Endometriosi: diagnosi e cura precoce con un esame del sangue

Endometriosi, un esame del sangue per la diagnosi e la cura precoce. Stop ai test invasivi? I ricercatori italiani hanno identificato una proteine presente solo nel sangue delle donne affette da endometriosi. Rilevare questa proteina grazie a un esame del sangue potrebbe essere utile per la diagnosi precoce e per ricorrere a cure tempestive.

Endometriosi, un esame del sangue per la diagnosi e la cura precoce. Stop, dunque, ai test invasivi? I ricercatori italiani hanno identificato una proteina presente solo nel sangue delle donne affette da endometriosi. Rilevare questa proteina grazie a un esame del sangue potrebbe essere utile per la diagnosi precoce e per ricorrere a cure tempestive.

A proporre il test del sangue sono gli esperti della Fondazione Italiana Endometriosi, autori di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Cellular Physiology, in cui parlano dell’identificazione della proteina Zn-alpha2-glycoprotein. Lo studio in questione porta il titolo di Serum biomarker for diagnosis of endometriosis.

Giungere ad una diagnosi certa di endometriosi fino a questo momento sarebbe stato considerato piuttosto complicato. Dunque un esame del sangue potrebbe facilitare molto sia il compito dei medici che la vita delle donne per determinare la causa di disturbi che fino a questo momento non avevano trovato spiegazione.

Gli esperti stimano che il 10% delle donne è colpito da endometriosi durante l’età riproduttiva. Durante il ciclo mestruale si trovano ad affrontare dolori molto forti ed emicranie. Nella vita quotidiana talvolta devono affrontare dolore pelvico cronico e dolore durante i rapporti sessuali. Un insieme di sintomi spiacevoli che possono avere tra le cause proprio l’endometriosi.

L’esame del sangue potrà diventare un test diagnostico non invasivo per aiutare ad individuare in tempo brevi questa patologia. Gli esperti hanno verificato che la proteina in questione è presente nelle donne solo in caso di endometriosi. Dunque la sua presenza nel sangue dovrebbe indicare senza dubbio lo sviluppo di questa malattia da parte della donna sottoposta al test.

Come spiega la Fondazione Italiana Endometriosi, questa malattia riguarda la presenza di tessuto simile all’endometrio (che ricopre la cavità interna dell’utero) fuori dalla cavità uterina. Spesso è causa di infertilità e richiede trattamenti medici e chirurgici estesi, con relativi costi e rischi.

Si tratta di una nuova era nella storia dell’endometriosi? Il test del sangue permette la diagnosi anche nelle fasi precoci della malattia e proprio questo aspetto potrebbe favorire una migliore qualità della vita nelle donne che soffrono di endometriosi. La sensibilità del nuovo test supera il 70% ed è di gran lunga maggiore rispetto alle analisi disponibili fino ad oggi, che comunque risulteranno utili da affiancare al nuovo test del sangue.

Marta Albè

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