Come trasformare la tua vita un mattino alla volta

Alzarsi presto per aumentare la propria produttività ed essere più felici: secondo una prospettiva economico-materialista e spirituale.

Il mattino ha l’oro in bocca: si dice così, no? E in effetti, come sempre, i proverbi che emergono dalla saggezza “popolare” più profonda non sbagliano mai. Si tratta di vedere però di quale oro si parli. Di certo è che, negli ultimissimi anni, alzarsi presto è diventato un must per molti imprenditori.

Hal Elrod, autore del libro “The Miracle Morning – trasforma la tua vita un mattino alla volta” (chissà in che momento del giorno l’ha scritto; in ogni caso ha venduto per più di 10 milioni di dollari) afferma che svegliarsi un’ora prima (prima del solito; l’ideale è tra le 5,30 e le 6,30) consente di trasformare positivamente la propria vita.

La sua ricetta è una sorta di frenetica to-do-list: primo, meditare per 10 minuti, quindi scrivere per altri 10 minuti, definire gli obiettivi della giornata per 10 minuti e poi – per 10 o 20 minuti, fare sport. Va da sé che per alzarsi presto, bisogna anche andare a letto presto.

Molti manager seguono questa impostazione: ad esempio il fondatore della Virgin, Richard Branson; l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook; il fondatore di Twitter Jack Dorsey, il Ceo della Disney, Robert Iger. Uno dei primi ad averne parlato in Italia, sui social, è stato sicuramente Marco Montemagno, simpatico ed abile imprenditore-comunicatore, che già tre anni fa produsse un video – pubblicato anche sulla sua pagina Facebook – con tre utili consigli per chi vuole cominciare e riuscire a buttarsi giù dal letto presto, prestissimo.

Non c’è dubbio che riuscire a gustarsi pienamente il mattino faccia bene (lo ha dimostrato persino una ricerca scientifica: chi si alza presto è più felice, complessivamente, di chi preferisce vivere di notte e di conseguenza si alza più tardi) ma l’oro del mattino può avere altri, più autentici sapori spirituali: ed è a questi che si collegano le suggestioni sapienziali.

Il mattino presto, ad esempio, è il momento in cui – all’alba – si può percepire il famoso raggio verde; descritto dalla scienza come effetto ottico, può riportare interiormente ad altre suggestioni più “sottili”: ricorda, ogni giorno, l’incontro tra il raggio di sole (giallo) con il freddo blu della notte, che fa nascere il verde del mondo vegetale (a proposito: anche secondo il Feng Shui le prime ore del mattino sono contraddistinte dall’energia vibrante, creativa e in crescita del Legno e dal colore verde).

Il mattino è il momento ideale per riconnettersi con se stessi, con il proprio Sè interiore e il Sole dello Spirito: un buon tempo, quindi, per letture ispiratrici, per pregare e meditare.

È perfetta qualsiasi preghiera, anche se spontanea, tanto più se non si pone nella richiesta ma contempla e ringrazia per la bellezza e i doni che ci circondano. Va bene qualsiasi meditazione, che sia anche il semplice respirare nella presenza, ascoltando il proprio corpo (e tra le tante, come non citare, visto che siamo in tema, la pratica del Saluto al sole?) e respirando profondamente per raccogliere l’energia vitale dell’aria che – come ricorda il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov – “è trasportata principalmente dai raggi del sole, e il momento in cui è più abbondante è nelle prime ore del mattino”. E nel riconnettersi con il Sè e con il Sole, nelle prime azioni della giornata l’attenzione personale può essere rivolta ad uscire dalla ripetizione meccanica per introdurre una maggiore presenza e consapevolezza. I gesti di sempre, dal lavarsi i denti al fare colazione, ma con una maggiore intensità, presenza nel qui-ed-ora di quel che si sta facendo “in modo da trasformare e dare a tutto un senso di nuovo; e così facendo, ricevere continuamente delle ispirazioni”.

Leggi anche: Saluto al Sole: 10 motivi per praticarlo ogni mattina

Insomma: sì, viva il mattino. E, sorridendo alle derive materialistiche e “produttive” in senso pratico, commerciale o industriale, da conto economico, si può iniziare davvero a considerare la possibilità di alzarsi prima. Un’ora, mezz’ora: con il puro intento di approfittare di questo tempo speciale (dell’aria ricca di messaggi e di suggestioni e di energia; dei primi raggi del Sole che riscaldano e abbracciano, rimettendoci in contatto con l’Archetipo Solare) e costruire uno spazio per onorare e lasciare fluire dal cuore, ritrovare, la gratitudine. Per poi, così “imbevuti”, impegnarsi in nuovi propositi costruttivi e amorevoli per la giornata.

Che ne dite, si sposta la sveglia un’ora indietro?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook