Cajeput: proprieta’, usi e dove trovare l’olio essenziale alternativo al tea tree

L’olio essenziale di Cajeput viene ricavato dalle foglie e dai rami più giovani della Melaleuca cajeputi, un albero sempreverde, secondo il metodo della distillazione per corrente di vapore. Gli svariati impieghi e le numerose proprietà benefiche permettono di utilizzarlo in sostituzione del più noto olio essenziale di Tea Tree, rispetto al quale presenta un profumo meno penetrante.

L’olio essenziale di Cajeput viene ricavato dalle foglie e dai rami più giovani della Melaleuca cajeputi, un albero sempreverde, secondo il metodo della distillazione per corrente di vapore.

Gli svariati impieghi e le numerose proprietà benefiche permettono di utilizzarlo in sostituzione del più noto olio essenziale di Tea Tree, rispetto al quale presenta un profumo meno penetrante.

Proprietà benefiche e utilizzi

L’olio essenziale di Cajeput è ritenuto uno dei più potenti antisettici naturali esistenti. Possiede nello stesso tempo un effetto calmante e armonizzante sull’organismo. In aromaterapia costituisce una nota di testa, per via dell’alta volatilità e della rapidità d’azione. Le caratteristiche antisettiche lo rendono benefico nel trattamento di disturbi dell’apparato respiratorio quali asma, bronchite, tosse, mal di gola e sinusite. Viene inoltre impiegato per la cura di cistiti e prostatiti.

Può essere utilizzato come olio essenziale da diffondere negli ambienti della propria casa, sfruttando la sua azione antisettica, per disinfettarli. In aromaterapia viene impiegato percreare un’atmosfera in cui possano essere favoriti lo scambio di idee e la comunicazione tra le persone presenti all’interno di uno stesso ambiente.

Come per tutti gli oli essenziali, il Cajeput può essere versato in poche gocce in un diffusore a candela, insieme a dell’acqua, in modo da permettere che il suo aroma si sparga all’interno degli ambienti che si desidera purificare o energizzare. L’olio essenziale di Caput può essere aggiunto ad un olio vegetale di base, nelle preparazioni erboristiche, per ottenere prodotti naturali da impiegare per i massaggi,

In caso di reumatismi o di dolori muscolari, l’olio di mandorle dolci costituirà un perfetto olio di base in cui diluire l’essenza. A 250 millilitri di olio di mandorle dolci potranno essere aggiunte 25 gocce di olio essenziale di Cajeput. La miscela potrà essere utilizzata per massaggiare le zone affette da dolori reumatici o muscolari.

In caso di tosse, raffreddore o influenza, l’olio essenziale di Cajeput può essere utilizzato per i suffumigi. In proposito viene consigliato di versare in una bacinella di acqua bollente 10 gocce dell’essenza. Ci si dovrà dunque coprire la testa con un asciugamano ed inspirare il vapore sprigionato per 3 minuti. Per favorire l’espulsione del catarro, è possibile effettuare dei massaggi sul petto con una miscela composta da 2 cucchiaini di olio di mandorle dolci e da 3 gocce di olio essenziale di Cajeput.

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Precauzioni d’uso e Controindicazioni

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Come per tutti gli oli essenziali, è necessario sottolineare alcune precauzioni d’uso. Nessun olio essenziale deve essere impiegato per uso interno, senza aver in precedenza consultato un esperto. Alcuni oli essenziali utilizzati puri possono irritare la pelle. È dunque preferibile una loro diluizioni in oli vegetali di base, come l’olio di sesamo, di mandorle dolci, di riso o di germe di grano.

L’applicazione di alcuni oli essenziali sulla pelle potrebbe essere sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento. In alte dosi l’olio essenziale di Cajeput può provocare nausea, vomito e gastrite. L’assunzione non deve essere effettuata in presenza di ipersensibilità accertata ai suoi componenti. Può potenziare l’effetto o il metabolismo dei farmaci, tra cui barbiturici e medicinali per la riduzione della glicemia da somministrare per via orale.

Dove trovarlo

L’olio essenziale di Cajeput, così come tutti gli oli essenziali, può essere acquistato in erboristeria, nei negozi di prodotti naturali e biologici, oppure online. È necessario assicurarsi che si tratti di un olio essenziale puro e non di un’essenza sintetica, leggendo bene quanto riportato sulla confezione o su di un eventuale foglietto illustrativo. Gli oli essenziali migliori sono certificati come provenienti da agricoltura biologica (in Italia riportano il marchio AIAB o il simbolo del biologico UE) o biodinamica (attestata dal marchio Demeter).

Marta Albè

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