Giornata degli abbracci, gli effetti benefici sul corpo e sul cervello di un caldo abbraccio

Il 21 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata degli abbracci. Ma quali sono tutti i benefici su mente e corpo di questo gesto apparentemente semplice ma straordinariamente prezioso? 

È potente su mente e sistema nervoso, migliora l’umore, placa l’ansia: l’abbraccio, un gesto a cui è dedicata una Giornata mondiale che celebriamo il 21 gennaio, è una vera e propria coccola cui non possiamo rinunciare. Un pieno di energia positiva e una valanga di belle emozioni che il nostro corpo e il nostro cervello desiderano ardentemente, pena una vita di stress e nervosismo.

Proprio così: l’abbraccio, ma anche un lento accarezzare sui capelli, stimola un particolare insieme di nervi in un percorso diretto che va dritto al cervello, dove attivano il rilascio di endorfine, che fanno parte del sistema di controllo del dolore e producono un effetto analgesico simile agli oppiacei. Da qui, è tutta una discesa in picchiata verso numerosi vantaggi: si sta bene, ci sente appagati, si rafforzano rapporti.

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E non solo: un abbraccio protegge il corpo da infezioni e problemi cardiovascolari, aiuta le funzioni cerebrali, allevia il mal di testa, previene il raffreddore, migliora l’umore attenuando l’ansia e rinforzando l’autostima.

Cosa succede al tuo corpo e al tuo cervello con un abbraccio

Alla mamma, al fidanzato, alla nonna, agli zii… Non risparmiatevi mai in fatto di abbracci! Sono gli abbracci, infatti, che ci aiutano ad essere più vicini sia dal punto di vista fisico che emotivo alle persone cui vogliamo bene, ci aiutano a rinsaldare i legami e a fare la pace, ma anche a dare conforto e a offrire un momento di consolazione a chi sta soffrendo.

Grazie agli abbracci possiamo migliorare il nostro rapporto con le persone care, allontanare le preoccupazioni e le paure e fare in modo che il nostro organismo produca sostanze che favoriscono il benessere. Con un abbraccio, insomma, si condividono emozioni, calore e vicinanza.

Ma cosa c’è alla base di tutto ciò? Molto semplice: il tatto che, secondo la scienza, funziona in due modi: il tocco rapido, che ci permette di renderci velocemente conto del contatto, e il tocco lento, possibile grazie a un gruppo di nervi chiamati afferenti C-tattili, che vengono stimolati proprio da carezze e abbracci.

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È, infatti, proprio questo secondo tipo di tocco che ci fa sentire bene e fa in modo che il nostro organismo sia in grado di rilasciare, come dicevamo, ossitocina (ormone che rallenta il battito cardiaco e diminuisce i livelli di ansia e stress) ed endorfine, collegate alle sensazioni di piacere e benessere. (Il test degli abbracci: il modo in cui vi stringete svela dinamiche di coppia che non ti aspetti)

In più, secondo alcune ricerche gli abbracci ci aiuterebbero finanche a combattere le infezioni regolando il rilascio di ormoni che influiscono sul nostro sistema immunitario: secondo una ricerca del 2019, ad esempio, dormire accoccolati al nostro partner ci proteggerebbe dal raffreddore comune.

Tutti i benefici degli abbracci

  • ci permettono di consolarci e di consolare
  • sono un toccasana in caso di ansia e depressione
  • favoriscono la produzione degli ormoni e dei neurotrasmettitori del benessere
  • favoriscono la guarigione
  • l’abbraccio è benefico per la vita emotiva dei bambini
  • aiutano a rinsaldare il rapporto di coppia
  • rafforzano i legami sociali
  • ci aiutano a trasmettere affetto e buoni sentimenti senza dover usare le parole
  • migliorano la nostra vita e quella degli altri
  • contribuiscono a prevenire il raffreddore
  • migliorano l’ossigenazione del sangue
  • donano una sensazione di benessere
  • ci fanno sentire apprezzati e amati
  • sono una forma di comunicazione non violenta
  • rafforzano l’autostima
  • riducono lo stress

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