintomi e si risolve spontaneamente nel giro di una settimana circa.

Chiunque sia stato a contatto con una persona affetta da meningite deve subito recarsi dal medico per effettuare la profilassi di routine e scongiurare così la comparsa della malattia.

Francesca Biagioli

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